LUKAKU - "Condizione? Romelu sta lavorando, stiamo iniziando a lavorare con gli stessi carichi di lavoro degli altri. Sicuramente ha bisogno di lavori specifici per la sua macchina, ma ora è un giocatore che inizia a essere in buona condizione. È integrato alla perfezione col resto del gruppo ora. E Romelu in campo sposta sempre gli equilibri, al di là di tutto".
NAPOLI - "Lavoriamo per continuare sempre a migliorare sotto tutti i punti di vista, nelle scelte a volte siamo ancora un pochino frettolosi. Fa parte comunque del percorso, stiamo lavorando tanto. Mi piace vedere la disponibilità di questi ragazzi ad apprendere sempre cose nuove. Sono passati solo 3 mesi e quindi ci sono margini di miglioramento su tutto. Vedo la crescita comunque sotto tanti punti di vista, anche caratterialmente, come determinazione e voglia. Questo è importante".
PRIMATO - "È un vantaggio o no giocare prima? È un vantaggio se vinciamo col Como, ma non abbiamo ancora vinto (ride, ndr). Saremo i primi a giocare e quindi avremo la possibilità vincendo di rimanere in testa alla classifica. Conta poco ora essere primi, ma conta mettere i 3 punti in classifica, quello sì. Tutte le partite vanno giocate e sono difficili, soprattutto per noi che siamo a inizio percorso. Vincere sarebbe importante. Affrontiamo una delle squadre più difficili da affrontare in questo momento. Ci stiamo preparando bene, la pressione è una cosa che dobbiamo comunque avere, abituarci ad avere. Io la sento sempre prima delle partite, dobbiamo avere sempre la pressione dei 3 punti, è una sana pressione, a volte sana paura, che fa alzare il livello della concentrazione. Serve grande umiltà, denti e unghie affilate. Stiamo lavorando anche sotto questo punto di vista. Dobbiamo essere bravi a tapparci le orecchie su ciò che si dice attorno, la pressione qualche furbetto ce la può mettere da fuori, magari per coprire la propria squadra. Fa parte del gioco anche questo. La storia insegna che gli scudetti gli vincono storia, valore patrimoniale della rosa e monte ingaggi, salvo in rarissime eccezioni. Qualcuno ha voluto la bicicletta e ora deve iniziare a pedalare. Qualcuno deve pedalare ora e anche forte, perché la bici l'hanno voluta e ce l'hanno".
KVARA - "La reazione al cambio? Non ho visto se era arrabbiato o che, ha fatto ciò che doveva, ha anche segnato. Aveva preso il giallo, era anche un po' nervoso per alcune decisioni dell'arbitro, ha anche protestato ed è insolito per lui. A me fa piacere questo nervosismo, vuol dire che è dentro e sente la partita. Poi chiaramente deve star tranquillo con l'arbitro, ma vedo Kvara molto coinvolto tecnicamente e anche emotivamente. Voglio vedere i miei giocatori così coinvolti durante la partita, che si arrabbiano anche con l'arbitro ecco, per la voglia di fare qualcosa di bello tutti assieme".
INCHIESTA ULTRAS - "Gradimento dei tifosi del Milan per me? Mi può solo far piacere. Se avessi avuto dei contatti diretti con queste persone, sarebbe stato grave. Non conosco queste persone però, c'era il gradimento di questi tifosi del Milan per il mio lavoro e mi fa piacere, anche se ho vestito colori di maglie rivali come Inter e Juve. Fa piacere che il lavoro venga apprezzato anche da altri tifosi. Problema serio nei rapporti tra club e ultras in giro per l'Europa? Ho letto degli arresti di Milano. Non so benissimo la situazione, non la conosco bene, non sarei corretto a esprimermi. Posso dire una cosa: il calcio è felicità, gioia, condivisione. Il motore del calcio è la sana passione del tifoso e non dobbiamo mai dimenticarlo. Dobbiamo pensare al calcio, a fare del nostro meglio, a lavorare. Dobbiamo essere bravi a tutelare e proteggere questo stadio che amiamo".
TIFOSI NAPOLI - "Questa passione è linfa per noi, ci fa piacere, non vogliamo isolarci assolutamente, vogliamo condividere coi nostri tifosi, dando il 100%, anche di più durante le partite. Il nostro tifoso deve vedere la maglia sudata dopo ogni partita. Si sta creando questa alchimia, questa passione. Voglio che i ragazzi la sentano, deve essere una sana responsabilità per tutti. Napoli vive di passione, ti avvolge e ti regala qualcosa di incredibile, i nuovi soprattutto lo sentono. Dobbiamo essere bravi ad alimentare tutto ancora di più. Sapendo che il connubio deve essere forte al di là del risultato, i ragazzi sono seri e amano il Napoli, vogliono regalare gioie e soddisfazioni. L'impegno non deve mai mancare".
RRAHMANI - "Miglior difensore nel gioco aereo in Europa? Posso affermare che i giocatori dopo l'esperienza con me saranno migliori. Non penso di essere presuntuoso, parla la storia, so che è così. So ciò che do a tutta la squadra, loro lo vedono, tutta la mia passione. Loro apprezzano e si aprono. Su Amir il discorso è particolare. Noi l'anno scorso abbiamo preso 48 gol, ma la prima cosa che ho detto è che non si può pensare che sia colpa dei difensori o del portiere, ma di tutta la squadra. Si difende tutti assieme e si attacca tutti assieme. Bisogna esaltare i centrocampisti anche, gli esterni, gli attaccanti, che ripiegano e aiutano la fase difensiva. Viene un po' esaltata tutta la situazione così. Bisogna esaltare la fase difensiva della squadra e quella offensiva, che parte da dietro. Tutto deve funzionare in tutte le fasi. Le squadre importanti sono quelle che hanno equilibrio tra le due fasi. Chi vince di solito ha la miglior difesa e il primo o il secondo attacco".
CENTROCAMPO - "Stiamo parlando di giocatori con caratteristiche diverse. Lobotka e Gilmour, io ho spinto fortemente per quest'ultimo, ha caratteristiche molto simili a Lobo. Oggi sicuramente è quello che mi mette in grande difficoltà, perché è forte e non sta giocando perché ha Lobotka davanti. Ma è forte, intelligente, vede la giocata subito. Possono anche giocare insieme. McTominay e Anguissa insieme in regia hanno caratteristiche diverse, ci possono giocare, con un regista, nella mia visione. Poi durante le partite può capitare anche altro. Spero di non aver fatto casino e di essere stato chiaro (sorride, ndr)".
CAMMINO - "Ai miei io chiedo sistematicamente di lavorare. Io li metto nelle condizioni di lavorare per i 3 punti poi, attraverso il lavoro, voglio portare questa mentalità alla squadra. Con la prima o l'ultima non deve cambiare. Ogni partita è difficile portare a casa i 3 punti in Italia. Il Como ha vinto a Bergamo con l'Atalanta, che ha vinto l'Europa League l'anno scorso. Fa capire la difficoltà del campionato italiano. Dobbiamo essere dei martelli e pensare di partita in partita. Ogni gara può portare punti in classifica e ci può far stare più tranquilli".
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