JOVIC - “È stato difficile, perché tutti i calciatori vogliono giocare ogni partita. Se sei un calciatore e non vuoi giocare, meglio fare altro. Ogni giorno vado al campo per lavorare duramente e meritarmi di scendere in campo. La concorrenza è grande. La rivalità tra me e Jovic la lasciamo al mister, sceglie lui chi deve giocare. Se lo fa lui non sono arrabbiato e viceversa, così abbiamo un rapporto normale, di grande rispetto. Non posso dire che sia il mio migliore amico, ma neppure il contrario. È un compagno”.
IDOLO - “Sono brasiliano e da quando ero bambino sognavo di essere Ronaldo, il nostro Ronaldo”.
FUTURO - “Mi vedo qui a lungo, anche se penso sempre al prossimo allenamento, alla prossima partita. La mia testa funziona così. Sono concentrato su questo campionato perché si possa fare la storia di questa società”.
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