Ranieri: “Rispondo così su Hermoso! Cristante, Hummels, Paredes, Rensch e per me Soulé…”

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa e a Sky alla vigilia del match di Europa League contro l'Eintracht. Ecco le sue parole.

LA GARA - "Ogni partita per noi è importante, per la crescita della squadra. Sono arrivato che avevano tutti paura della Roma, adesso dobbiamo vedere partita per partita per vedere alla fine ciò che saremo riusciti a fare. Speriamo non sia la partita più importante dell'anno: vogliamo andare avanti e crescere. Io ho sempre chiesto ottimismo da quando sono arrivato: avremo belle partite e difficili, ci sarà da lottare e prendere più punti possibili".

HERMOSO - "Quando sono arrivato era infortunato, si è messo a pari degli altri: è un ragazzo che mi piace molto, grintoso. Io sono partito con determinati giocatori, lui è arrivato ad un buono stato di forma: lui vuole giocare e preferisce andare via. Io voglio giocatori contenti di essere qui: lo capisco, un giocatore del genere merita di giocare".

RENSCH - "Se il suo arrivo mi permette di spostare Saelemaekers a sinistra? Sì, certo. Posso variare alcune cose e giocare anche a quattro: questo mi permette di cambiare la squadra più volte".

PAREDES - "Io tutte le voci che sento su di lui le sento da voi, non da lui: se non vuole restare, non trattengo nessuno".

CRISTANTE - "E' un giocatore ritrovato, potrebbe con caratteristiche diverse potrebbe sostituire Paredes: non ha quella verticalità, ha altre doti. Sono complementari, potrebbero benissimo giocare insieme: sono contento così".

SOULÉ - "Più spazio in Europa? Non ci avevo fatto caso. Per me lui è un gran bel giocatore, ha bisogno di sveltire la sua manovra, deve essere più concreto: è quello che gli chiedo sempre, sarà un ottimo giocatore per il futuro della Roma".

HUMMELS - "Lo seguivo da tantissimo tempo, mi è sempre apiaciuto: mi è sembrato normale metterlo, come fai a non far giocare un campione del mondo? Sta bene fisicamente, è un leader, un punto di riferimento per i compagni: è stato naturale farlo giocare".

GIOCATORI AL CONCERTO - "Mi avevano chiesto il permesso e li ho mandati".