JUVE - Novità in vista tra i pali di casa Juventus per il derby contro il Torino. Come riportato da Sky Sport, Thiago Motta ha infatti scelto Mattia Perin in porta per domani. Pronto lui e non Di Gregorio dall'inizio, una novità molto importante per la gara in programma prima della sosta. Il secondo portiere ha vinto il ballottaggio con il titolare, reduce da tre gare consecutive dall'inizio.
TORINO - Che Adams non si è allenato col gruppo nell'allenamento odierno aperto ai tifosi e alla stampa in vista del derby. "Siamo stati fortunati, ha avuto una piccola elongazione e vediamo domani. E se non ci fosse? Se non ce la farà, lo sostituiremo. Abbiamo più alternative, come Njie, Karamoh o Vlasic dietro la punta", aveva detto Vanoli oggi in conferenza. Nel pomeriggio, in seguito dunque alle parole dell'allenatore, Adams non ha lavorato sul campo coi compagni. La decisione definitiva sullo scozzese verrà presa domani, come anticipato proprio da Vanoli.
NAPOLI - Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dal match contro l'Inter: "Il suo valore lo conosciamo tutti, è inutile sottolinearlo: noi dobbiamo essere bravi a cercare di creare un qualcosa che possa sopperire alle assenze. Gilmour ha fatto molto bene in queste partite, non mi sentirete mai lamentare delle assenze: abbiamo una rosa per sopperire anche a qualche problema, ho grande fiducia in tutti. Lobotka si è allenato e ha ripreso gli allenamenti con noi, l'abbiamo anche gestito: sta bene, ha recuperato ed è a disposizione. Poi che possa partire dall'inizio o dopo è da valutare. Lukaku? Ogni conferenza mi fate sempre una domanda su di lui: la crescita di Lukaku dipende dalla squadra e non solo per lui. Il singolo non è mai così determinante per spostare dei valori: la squadra è alla base di tutto, lì ci sono i singoli che vanno esaltati. Questo deve portarci ad essere una squadra forte. La squadra deve continuare a crescere come sta facendo, sono molto fiducioso perché i ragazzi hanno voglia di migliorare e capiscono dove farlo: vedo tanto impegno e abnegazione. Ridurre su un solo giocatore non è giusto nei confronti di tutti".
ROMA - Roma tornata al lavoro a Trigoria all'indomani del pareggio contro l'Union Saint-Gilloise in Europa League. Come riporta LaRoma24, "la buona notizia riguarda Evan Ndicka, il quale si è allenato con il gruppo dopo aver saltato la rifinitura prima della trasferta europea. Ancora assente, invece, Mario Hermoso, ai box per un problema muscolare".
VENEZIA - In conferenza stampa, Eusebio Di Francesco parla prima della sfida contro il Parma. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TMW: "Disponibili? Tutti tranne Bjarkason, rientra dalla prossima completamente a disposizione. Abbiamo puntato sulla continuità sul lavoro, poi la strategia che cambia di partita in partita. Non è una squadra che fa grande possesso palla dentro la gara, ma è una squadra verticale. Cambi? Ultimamente sì, prima un po' meno. Stiamo crescendo anche da questo aspetto. Ci saranno dei cambiamenti anche in questa partita. Stankovic inizialmente è ovvio che dovesse un po' assorbire, poi lui è un grande lavoratore è c'è una grande competitività all'interno della rosa. Al di là delle parate mi è piaciuta la sua gestione della palla. Ha avuto quella serenità e calma che lo contraddistingue. Oristanio? Deve continuare a lavorare e poi è un attaccante e deve fare gol. Sverko? Sì, è a disposizione, tutti i giocatori possono giocare domani. È entrato a San Siro, ha alternato buone cose ed altre meno buone. Lo stiamo recuperando fisicamente, valuterò se usarlo dal primo minuto o a partita in corso. Ellertsson? È uno dei giocatori che ha più duttilità, la capacità di sprigionare la corsa lo aiuta. A volte fa più fatica a giocare spalle alla porta, dove può migliorare, ma comunque ha fatto bene anche lì".
