DELLA VALLE - “Abbiamo di fatto contrattato al massimo, forse addirittura saltandola, la “due-diligence”, quella fase della trattativa in cui si riescono a calcolare bene i rischi dell’operazione, oltre ad essere messi a conoscenza delle peculiarità della cosa da acquistare. Poi, un ruolo importante lo ha recitato, comunque, anche la squadra: se la Fiorentina fosse retrocessa, forse non sarei stato qui oggi. Di certo i Della Valle non avrebbero accettato di rinegoziare il prezzo. Quindi ho vissuto direttamente ogni istante. La precedente proprietà non mi ha detto niente di eventuali accordi presi in anticipo, né per Chiesa né per nessun altro, quindi io mi fido”.
SOGNO - “Sogno, in un tempo che in questo momento non posso quantificare, di portare la Fiorentina in alto, di arrivare anche a lottare per lo scudetto. L’ho detto fin dall’inizio che in qualche modo, c’è da provare ad interrompere l’egemonia della Juventus. Io sono pronto a metterci i soldi e il cuore, ma non faccio promesse. Di sognare, però, non assolutamente intenzione di smettere”.
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