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Ranieri: “Pellegrini soffre, perché non gioca e cosa deve fare! Febbre Celik, Baroni e il derby è…”

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Claudio Ranieri presenta il derby: ecco le parole dell'allenatore della Roma in conferenza stampa, sui singoli e non solo.
Alessandro Cosattini

Claudio Ranieri presenta il derby. Ecco le parole dell'allenatore della Roma in conferenza stampa, sui singoli e non solo: "Recuperati tutti tranne Celik che ha la febbre, vediamo domani se sarà sfebbrato. Il derby rappresenta tutto ciò che può pensare un tifoso, è la partita clou che uno sente ancora di più. La classifica parla chiaro, loro vivono un momento eccezionale, hanno fatto un girone d’andata stratosferico, sono temibilissimi. Il derby è il derby, fa storia a sé. Il mio derby da ragazzo era in Curva Sud, che per 1/4 era ancora laziale, per 3/4 era romanista. Ricordo quello, c'erano gli sfottò, non tutto ciò che è successo nel corso degli anni. Dicembre ci ha fatto capire che siamo una squadra che è riuscita a ricompattarsi, siamo squadra, lavoriamo per eliminare i difetti che abbiamo. Abbiamo rimesso la nave in navigazione. Non ho mai promesso nulla se non lavoro e sacrificio, voglia di dare il massimo in ogni momento di ogni partita".

DERBY - "Vale solo per i tifosi? Allora vale anche per me. Non mi tranquillizza, ho l'emozione di sempre, il derby è il derby, ci teniamo tutti a far bene e vincere, di qui e dall'altra parte. Non conta la classifica, non conta nulla, si azzera tutto. Stessa voglia di far bene di sempre, tanta determinazione, l'agitazione non è una buona motivazione".


DEBUTTI NEL DERBY - "Il vantaggio è mettere giocatori che stiano bene fisicamente e facciano squadra, al di là di debutti o no, l'importante è che stiano bene fisicamente e moralmente, quella è la mia ricerca".

PELLEGRINI - "Sento molto feeling con lui io. Perché non gioca? Solo una questione psicologica, una considerazione mia. Tecnicamente lo considero uno dei migliori d'Europa, sono pochi i centrocampisti che fanno gol. Lui soffre questo fatto dei tifosi e io devo tenere presente come reagisce un giocatore. Lui se li carica tutti addosso i problemi, questo è il peccato. Invece dovrebbe giocare con naturalezza. Solo così può tornare il giocatore che è, lui si porta dei macigni. Se fa uno o due errori il beniamino non succede nulla, se li fa lui viene caricato di negatività. Il giorno che lo vedo sereno, non ho problemi a metterlo, come avete visto a San Siro. Lui ha la capacità di arrivare nel momento giusto per fare i gol".

LAZIO - "La squadra di Baroni ha trovato il suo bandolo della matassa. Sono bravi sugli esterni e centralmente, è tutto l'insieme che li rende forti. Terrò in considerazione questo, così come sono sicuro che anche Baroni farà lo stesso nei nostri confronti".

DERBY - "I derby si caricano da soli, i tifosi ci caricano in ogni gara, in ogni manifestazione. La Lazio ora è in Champions, logico che hanno la consapevolezza di voler raggiungere quell'obiettivo. Forse sono retorico, ma ogni derby è a sé. Baroni mette il pilota automatico, la Lazio va da sola, questo gli va riconosciuto".

TIFOSI - "Si sono riavvicinati? Credo che siamo tutti uniti, la proprietà, i massaggiatori, i magazzinieri, tutti spingiamo per fare bene e anche i tifosi fanno la loro parte. Ho una certa età, la Roma non si discute e si ama, io l'ho sempre amata e continuerò a farlo nel bene e nel male. I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, sarebbe ora di dargli qualche soddisfazione".