sosfanta focus A.d. Sassuolo: “Asllani ha rifiutato! Koné, la verità su Pinamonti e Laurienté, il rinnovo di Berardi…”

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A.d. Sassuolo: “Asllani ha rifiutato! Koné, la verità su Pinamonti e Laurienté, il rinnovo di Berardi…”

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Giovanni Carnevali, a.d. del Sassuolo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Tmw. Ecco l'intervista con tutte le sue parole.
Tommaso Lerro

Giovanni Carnevali, a.d. del Sassuolo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Tmw. Ecco l'intervista con tutte le sue parole.

ESORDIO CONTRO IL NAPOLI - "Sarà la giornata più difficile, perché incontreremo la squadra che forse è la più organizzata e non soltanto campione d'Italia. Però abbiamo ancora dei giorni e del tempo per lavorare e cercare di sistemare un po' quello che è il discorso squadra. Ma la consapevolezza e la volontà è quella di fare qualcosa di importante".


RINNOVO DI BERARDI - "A che punto siamo? Siamo vicini perché stiamo parlando. Anche in queste ore abbiamo parlato con i suoi procuratori, per cui penso che nei prossimi giorni ci sentiremo con lui ma come sempre c'è un rapporto talmente speciale che ci vorrà davvero poco. Non c'è mai stato motivo di discussione, sotto nessun tipo di aspetto. Da parte nostra avere Berardi nel club per tutti questi anni è un motivo di orgoglio. Ma credo che da parte sua aver fatto questa scelta di stare con noi e di prolungare ancora il contratto, che ha con noi fino al 2027. Vorremmo prolungarlo ancora. Questo dimostra la fiducia da parte di entrambi. Nazionale? Ma sai, i numeri dicono questo: come esterno è uno dei migliori del nostro campionato e non solo. Purtroppo ha avuto un infortunio, ma ha recuperato perfettamente e penso che sia una cosa abbastanza normale che Gattuso possa pensare a Domenico Berardi".

RITORNO IN SERIE A - "È una grandissima gioia innanzitutto ritornare in Serie A, per fortuna dopo un anno solo, e per noi farlo è un grande successo. Adesso l'obiettivo è quello di rimanerci. Sarà la giornata più difficile, perché incontreremo la squadra che forse è la più organizzata e non soltanto campione d'Italia. Però abbiamo ancora dei giorni e del tempo per lavorare e cercare di sistemare un po' quello che è il discorso squadra. Ma la consapevolezza e la volontà è quella di fare qualcosa di importante".

ASPETTATIVE - "Io penso che mister Grosso sia stato una pedina importantissima, se non fondamentale per quanto successo la scorsa stagione. Ma in Serie B avevamo una squadra forte, anche se si sa che vincere o cercare di vincere un campionato così complicato e difficile come la Serie B non è facile. Ci sono tante componenti. Ci metto il tecnico al primo posto, i giocatori e tutti quelli che riguardano il gruppo società. Non soltanto la squadra ma chi lavora all'interno. Di una società che fa della sua forza la programmazione, riuscendo a capire cosa fare nel prossimo periodo futuro. Da Grosso ci aspettiamo una sua conferma: con lui c'è un ottimo feeling, la sensazione che sia un allenatore speciale e che ha idee. Credo che aldilà del Sassuolo potrà ambire a grandi club nel suo futuro".

LAURIENTÉ - "No, non sono né arrabbiato né deluso per l'epilogo con il Sunderland. Perché nel momento in cui dobbiamo cedere un giocatore non siamo mai felici, al di là che le operazioni vengano fatte con delle quotazioni importanti e una società come il Sassuolo. È vero, Laurienté è stato capocannoniere della Serie B, ma ha fatto anche un campionato di cadetteria. Per cui fare una cessione da 20 milioni è un'operazione di un certo peso. Allo stesso tempo siamo anche contenti di avere Laurienté con noi perché credo che avere oggi un attacco con Berardi-Pinamonti-Laurienté sia un attacco importante. Dobbiamo essere felici di questo".

PINAMONTI - "Io credo che in tutte le società di questo mondo non ci sia un'offerta che non venga valutata. Non c'è mai un motivo per dire subito 'no, non se ne parla'. Per cui c'è l'aspetto economico. Una cosa molto importante sono i tempi, perché devi vedere cosa ti viene proposto sul mercato. Non oltre il 20 di agosto? Io penso che vada valutato, di ruolo in ruolo. Oggi acquistare un giocatore non è semplice perché c'è la trattativa con la società e soprattutto con il procuratore, che è diventata molto più difficile. Oggi prendono molto più peso, questo non è un bene per noi. Ma tornando a Pinamonti, noi forse abbiamo fatto l'investimento più alto nella storia del Sassuolo. Se è stato fatto è perché credevamo di avere un giocatore dalle grandissime qualità. Lo crediamo ancora, penso sia un giocatore che possa ambire alla Nazionale. Ha tutte le possibilità per fare molto bene, deve dimostrare ancora qualcosa ma è ancora giovane. L'anno scorso l'abbiamo ceduto in prestito al Genoa proprio perché sapevamo che aveva bisogno di fare un altro campionato di Serie A e di grande qualità. Per cui noi siamo contenti di avere un giocatore come lui, poi se arriveranno delle proposte per lui le valuteremo. Ma lo faremo anche per altri ragazzi".

