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Spalletti: “Ecco le condizioni di Bastoni! E rispondo su Kean e Ricci”. Barella, c’è il comunicato

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Il ct dell'Italia Luciano Spalletti torna a parlare dopo la delusione di Euro 2024. E lo fa in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano: le sue parole.
Marco Astori

Il ct dell'Italia Luciano Spalletti torna a parlare dopo la delusione di Euro 2024. E lo fa in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano, dove non è presente Nicolò Barella, che, fa sapere l'Inter, "si è sottoposto questa mattina a intervento endoscopico ai seni paranasali per sinusite presso l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. L'intervento è perfettamente riuscito. Il centrocampista nerazzurro osserverà qualche giorno di riposo prima di riprendere gli allenamenti con il gruppo la prossima settimana". Ecco le parole del ct riprese da Tmw e Corriere dello Sport.

RIFLESSIONI - "Sono state tante. I fattori sono sempre diversi, non è mai uno solo il fattore di una gara di quel tipo. Ho trascorso una brutta estate, bruttissima. Il discorso andava sempre lì. Quando si parla di fallimento Europeo bisogna fare un'analisi un po' più corretta perché secondo me è riferita a quella gara lì, con la Svizzera, bruttissima. Contro la Spagna anche abbiamo fatto male, siamo stati messi sotto, poi però la vittoria netta della Spagna ridimensiona un po' la brutta partita contro di loro. La partita contro la Svizzera, invece, è stata bruttissima soprattutto come atteggiamento, siamo stati arrendevoli. Non abbiamo onorato la nostra forza e la nostra storia: mi sento responsabile di ciò che è successo. Tutto ciò che mi succede intorno dipende sempre da me al 100%, ora do un 1% anche ai miei collaboratori ma i giocatori sono esentati da questa responsabilità. Probabilmente gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho dato la possibilità di gustarsi la maglia dell'Italia. Io devo essere attento nel prendere cose nuove per portare un messaggio differente, devo essere il primo a credere che si abbia una forza differente rispetto a ciò che abbiamo fatto vedere. Sono il primo a non volersi arrendere di fronte a qualsiasi difficoltà e ad avere fiducia nel lavoro che posso portare avanti. Non hanno responsabilità i giocatori che erano con me in Germania e nemmeno quelli che sono rimasti a casa. Ora si apre una pagina nuova e visto che adesso bisogna analizzare anche la carta d'identità credo sia questo il momento per fare qualcosa di differente. Questo, inevitabilmente, esclude altri calciatori. Vado a creare un nuovo gruppo, una nuova squadra trasferendo loro meno pressione addosso e facendoli sentire più la bellezza della maglia azzurra".


BASTONI - "Abbiamo visto cosa è successo durante la partita, l'ha chiamato Buffon e poi io. I dottori erano stati un po' più pessimisti, mentre lui è stato molto più ottimista sulla possibilità di mettere tutto a posto in pochi giorni. E questo già da sabato mattina. Oggi aveva ancora quella idea, si valuterà di giorno in giorno e poi si prenderanno le corrette decisioni".

BARELLA - "Barella mi ha chiamato subito dopo la convocazione e mi ha messo al corrente della sua difficoltà: gli voglio bene, è un professionista serio e in questo caso non posso cambiare la direzione del vento, posso solo adeguare un po' le vele. Per cui debbo avere l'alternativa e aspetto Barella per la prossima convocazione. Ho parlato con Volpi, medico sociale dell'Inter, ma di solito a parlare sono i nostri medici e a loro è stato spiegato bene il problema. Si è fatto questo intervento e l'hanno programmato per questa sosta qui. Nel ragazzo io ho fiducia, l'ho trovato sincero: ha difficoltà respiratorie ed è bene metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio".

CHIESA - "Con Chiesa ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione equilibrata. Io l'avrei portato come giocatore in più non facendolo partecipare alle due partite. Lui mi ha detto che aveva parlato con la nuova società e aveva bisogno di fare una preparazione specifica per lavorare con loro. C'era bisogno di sviluppare un periodo di allenamento forte, duro, deve adeguarsi ai nuovi metodi di lavoro e parlando lui con i nuovi dirigenti e io con lui tutti eravamo convinti che lui dovesse sviluppare questo lavoro perché può stare sereno per rientrare poi in questo gruppo".

KEAN - "Kean ora gioca con continuità, Palladino è entusiasta delle qualità del suo calciatore. Noi nutrivamo fiducia in queste sue qualità, l'avevamo già portato e gli avevamo fatto giocare spezzoni di partita importantissimi".

MODULO - "Nelle riflessioni a cui facevamo riferimento prima c'è anche la tattica della squadra. Nelle richieste un po' troppo esigenti c'era anche quella di difendere a quattro e costruire a tre, di cambiare vestito durante la partita e probabilmente quello è stato un errore. Ora questo dubbio voglio toglierlo: giocheremo sempre 3-5-2 o 3-4-2-1. Ora se fate il giochino dei doppi ruoli diventa facile partendo dal 3-5-2 o dal 3-5-1-1 o dal 3-4-2-1. In avanti si è un po' più liberi di interpretare le qualità che si hanno, ma il sistema è quello. Ho riflettuto, probabilmente devo fare in maniera diversa e questa è una delle cose che cambierò".

RICCI - "Ha sempre fatto il mediano davanti alla difesa e il fatto che possa giocare anche a centrocampo è un qualcosa in più. E' un vantaggio. Ne ho convocati 23 precisi e anche questo è figlio di ciò che ho pensato e visto: chiamandone di più poi gli allenamenti non vengono al meglio, sei lì continuamente a cambiare e loro non sono liberi di allenarsi al meglio. E poi così si sentiranno totalmente dentro il progetto di queste due partite".