PRESTAZIONE - "La chiave è stata che tutti hanno reagito cercando di dare tranquillità e facendo la partita che dovevano fare. Tutti bravi. Un'impresa? No, non è mai troppo: si può sempre fare qualcosa di meglio. Era importante stare in campo da squadra: c'è talmente tanta tensione che qualsiasi cosa può portarti alla follia. Ma è doppiamente forza mentale, perché quello che accade arriva sempre dalla testa: le difficoltà maggiori vanno messe a posto dentro noi stessi. Non c'è nulla che può distruggerti come la tua mente, doppiamente bravi. Ora abbiamo la possibilità di continuare su questa strada, si è visto che abbiamo potenzialità".
RICCI E TONALI - "Ricci e Tonali hanno fatto vedere di essere calciatori di spessore e livello. Di Tonali si sapeva già, mentre Ricci che ha cambiato posizione rispetto a come ha giocato col Torino non ha mai avuto timore, ha evidenziato di avere dei valori che possono farlo diventare di livello internazionale. Sandro ha fatto una partita magnifica: avevamo paura non riuscisse a fare 90 minuti, nel finale ha fatto due sgasate, è andato in porta da solo: abbiamo ritrovato un giocatore fortissimo Io mi sento sempre uguale, ne ho vissute tante. Non sono in balia di una-due partite. Ci sono sempre delle cause, capire come mai sono successe e cercare di fare qualcosa stando sempre sul pezzo per non riproporre gli stessi errori. A me fa piacere per gli italiani, aver dato quella delusione a un popolo e a una Nazione che ha a cuore il calcio diventa una sofferenza. Stasera sono contento perché siamo tutti un po' risollevati, ora si ha la possibilità di continuare su questa strada perché s'è visto che abbiamo delle potenzialità. Rimanendo umili e restando il più basso possibile".
CAMBIAMENTO - "Abbiamo scelto un gruppo che è sempre un campo, la condizione non è quella di fine campionato, stanno facendo tutti il lavoro in modo corretto: abbiamo trovato giovani che hanno voglia di far vedere il loro livello. I complimenti li meritano i calciatori, sbattersi per il campo con questi avversari diventa una cosa ardua e l'hanno fatto con grande forza. Io quando ho accettato la Nazionale ho pensato di poter fare una squadra forte: io ho fatto tutto quello che potevo fare, ho un'età. A me non si modifica l'idea dopo 2-3 partite perse, le ho guardate bene: ho a che fare con una nazione in cui si possono trovare 20 giocatori forti e che possono fare cose importanti contro squadre top".
PIANO - "Sono stati bravi ad adattarsi a qualsiasi situazione: hanno dato l'anima, hanno fatto vedere roba tosta dal punto di vista fisico contro delle belve. Siamo stati squadra in qualsiasi momento della partita e situazione: poi bisogna avere fortuna nelle sostituzioni, perché Udogie può fare anche la mezzala. Dimarco sa giocare a calcio, puoi metterlo ovunque: ha delle conoscenze che fa vedere all'Inter ogni volta che scende in campo".
GOL INIZIALE - "Non portare dietro i rimpianti è fondamentale, altrimenti ti costringono ad altri errori: quella situazione è passata, ne va costruita un'altra. C'è possibilità lavorando sulla propria testa di andare a ricreare qualcosa di bello e che dia sensazioni infinite: dopo quel gol ti viene da pensare di avere ancora la ruggine, invece passando i minuti li ho visti prendere decisioni importanti e abbiamo potuto ammirare una squadra di grande personalità. Anche Ricci ha giocato una grande partita, è stato sempre dentro bene. Poi ci vuole chi fa gol e chi ribalta l'azione con gamba: la sensazione dei giorni precedenti era quella che vi ho raccontato, si era detto che Pellegrini poteva creare difficoltà a metà campo. Ho visto poi un ritmo negli allenamenti che non era così: c'è anche la condizione fisica, ci sono nuovi entusiasmi, là qualcuno aveva staccato un po' e siamo andati molto più piano. Poi la situazione tattica: avendoli messi nelle loro posizioni, si sono ritrovati. Abbiamo lasciato 4-5 giocatori a casa, ma siamo convinti che questo gruppo è quello che siamo convinti possa darci tanta roba".
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