AI TIFOSI - "Non faccio nessuna promessa, Prometto solo lavoro, umiltà, determinazione, voglia di fare bene e mettersi in gioco. È quello che mi ha accompagnato nel mio percorso. Trasmettere empatia tra me e la squadra, la società, i tifosi. Questa è una parola che forse in tanti non capiscono. Dove ho avuto la fortuna di allenare ho sempre cercato di portare empatia tra la squadra e la tifoseria. In ogni mia parola e atteggiamento c'è questo. Può essere visto come atto di ruffianeria, ma non è così. È per creare l'alchimia per creare qualcosa di importante e voglio farlo anche qua. Ce l'ho fatta a Perugia e a Reggio, credo che l'empatia sia fondamentale per tiare fuori qualcosa di straordinario. Questi sono i valori che vorrei trasmettere anche qua. Voglio vedere i tifosi dire "Andiamo alla Cremo”.
SCELTA ALVINI - "Non lo so, sono molto sincero e diretto. Quello che dico è quello che penso, io sono grato alla proprietà e al Cavaliere. Ieri c'è stato un incontro di un'ora e mezza, sono uscito arricchito ed essere qua oggi è piacevole. A me piace essere uno che trasmette, appassiona e si nutre di quello. Forse hanno visto qualcosa in me, dentro di me ho sentito la chiamata come qualcosa di importante come fu quella dell'anno scorso e quella della Reggiana. Sono pronto”.
RICHIESTE AI GIOCATORI - "Prima di tutto di divertirsi, il calcio è un gioco. Noi siamo privilegiati a poter fare questo. I miei calciatori sicuramente hanno un'enorme fortuna. Se arrivo qua oggi è perché lo devo ai miei calciatori, ai direttori con i quali ho lavorato e alle società. Gli chiederò di aver voglia ogni giorno di migliorarsi continuamente, curare i dettagli e non essere calciatori mediocri. Un professionista non può essere mediocre nei valori che il calcio trasmette”.
MERCATO - "Mi fido dei direttori e qualsiasi cosa va bene. Giocatori del Perugia a Cremona? L'anno scorso il Perugia era una squadra forte e costruita benissimo, ci sono sicuramente ottimi calciatori e il merito del grande risultato che abbiamo raggiunto è loro. Sicuramente alcuni di loro possono giocare in categoria superiore, ma con i direttori non ne abbiamo ancora parlato. Comunque non credo”.
MODULO - "In 21 anni di percorso ho studiato continuamente. Vedremo i calciatori a disposizione e poi faremo le nostre valutazioni. Giocare a tre non è come farlo a quattro, valuteremo anche le qualità fisiche e psicologiche della rosa e poi struttureremo la nostra idea. Sono aperto a tutto”.
[adv]
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/334d6aa229fb1eee19d82e860dad90c9-e1765577904611.jpg)