BERARDI - “Perché non sogna un grande club? Dovresti chiederlo a Domenico. Una finale europea con la Nazionale, che è più importante del club, ha segnato anche un rigore in finale e ha vinto. Domenico è uno dei maggiori artefici dei risultati del Sassuolo, al tempo stesso il Sassuolo lo ha fatto crescere. Se ha fatto questa scelta lui avrà ponderato pro e contro, io spero che continui a fare questo. Quando l'abbiamo avuto, quest'anno poco, ha fatto 12 gol, più quelli che fa fare e non ha giocato 16 partite. Colgo l'occasione per ricordare che da quando sono arrivato mi si parla sempre delle stagioni precedenti, la miglior stagione precedente a me è stata quella precedente alla mia. Tra la seconda e la terza stagione il Sassuolo non ha fatto cessioni, così è più semplice. Bisogna essere bravi e coraggiosi anche quando si cambia. Questa società non tarpa le ali. Da quando sono arrivato e l'ho condiviso, lo sapevo, le cessioni sono state tante. L'unico modo per migliorare è mantenere, se non mantieni è difficile dare continuità, se non c'è Domenico è difficile, quasi impossibile: prendete una squadra del nostro livello e togliete un giocatore così determinante, forse non c'è. Dipende da quanta polemica volete fare. Prima di me 0 cessioni e 8° posto, quest'anno ottimo risultato. Abbiamo fatto dei cambiamenti, abbiamo inserito dei difensori nuovi in un sistema di gioco diverso, giocavano in maniera diversa, gli si chiedeva meno compiti tecnici, bisogna accompagnarli perché di errori difensivi individuali ne abbiamo fatti tanti, a livello di squadra siamo cresciuti, e questo ci ha permesso di fare 23 punti nel ritorno e di fare 9 clean sheet".
FUTURO - “Ha parlato Carnevali, ci siamo. Il mio futuro sarà qua. Mi auguro, questa è la mia speranza, per me la cosa importante è la squadra. Non esiste un allenatore che fa risultati senza giocatori, poi un allenatore può dare una mano. Noi possiamo avere dei giocatori di prospettiva ma al tempo stesso dobbiamo avere giocatori motivati, umili e pronti. In Europa ci sono 4-5 campionati di un certo livello, negli altri è diverso. Se li vai a pescare di un campionato di pari livello è più facile sia pronto, se li vai a pescare in un Paese di quarta fascia, li devi accompagnare. Li fai giocare sperando che sbaglino poco, sperando non servano da subito. Dobbiamo essere bravi a creare la giusta alchimia, il gruppo giusto, per ripartire e porci un obiettivo che non è migliorare quest'anno, ci tareremo in base a chi saremo, ma non è mai la ripartenza in funzione della stagione precedente, se cambi, poi puoi migliorare ma lo devi dimostrare, servono i fatti".
FRATTESI - "Se abbiamo giocatori che possono ambire a grandi palcoscenici, fa piacere. Berardi non è il primo anno che fa bene. Frattesi ha fatto un ottimo campionato: spero che il suo percorso venga ripetuto da chi quest'anno ha avuto alti e bassi. L'esperienza di quest'anno deve servire a tutti: in base a chi rimarrà e a chi arriverà, dobbiamo essere realisti e avere un obiettivo chiaro. Ho fiducia nella proprietà: è sana e ha idee chiare, ma vanno tramutate in risultati. Le uscite non dipendono da me o dal Sassuolo, ma dalle offerte che ci saranno se ci saranno. Su alcuni giocatori immagino di sì... E anche su chi prendere è difficile scegliere ora, bisogna però avere le idee chiare su cosa prendere. Se va via Frattesi perdiamo il giocatore che ha segnato più gol su azione della squadra. Se dovesse uscire dovremo essere bravi a sostituirlo o tararci su un gruppo diverso, pensando a un cammino diverso. Per me non è un problema ma dobbiamo essere tutti allineati: si sa che a Sassuolo l'obiettivo è la valorizzazione attraverso le prestazioni mantenendo la categoria".
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