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Vieira: “Balotelli mi piace: è forte e segnerà! 4-2-3-1, moduli, club, tifosi, Messias, Vitinha e rientri…”

Vieira: “Balotelli mi piace: è forte e segnerà! 4-2-3-1, moduli, club, tifosi, Messias, Vitinha e rientri…” - immagine 1
Patrick Vieira si presenta alla stampa come nuovo allenatore del Genoa. Ecco le sue parole in conferenza stampa anche su Balotelli.
Guglielmo Cannavale

Patrick Vieira si presenta alla stampa come nuovo allenatore del Genoa. Ecco le sue parole in conferenza stampa anche su Balotelli, come ripreso da Tmw (foto Buoncalcioatutti).

ARRIVO - "E' stata una cosa fra il club e me molto veloce. Quando ho sentito che c'era la possibilità di venire ad allenare una grande società non si poteva dire di no. La volontà di lavorare e far bene c'è. Ho trovato un gruppo molto orgoglioso sul lavoro, ho visto un gruppo che ha voglia di far bene per la società. Non è facile perdere un allenatore che stava bene con i giocatori, aveva tanto rispetto in loro e questo non cambierà mai. Credo che Gilardino fosse un allenatore rispettato dai tifosi e giocatori. E' stato un grande giocatore e non cambierà mai. Ora bisogna guardare avanti e vedere cosa fare per vincere le partite. Sono contento di questi giorni nel vedere la voglia di lavorare e imparare".


BALOTELLI - "L’aspettavo alla prima domanda (ride ndr). Mario lo conosco molto bene, è un giocatore e una persona che mi piace. Deve continuare a lavorare ed essere a disposizione della squadra aiutandola a far bene e vincere. È un giocatore importante ma deve continuare a lavorare. Per me lui è forte e so che potrà fare dei gol ed essere importante".

MODULI - "4-3-3 e 4-2-3-1? Ho sempre usato questi tipi di formazioni, la cosa importante è come si gioca. Si lavora e ci sarà un po' di tempo ma la partita di domenica è importantissima. Non dobbiamo dimenticare che dopo ce ne saranno ancora. Domenica daremo tutto per fare una bella gara, so già che tutto non sarà perfetto ma credo che quello che mi hanno fatto vedere i giocatori mi ha reso contento".

RIENTRI - "Aspettiamo domani. E' interessante avere giocatori importanti che si sono allenati ma è presto per dire se ci saranno domenica. Se non sarà domenica, sarà per le prossime".

GRUPPO - "Ora dobbiamo lavorare sulla fiducia perché ad un gruppo, senza i risultati, manca energia. Nel gruppo c'è qualità. E' un gruppo che sarà più forte quando i giocatori saranno disponibili".

GILARDINO - "Non cambierà mai il punto di vista del tifoso. Gilardino è stato un giocatore importantissimo e un allenatore importante per il Genoa. E' stato una persona importantissima per la città. Questo non cambierà mai e non cercherò di convincere la gente. Credo che questa società e il popolo fanno parte di una famiglia che vedo da fuori c'è una relazione".

SOCIETÀ - "E’ importante avere rapporto con il direttore e con la società per avere l’aiuto per fare il mio lavoro. Quando abbiamo parlato dell’idea della società c’era chiarezza su cosa ognuno doveva fare e io mi sono trovato bene dal punto di vista umano prima e poi sulla chiarezza di quello che la società vuole fare. Vedo un gruppo dove c'è qualità ed è pronto per vincere le partite e quando le metti insieme è molto interessante per l'allenatore".

TIFOSI - "Non vedo l'ora sia domenica. Il punto forte della società è il pubblico. Credo che giocare in casa deve essere un punto forte per i giocatori. Ora ho voglia che sia domenica per vivere questo momento, che sarà forte. Il pubblico è un elemento importante per la società e spero che loro come sempre spingano la squadra. È una delle ragioni per cui sono qua. È la base fondamentale, l’atmosfera per essere competitivi. Noi dobbiamo essere come i tifosi, dobbiamo essere una squadra difficile da battere. E se riusciamo a fare questo possiamo fare cose interessanti".

CAGLIARI - "C'è uno staff che ha lavorato nelle ultime settimane del Cagliari. E' una squadra a cui piace giocare palla in avanti. La cosa importante è concentrarsi su come dobbiamo giocare noi. Se facciamo una bella partita con la gente allo stadio possiamo mettere in difficoltà il Cagliari".

MESSIAS E VITINHA - "Messias è un giocatore con qualità, Vitinha lo conosco perché ha giocato in Francia e ha talento. Per quello è importante avere questi giocatori disponibili".

SERIE A - "Quando sono arrivato a 18 anni al Milan ho imparato ad essere calciatore. Ho avuto la fortuna di essere allenato da Capello. Ho avuto vicino giocatori importanti che mi hanno insegnato tanto. Ho avuto un affetto per l’Italia perché è qui dove è iniziata la carriera di giocatore".

MERCATO - "Per me il mercato è avere i giocatori che ora sono infortunati. Quello che ho visto come volontà di lavorare e accettare ciò che un allenatore può portare è stato molto positivo. E questo mi dà gioia. Ho trovato un gruppo di giocatori con la testa e lo spirito molto aperto".

SORPRESE - "Non cambierò il calcio (sorride ndr). Non giocheremo in 12. La cosa importante è mettere i giocatori dove possono esprimere le loro qualità. Poi c'è qualcosa che posso chiedere dal punto di vista del gioco ma dobbiamo vincere per avere più fiducia".