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Cragno: “Monza, prima salviamoci e poi il 10° posto. Rigori parati? Vi spiego”

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Le prime settimane di Alessio Cragno da giocatore del Monza. Ecco le dichiarazioni del portiere a La Gazzetta dello Sport: “Molto positivo, si vede l’organizzazione e il livello elevati. Hanno fatto la storia non solo del calcio, ma dello...
Alessandro Cosattini

Le prime settimane di Alessio Cragno da giocatore del Monza. Ecco le dichiarazioni del portiere a La Gazzetta dello Sport: “Molto positivo, si vede l’organizzazione e il livello elevati. Hanno fatto la storia non solo del calcio, ma dello sport italiano. I giorni del trasferimento? Non facili. A Cagliari mi sentivo a casa, è stata durissima. Ero e sono affezionato a quella piazza. Monza? Nella vita bisogna sempre ripartire, quando si cade bisogna rialzarsi. E la chiamata del Monza mi ha reso felice”.

PERCORSO - “Nessuno mi ha mai regalato niente, ciò che ho ottenuto lo sento mio. Mi sono fatto in quattro, c’era sempre qualcosa che non andava in me: una volta i piedi, una volta l’altezza, una volta dicevano “sì è bravino, ma chissà...”. Non ho mai avuto problemi a rimettermi in gioco. Ho dimostrato di poterci stare in A e di meritare la Nazionale”.


CON DI GREGORIO - “Benissimo, molto disponibile, quando sono arrivato, a spiegarmi cosa vuole il mister”.

RIGORI - “Parate su Ibra e Lautaro? Un po’ mi ero preparato, poi c’è stato molto istinto. Come succede in generale”.

OBIETTIVO - “10° posto? E’ un bellissimo obiettivo! Chi ci crede, vince. Prima facciamo i punti per la salvezza, poi penseremo al resto. Non sarà tutto facile, avremo momenti complicati. Ma se pensassimo che solo perché abbiamo questa società sarà tutto dovuto, sbaglieremmo”.