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Il Torino è in ansia per Zapata: si teme un lungo stop! Vanoli: “Ora incrociamo le dita. Maripan…”

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Torino in ansia per le condizioni di Duvan Zapata. Paolo Vanoli, tecnico del Torino, ha parlato di questo e non solo ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa.
Marco Astori

Torino in ansia per le condizioni di Duvan Zapata. Il colombiano si è infortunato contro l'Inter, si teme un lungo stop. La paura più grande, ovvero l'ipotesi peggiore, sarebbe la rottura del crociato, che non è da escludere secondo Sky. Ma bisogna attendere la risonanza, che sempre secondo Sky sarà lunedì, dopo la domenica che passerà con la famiglia a Bergamo. Di lui e non solo ha parlato Paolo Vanoli, tecnico del Torino, come ripreso da Tmw.

ZAPATA - “Incrociamo le dita, sembrerebbe una distorsione al ginocchio e aspettiamo gli esami strumentali, in questi giorni, speriamo che le cose vadano per il meglio. Dobbiamo aspettare gli esami strumentali, incrociando le dita. Duvan è importante per noi. Non sono un medico, faccio l'allenatore. Aspettiamo solo gli esami strumentali, che danno certezza".


MARIPAN - “Un giocatore della sua esperienza non deve fare un errore del genere. Faccio i complimenti ai ragazzi: dobbiamo migliorare in difesa ma lo spirito è stato eccezionale”.

SINGOLI - "Mi è piaciuto molto Vlasic, è un giocatore che ci può far cambiare marcia. Anche oggi Karamoh che è entrato ha dato un contributo importante: le quattro punte ci sono sempre d'aiuto. Poi bisogna fare delle scelte: mi dispiace per Adams, però ho provato a tenere dentro la partita mettendoci con una difesa a quattro, ma abbiamo incontrato una squadra veramente forte, schiacciante, con i quinti che hanno grande qualità".

MASINA - "Può essere molto importante, è entrato bene come tutti oggi. Questo è quello su cui stavo lavorando: gli infortuni sono dietro l'angolo, quindi abbiamo bisogno di tutti. Stiamo diventando squadra, poi c'è molto da lavorare: dobbiamo lavorare su episodi come quelli dei due gol e non deve succedere che un giocatore esperto come Maripan ci lasci in dieci dopo venti minuti".

GINEITIS - "È un ragazzo giovane ma che ha fatto la sua esperienza, ha delle doti e delle qualità ma deve crescere in personalità".

IL TORINO - “Questa squadra ha dei valori, da riassemblare perché sono cambiati tanti uomini soprattutto in difesa. Un allenatore deve essere bravo anche nelle sconfitte a far vedere le cose positive e lavorarci. Non ci siamo mai né esaltati quando eravamo primi né persi d’animo ora. Se fai una prestazione così in 10 contro una grande e rischiando di pareggiare, vuol dire che la strada è quella giusta. Stiamo diventando pensanti e questo ci rallenta le giocate, ma in 10 hanno mostrato un’organizzazione e faccio i complimenti ai ragazzi. Prima dell’espulsione siamo partiti un po’ timorosi, mentre nel finale abbiamo avuto coraggio. È un passaggio, tutte le cose vanno migliorate”.

EUROPA - "Sicuramente ci sono i punti per arrivare a 53 e superarli. Penso che sono state tre sconfitte diverse, quella che mi ha dato più fastidio è stata quella in Coppa Italia perché ci tenevamo tanto, ma fa parte del gioco. Abbiamo incontrato due squadre in ottima forma, sia Lazio che Inter. Penso che siamo sulla strada giusta, dobbiamo migliorare a partire dalla linea difensiva ma stasera faccio i complimenti ai ragazzi: venire a San Siro e rimanere in dieci dopo venti minuti, restando in partita e mettendo lo spirito del Toro che abbiamo dentro, merita solo complimenti".