VERONA - Paolo Zanetti, allenatore del Verona, ha parlato così nella conferenza stampa prima della gara di domani contro la Fiorentina: "Belahyane orna e se la gioca, probabilmente arriveremo a giocare con un centrocampo a tre. In ogni caso serve tempo, c'è spazio per tutti e anche con la pausa nazionali torneranno giocatori che avranno giocato tanto. Ci sono scelte per merito o demerito e scelte per esigenze tattiche. Tengstedt? E' un ragazzo che vuole partecipare molto alla manovra e questo lo porta lontano dalla porta, non ci possiamo permettere nessun giocatore che non faccia la fase difensiva ma lui sta facendo bene, con la Roma ha giocato più avanti, per il goal, sfruttando lo spazio concesso a differenza di Lecce. Gli chiedo di fare l'attaccante. Formazione? Ho dei dubbi, ho una squadra tipo in testa che ho potuto vedere poche volte per defezioni e squalifiche varie ma la continuità va data nel sistema di gioco. I ragazzi devono conquistarsi il posto per poi mantenerlo perché poi quando si perde tutto viene messo in discussione. Ci sono tanti "sesti uomini", penso a Livramento in primis ma anche a Kastanos e Mosquera. Ce ne sono tanti che possono entrare in questa ottica. Nei secondi tempi si aprono spazi e cambiano le dinamiche e con i cinque cambi devo avere delle armi a disposizione. Livramento è un centravanti che sto adattando ad esterno dato che ha le caratteristiche per poterlo fare, su una sua ripartenza abbiamo vinto la partita. Tutti dovrebbero prendere esempio da lui. Magnani e Coppola? Penso sia giusto dare continuità, con la Roma hanno contenuto bene un attaccante come Dovbyk, adesso ci sarà Kean. Tchatchoua e Faraoni? Faraoni mi è piaciuto tantissimo quando è entrato, si sta cercando di guadagnare il suo posto dentro questa squadra oltre alla leadership che non ho mai messo in discussione. Tchatchoua è un giocatore importante, sappiamo bene cosa ci può dare. Si giocherà il posto con Daniliuc. Sarr e Alidou? Sicuramente Sarr è un po' più avanti di Alidou, come si è potuto vedere anche in partita e domenica sarà della partita. Il processo di integrazione di Alidou è un po' più lungo, ha un potenziale ancora inespresso ma penso che quando sarà pronto potrà far vedere a pieno il suo valore".
CAGLIARI - L'allenatore del Cagliari Davide Nicola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Milan. Le sue parole: "Li porterò tutti con me, tranne i due squalificati. Luvumbo sta migliorando. Ha una posizione specifica in campo, e le sue caratteristiche sono funzionali a ciò. Dobbiamo aiutarlo a non vivere solo dei suoi spunti, ma del gioco di squadra. A Roma ha fatto bene, è stato molto più attento all'orientamento del corpo. Quando ha abbassato la sua frenesia ha trovato il goal. Sono contento di lui. Scuffet? Il portiere è un ruolo particolare, è cambiato nel corso del tempo, e non puoi cambiarlo come vuoi. Gli atleti si stancano e non possono sempre essere al top della forma. Non possiamo additare ad un singolo gli errori. Alternanza tra i pali? Possibile, c’è una rosa a disposizione e certe cose vengono scoperte con il passare del tempo e delle partite. Giusto che tutti abbiano la possibilità di giocarsi le proprie chance. Però il focus è fare punti: tutto deve essere valutato in funzione del risultato. Piccoli? Già detto prima: è un 2002. Sta giocando tantissimo, crediamo in lui. Sono d'accordo sulla frenesia. Lui ha un istinto legato al tiro: se non lo fa sta male. Deve capire quando è bene farlo, a volte è meglio fare un'altra scelta. Non sono d'accordo sul fatto che sia isolato. Abbiamo giocatori che sono stati presi per questo ruolo".
