Maldini si è scusato.
"Io ho avuto la fortuna e il privilegio di crescere nel Milan, con i campioni veri che forse oggi nel calcio non ci sono più. Non calcisticamente, ma qualcosa da loro ho appreso, soprattutto nel dare il senso giusto al calcio... Ecco perché se queste società fanno cose su cui non sono d'accordo è giusto prendere una posizione".
Questa vittoria ha un sapore in più.
"No, non più di tanto. Non dovevamo dimostrare serietà o di saper giocare a calcio. Io ai miei calciatori ho parlato e ho detto che quando serve bisogna prendere posizione, fare uscire quello che si pensa senza paura. Loro non devono dimostrare nulla, c'è un attaccamento che va oltre e condiziona anche le mie scelte future".
Ha ancora più voglia di stare al Sassuolo?
"No perché la voglia è sempre stata tanta, bisogna far andare d'accordo il cervello col cuore perché poi siamo professionisti e dobbiamo portare i risultati. I rapporto che c'è tra me, giocatori e tra me e società va oltre il calcio e oggi il nostro patron Squinzi, che era milanista, sarebbe stato fiero di noi, soprattutto dopo le polemiche di ieri. Sarebbe stato molto orgoglioso di noi".
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