news formazioni

Conte: “Non rischio Meret! Su Kvara-Neres, le condizioni di Olivera e Lobotka, Lukaku…”

Andrea Agostinelli
Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida contro l'Empoli. Queste le sue parole.

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida contro l'Empoli. Queste le sue parole riprese da CalcioNapoli24.

LOBOTKA - "Abbiamo avuto qualche intoppo: Lobotka è tornato con un problema al flessore, non è gravissimo ma bisognerà affrontare un recupero e fare valutazioni. Inevitabile dispiaccia, stava facendo benissimo".

GILMOUR - "Al tempo stesso è l'occasione giusta per vedere Gilmour: l'ho detto più volte, era uno di quei giocatori che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti. Da questo punto di vista siamo sereni, ho sempre detto che per costruire squadre forti che ambiscono a competere, dovremo essere bravi in tre anni a riempire le caselle con un doppio titolare per ogni ruolo. Abbiamo appena iniziato: dietro Lobotka c'è Gilmour che è forte, dispiace per Lobo e speriamo recuperi quanto prima. Però grande fiducia in Gilmour, dà garanzie importanti".

OLIVERA - "Olivera ha fatto il primo allenamento oggi, è un po' affaticato dopo l'impegno con l'Uruguay e tre aerei. Sappiamo quando parte ma non sappiamo quando ritorna: è tornato oggi e si è allenato, è un po' affaticato dopo un viaggio lungo e dispendioso. Valuterò anche domani, ma ho anche alternative valide così come per Lobotka".


GILMOUR TITOLARE - "Io alleno tutti i ragazzi in fase di possesso e non possesso, non saremo impreparati. Billy sa cosa deve fare, non l'ho allenato solo in questi ultimi due giorni. A livello di organizzazione cambia poco, le caratteristiche di Billy sono simili a quelle di Lobotka. Non ci fosse stato Gilmour, sarebbe stato diverso: avremmo avuto uno più forte fisicamente ma meno qualitativo e con meno personalità. Invece cerchiamo di costruire una squadra forte e ambiziosa, quindi deve prepararsi nel tempo la squadra a trovare i giocatori giusti. La priorità era un cambio di Lobotka, che è un giocatore unico. La scelta di Gilmour è stata ponderata e siamo stati fortunati e bravi, e soprattutto Billy è voluto venire qui".

MERET - "Alex diciamo è prossimo al rientro però c'erano troppi rischi per la partita di Empoli. Non vedo il motivo di rischiare. Caprile sta facendo bene e sta dimostrando di essere un portiere su cui poter contare. Perché prendere un rischio nell'accorcirae i tempi di una situazione che possiamo gestire in maniera più tranquilla. Sicuramente sarà pronto per la prossima".

LUKAKU - "Sente la responsabilità, forse fin troppa. Lui sposta gli equilibri in ogni situazione. Lui adesso inizia a stare bene fisicamente e mentalmente. Deve avere la mente libera, la responsabilità lòa deve lasciare a me. Lui deve pensare a fare gol, a fare assist e a giocare per la squadra. È generoso, fin troppo generoso. Romelu sta bene ed è pronto, un giocatore importante per noi".

NERES - "In questo momento premetto che ad un mese di distanza dalle due soste, vedere oggi David è un altro giocatore: è arrivato all'ultimo, oggi è un giocatore che mi mette in difficoltà. Vedendo alcune situazioni, oggi il dilemma è Neres-Kvaratskhelia per questioni di caratteristiche e qualità offensive, anche come propensione al sacrificio senza palla. L'equilibrio è alla base di tutto, oggi sicuramente dopo un mese David mi fa sentire più forte e so che oggi sarebbe pronto per giocare dal 1'. Creare queste situazioni dovrà essere il nostro obiettivo futuro, abbiamo appena iniziato la ricostruzione e vogliamo incrementare la sana competizione affinchè tutti sappiano che qualcuno dietro spinge e se c'è un po' di mal di pancia c'è l'altro pronto a giocare. Questo è l'obiettivo se vogliamo riportare il Napoli a dare fastidio ogni anno. Questo è l'impegno preso col presidente e con tutta Napoli".

SOSTA - "Da questa sosta ne usciamo, secondo me, ho sentito troppa esaltazione, per fortuna torniamo a giocare perchè sono stati quindici giorni in cui c'è stata una esaltazione esagerata. Ci fa piacere giocare da primi in classifica, ma è corta e nel giro di quattro punti ci sono tante squadre. Dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera".

EMPOLI - "Storicamente Empoli è sempre stato un campo difficile, la storia va rispettata ma ne va scritta un'altra e speriamo differente. Sarà una partita difficile, hanno un allenatore bravo e D'Aversa è mio amico ed è una persona perbene, sono contento si tolga soddisfazioni. Dovremo fare attenzione, c'è spirito di sacrificio e noi dovremo averne di più di spirito di sacrificio per ottenere un risultato".

CICLO VERITÀ - "Non guardo mai oltre la prossima partita, cerco di trasmettere questa cosa agli altri calciatori. L'Empoli mette in grande difficoltà tutti, dovremo fare grande attenzione: logico che chi guarda in maniera distaccata e dall'esterno la situazione è molto più superficiale e leggero nel dire che le prossime due partite sulla carta sono alla portata del Napoli, poi ci saranno altre tre partite così. Dovremo considerare la prossima come la partita della vita, non si vince sulla carta ma c'è un campo di gioco con avversari e tifosi di casa: il giorno della partita dovremo dimostrare di ottenere i tre punti, poi ci concentriamo su quella successiva e cerco di trasmettere questo concetto ai miei giocatori. Sarebbe sciocco vedere a lungo termine, concentriamoci partita dopo partita. Ne abbiamo affrontate diverse, una l'abbiamo persa ma sono state tutte difficili. Con l'Empoli sarà altrettanto, ci concentriamo su quella e poi sulle altre. Quando ci sarà la sosta tireremo le somme, dobbiamo indirizzare il nostro destino sapendo che la prossima sarà la partita più importante".

SCUDETTO - "Io la vivo come una responsabilità precisa, riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere l'ambizione ogni anno di lottare per qualcosa di importante. Io sento questa pressione, poi capisco benissimo che ti possano dire altro. Quando mi scoprono in città mi dicono dello scudetto, ma io dico sempre pazienza. Ci vuole pazienza, le vittorie si costruiscono e non dall'oggi al domani. Io mi sento di garantire e di prendermi la responsabilità di ricostruire qualcosa con fondamenta solide che possa durare nel tempo. Pazienza, poi l'obiettivo è rendere orgogliosi i tifosi napoletani affinché si riconoscano nella squadra".