FERGUSON - Lewis Ferguson è tornato e piano piano rientrerà sempre di più nelle rotazioni del Bologna. Ecco come verrà gestito secondo La Gazzetta dello Sport: "Ora il tecnico Vincenzo Italiano vuole farlo entrare nei meccanismi un po’ di più, sempre di più. Per la prima sfida dell’Olimpico (ci sarà quella contro la Lazio dopo la sosta) si punta ai venti-venticinque minuti. Ferguson si sente bene, la condizione sta crescendo, ma è chiaro che ci vuole tempo per rivederlo stabile e completo. Tutti sentono il bisogno di Ferguson. Però nessuno vuole rischiare ricadute o forzature, l’attenzione è massima. Dopo gli otto minuti giocati contro il Lecce e i nove contro il Monaco, adesso Ferguson vuole lasciar andare di più la gamba. Il lavoro post Champions prosegue e nelle prossime ore si valuterà l’effettiva possibilità di dare al centrocampista più minuti e più libertà in campo".
BERNABÉ - Arriva da La Gazzetta dello Sport l'ennesima conferma dei tempi piuttosto lunghi per il rientro in campo di Adrian Bernabé: "La diagnosi è una mazzata: lesione di alto grado al flessore della coscia destra. Adrian Bernabé, infortunatosi dopo un quarto d’ora di partita contro il Genoa, dovrà fermarsi per un lungo periodo. Si va dai due ai tre mesi di stop per recuperare da quello che, nel linguaggio medico di una volta, era definito «strappo muscolare». Ciò significa che rivedremo in campo il centrocampista spagnolo non prima dell’inizio di gennaio 2025. E così, senza di lui, il Parma resta al buio". Di lui ha parlato Fabio Pecchia in conferenza: "C'è grande dispiacere, come è stato per Kowalski e gli altri infortunati. Perdiamo un giocatore importante, ovviamente lui ha caratteristiche particolari ma mi aspetto ancora di più a livello di leadership dagli altri in quella zona di campo, mettendo a disposizioni le caratteristiche. Devo esaltare ogni giocatore, è evidente poi che la nostra idea è chiara definita, ma continuiamo con la nostra idea adattata ai giocatori. A parte Osorio che è fuori, il resto del gruppo sarà a disposizione, anche Anas. Senza Bernabé mi aspetto ancora di più dagli altri che giocano in quella zona, anche Simon che sta vivendo un grande momento. E' una responsabilità tecnica e morale, per lui come Keita, Anas e Estevez. Ci abbiamo messo un po' per riorganizzarci dopo l'infortunio, anche se l'ingresso di Anas mi è piaciuto moltissimo, ha creato e ha dato tanto. Adesso non dobbiamo più pensare all'assenza di Bernabé, dobbiamo continuare a lavorare ed esaltare le caratteristiche dei giocatori che ho disposizione".
PARMA - Fabio Pecchia, tecnico del Parma, ha parlato così in conferenza alla vigilia del match contro il Venezia: "In queste partite tante buone prestazioni di Coulibaly, Hainaut e lo stesso Valeri. Di Chiara è partito in ritardo rispetto al gruppo, ha bisogno di giocare, la sua condizione è sempre stata indietro ma con professionalità e serietà sta aiutando il gruppo. Può darci una mano, mi auguro possa esser decisivo se chiamato in causa. Sono molto contento per la convocazione di Sohm, ha lavorato veramente sodo e mi auguro che questo lo prenda come un punto di partenza. Fa parte di quello che è il mio gruppo di lavoro ma prima c'è Venezia, poi affronteremo la sosta. Esterni? La partita di Torino li ho visti bene, contro il Genoa è stata una partita diversa, vedo un grande miglioramento di Benedyczak e questo è importante, poi continua la partecipazione con ancor più forza di Almqvist e Cancellieri. Chiedo molto agli esterni e voglio ancora di più, abbiamo bisogno di giocatori in grado di dare qualità al nostro gioco offensivo".
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