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Gilardino: “Voglio giocatori felici di stare qui! Gudmundsson, rispondo così. Martin, Vitinha, Messias…”

Gilardino: “Voglio giocatori felici di stare qui! Gudmundsson, rispondo così. Martin, Vitinha, Messias…” - immagine 1
Il Genoa ha vinto ieri in Coppa Italia. E dopo la partita ha parlato l’allenatore del  Genoa, Alberto Gilardino. Ecco le sue parole
Guglielmo Cannavale

Il Genoa ha vinto ieri in Coppa Italia. E dopo la partita ha parlato l’allenatore del  Genoa, Alberto Gilardino. Ecco le sue parole riprese da Buoncalcioatutti.

PARTITA - "Era una partita indispensabile per l’entusiasmo e la consapevolezza che abbiamo. Volevamo giocarci questa partita per aumentare l’autostima in vista dell’ Inter. Non abbiamo preso gol, abbiamo segnato e creato tanto. Per i ragazzi deve essere uno stimolo in più, a livello mentale. Tra una settimana ci aspetta una partita importantissima contro una squadra fortissima. Ci prepareremo come sempre al massimo e cercheremo di metterli in difficoltà”.


MARTIN - "Martin sta veramente bene rispetto alla scorsa stagione per come era arrivato, quando aveva smaltito un’influenza. Arrivava in un campionato completamente diverso. Ha lavorato, lo abbiamo costruito: poi lui ha grandissime qualità tecniche che ha fatto vedere. Deve farle vedere sempre, è un giocatore di cui ci fidiamo e di cui la squadra si fida e ha creato tanti presupposti per attaccare la porta".

MESSIAS - "Ugualmente Messias ha fatto una partita importante: si è riuscito a ritagliare lo spazio tra le linee prendendo anche palla sull’esterno e puntando nell’uno contro uno, oltre ad aver fatto un’ottima azione sul gol”.

REGIA - “L’importante è avere sempre un giocatore che dia sostegno quando costruiamo. L’idea in quel momento era di avere Malinovskyi e Frendrup sempre sfalsati: se c’era Frendrup, Ruslan si alzava. E viceversa”.

VITINHA - “Vitor è un giocatore tanto, tanto generoso. Corre, si sbatte, tiene palla. Sta crescendo e ha ancora tanti margini di condizione e miglioramento. È un professionista e cercheremo di portarlo nelle condizioni migliori”.

PUNTA - “Non lo so, in questo momento ho idee ben chiare. Ne ho parlato con la società e dovremo valutare gli acquisti anche in base ad esigenze e possibilità della società”.

INFERMERIA - “Vediamo Ekuban: ha ricominciato a correre e mi auguro di riuscire a recuperarlo per la panchina. Matturro e Marcandalli no, Gudmundsson anche ha ricominciato a toccare il pallone e lo valuteremo giorno dopo giorno. A livello numerico siamo un po’ corti, ma confido come sempre in chi ci sarà come stasera, in chi ha giocato dall’inizio e in chi è entrato. I singoli fanno la differenza, ma il gruppo è indispensabile. Se abbiamo questa mentalità possiamo andare contro ogni muro e creare i presupposti per fare una grande stagione”.

THORSBY - “Cerco di sfruttare sempre al massimo – e a volte ci riesco, a volte no – le caratteristiche dei miei giocatori e su palla esterna gli chiedo sempre di andare a chiudere l’azione e di avvicinarsi all’attaccante centrale. C’erano Vitinha e Messias e ogni volta che Junior veniva a giocare tra le linee, gli chiedevo di alzarsi e lavorare vicino a Vitinha attaccando l’area di rigore. Ha caratteristiche e corsa per fare male, oltre alla grande corsa e alla grande mole di energia che mette dentro il campo”.

EKHATOR - “Ekhator è un giocatore giovane, che bisogna lasciare lavorare. Come tutti i giovani devono crescere e sbagliare. Faremo attente valutazioni per il futuro. Si sta allenando con noi, ha giocato le amichevoli e una parte di partita: valuteremo se farlo giocare in Primavera o far sì che possa continuare ad allenarsi con noi. I giovani bisogna lasciarli tranquilli e dare loro tempo per raggiungere la maturità”.

GUDMUNDSSON - “Per la questione Gudmundsson, torno a quanto detto giovedì: mi auguro che si delinei in fretta questo tipo di situazione. È fondamentale per il giocatore, ma in primis per noi e per la squadra. È determinante nell’economia dell’inizio della stagione. Voglio giocatori contenti di vestire la maglia del Genoa, voglio giocatori che vogliano rimanere fortemente attaccati a questa squadra, Albert in questo momento sta smaltendo questo piccolo problemino. È un grandissimo professionista, come sempre detto, e sta lavorando forte per poter tornare. Ci auguriamo che si possa risolvere in fretta. È questo che io chiedo”.

VOGLIACCO - “È un aspetto su cui possiamo migliorare, ma possiamo farlo su tutta la costruzione, sia dal basso sia appena fuori area. Quando ci sono i presupposti per creare superiorità numerica dobbiamo creare i presupposti per uscire dalla pressione e andare velocemente nell’uno contro uno. Su tutto questo ci basiamo, questo è quello che alleniamo”.