TURATI - "Voleva andare via dopo la retrocessione? Abbiamo sempre pensato fosse un giovane portiere di grandissime prospettive. L'anno scorso avevamo fatto una scelta, di dare spazio a lui al posto di Consigli, che è stato una nostra colonna per tantissimi anni. È stata una scelta tecnica, non facile, di puntare su un giocatore giovane. Mi è dispiaciuto molto che non avesse accettato Sassuolo per andare a fare un campionato di Serie A. Tante volte sono sbagli di gioventù, consigli non giusti, perché lui ha fatto un campionato ed è retrocesso. Non so se gli avrebbe fatto bene fare una stagione con noi o quella fatta finora, però l'importante è che lui sia con noi. Con l'approccio giusto sul lavoro, con l'educazione e tutto quello che concerne per fare bene. Poi vedremo quello che succederà".

VOLPATO - "È uno dei giocatori che ha un potenziale incredibile. Io devo guardare anche a questo, pensare che in futuro possa portarci anche delle opportunità non soltanto tecniche ma anche economiche. È un giocatore che può far sì che per il Sassuolo possa avere una rivendibilità di un certo tipo. Credo che potrà diventare anche un campione, ha tutte le caratteristiche. Però lo deve dimostrare. È una situazione molto particolare, effettivamente è difficile dargli un valore. Ad oggi non abbiamo avuto nessun tipo di richiesta... valutiamo e vediamo. Difficile dargli un valore perché ha un potenziale talmente forte che l'obiettivo sarebbe che lui, giocando, possa imparare dai giocatori e campioni davanti a sé. Imparare vuol dire crescere e se cresce, con la maturazione che può avere... è un ragazzo straordinario. Ha voglia di giocare ma può avere qualcosa di speciale che tanti altri ragazzi non hanno".

MERCATO - "Cosa manca al Sassuolo? È un mercato difficile e molto complicato, è cambiato rispetto a due anni fa. Sono al Sassuolo da 13 anni e non credo che questo mercato stia migliorando, anzi, di anno in anno peggiora. Noi oggi abbiamo già chiuso accordi con altri club ma non riusciamo a chiuderli con i procuratori. Soprattutto con quelli stranieri. Comunque abbiamo bisogno di tanto, dobbiamo cambiare ancora diversi ruoli e abbiamo bisogno ancora di 4-5 innesti. Difensori, centrali, esterni, centrocampisti... in attacco siamo coperti. Ma dobbiamo fare delle scelte tecniche. Avere gli accordi con i club ma con i procuratori diventa complicato, ritardiamo nel tempo e non va bene. Come detto al Sassuolo piace la programmazione e lavorare d'anticipo ma questo purtroppo non riusciamo a farlo. Siamo convinti che riusciremo a farlo nei prossimi giorni e sono anche convinto di poter mettere a disposizione del nostro mister una buona squadra".

SORPRESA DELLA STAGIONE - "Io spero che la sorpresa sia il Sassuolo. Il Como non è più una sorpresa: è una società destinata ad andare a competere per competizioni importanti. Con la proprietà e i dirigenti che ha, e soprattutto gli investimenti che vengono fatti, il Como non deve essere più una sorpresa, assolutamente. Quest'anno il campionato sarà molto difficile, ci saranno meno squadre che dovranno lottare. Ci saranno sei società che lotteranno per non retrocedere. Di queste sei, tre retrocederanno, per cui il 50% di retrocessione tutte noi ce l'abbiamo. Noi per primi perché siamo una neopromossa. Vuol dire che è un campionato molto a rischio, per cui investimenti e scelte devono essere molto oculate".

DI FRANCESCO - "Sì, ha avuto esperienze amare ma Di Francesco è comunque un allenatore che, chi lo conosce, ha grande qualità, esprime un bel gioco. La squadra deve essere di peso. Io penso che lui, e glielo auguro, è un allenatore di grandissime qualità. Aldilà del rapporto che ci lega".

LOOKMAN - "Inter e Atalanta sono due società importanti. Oggi l'Atalanta è una società paragonabile ad un grande club, come società e proprietà. Il fatto di aver venduto Retegui a determinate cifre dà ancora più forza a questa società. Poi alla fine il peso del giocatore conta molto. Penso che alla fine un accordo lo troveranno. Basta pensare a quello che è successo tra Atalanta e Juve, è stata una telenovela per Koopmeiners. Giuntoli è dimagrito sette chili? Penso che Marotta non perderà sette chili, ma alla fine come sempre un accordo verrà trovato".

ASLLANI - "Se abbiamo un accordo con lui? No, perché da parte del giocatore non c'è l'interesse di venire al Sassuolo".

SCOMMESSA PER LA STAGIONE - "Abbiamo vari ragazzi giovani, che abbiamo già dalla passata stagione e di grande qualità. Impossibile dimenticare uno come Berardi o Laurienté. Uno degli acquisti fatti oggi e che penso potrebbe dare qualcosa di importante è Ismael Koné".

KONÉ - "Se un giorno potrà valere 20 o 30 milioni? Io lo spero perché una società come la nostra è vero che ha una proprietà molto forte come il gruppo Mapei e la famiglia Squinzi, ma noi puntiamo sempre sui giovani. Anche l'anno scorso avevamo una delle squadre più giovani del campionato, se non la più giovane. Puntiamo spesso sugli italiani, con l'obiettivo che questi ragazzi crescano e poi si rivendano, perché questa società non ha tanti introiti da botteghino, abbiamo poco pubblico e tifosi. Pochi ma buoni. Dobbiamo andare avanti con le idee, perché a volte sono più importanti del denaro".