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Tudor: “Guendouzi, mentalità pazzesca! Così vedo Casale, ecco cosa chiederò alla mia Lazio”

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Igor Tudor, nuovo allenatore della Lazio, ha rilasciato la prima intervista ai microfoni dei canali ufficiali del club. Ecco le sue parole.
Marco Astori

Igor Tudor, nuovo allenatore della Lazio, ha rilasciato la prima intervista ai microfoni dei canali ufficiali del club. Ecco le sue parole partendo dalla scelta di arrivare in biancoceleste: "Non ci sono motivazioni particolari, la Lazio è un club prestigioso, tutti quelli che fanno questo lavoro lo vogliono: è una questione di prestigio, una cosa bella e stimolante. E' una squadra prestigiosa con giocatori forti e una tifoseria speciale: non si può non accettare far parte di questo club e di questa città".

PRIME ORE - "Mi trovo bene, le strutture sono belle e si può lavorare bene: un allenatore qui può fare bene, ci sono tutti i presupposti. C'è serietà e organizzazione, il modo è quello che piace a me. E' quasi come una famiglia: l'allenatore qui ha sempre un ruolo importante".


OBIETTIVI - "La Lazio può dare tanto, bisogna mettersi a lavorare con intelligenza e nel modo giusto: per arrivare dopo un altro allenatore ci vuole tempo e adattamento. Ho un gruppo sano che lavora, tocca a me fare al più presto per trasmettere la mia idea. Faremo in fretta".

CASALE E GUENDOUZI - "Matteo non l'ho ancora visto ma è un vincente, ha una mentalità pazzesca che ci vuole in piazze esigenti. Nicola è un ragazzo d'oro e un giocatore forte, sarà sicuramente utile".

MODO DI GIOCARE - "Io ero difensore, ma mi piace molto lavorare sulla fase offensiva non rinunciando alla difesa: questa non la fanno solo i difensori, ma tutti. Vorrei vedere tutta la squadra fare tutte le due fasi, è l'obiettivo che vogliamo avere, non deve mancare spirito di sacrificio. Io non riunifico a niente: voglio vedere tutto, fase offensiva e difensiva, transizioni, grinta, qualità, possesso e corsa negli spazi. Il calcio moderno va in quella direzione, attaccare con tanti, fare gol e non essere noiosi: in qualcosa farò meglio e in altre no, ma sono uno che non si accontenta mai, c'è sempre da spingere e migliorare".

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