Mourinho: “Perché Dybala non può tirare piazzati e rigori! Smalling, Spinazzola, Pellegrini, Lukaku…”

Vittoria all'ultimo respiro per la Roma contro il Lecce. Queste le parole a fine partite del tecnico José Mourinho a DAZN e nella conferenza stampa raccolta da vocegiallorossa.

DYBALA - "Ha fatto delle cose bellissime nel primo tempo. Paulo è importante per noi, io non penso che questi minuti che ha giocato che siano la verità delle sua condizioni. E' andato seguendo le sue emozioni di una squadra che è una squadra anche nelle difficoltà. Ha fatto troppo. Ho parlato adesso con lui per vedere se lasciarlo a casa in Europa League e non venire a Praga così da preparare la prossima partita ma lui mi ha detto no. Mi ha detto che vuole venire e che vuole giocare".

RIGORE - "La decisione di non far calciare Paulo è legata al fatto che Dybala non si sentiva a suo agio a calciare il pallone da fermo. Il suo legamento soffre con la potenza del calcio da fermo. Per cui no calci d'angolo, no punizioni e no rigori. Per questo motivo ha tirato Lukaku, anche ieri in allenamento lo aveva fatto molo bene. Lo sbaglia chi tira. Mai mi arrabbio con chi sbaglia".

LUKAKU - "È un ragazzo che vive di sentimenti ed emozioni, quando sbaglia un rigore al primo minuto il suo cuore piange e la sua anima piange. Lui soffre. Ha avto la possibilità di segnare il gol vittoria all'ultimo e per me non poteva andare meglio. È la vittoria della squadra e Romelu dormirà un po' meglio, si sveglierà con il sorriso. È un ragazzo con il cuore grande".

ANCORA SU DYBALA - "Non ho mai pensato che potesse giocare 90’, né io, né Paulo, né i medici. Ha giocato e lo ha fatto per l’emozione, per il risultato, per aiutare la squadra. La sua condizione non era per giocare 90’, avevamo deciso che non avrebbe tirato rigori o punizioni, non avrebbe tirato da fermo. Ieri ho detto la verità, ma non era in condizioni ottimali, è rimasto per ottenere il risultato. Nel primo tempo ha preso un colpo alla caviglia ma ha detto che non aveva niente ed è andato avanti".

SMALLING - "Spinazzola, Pellegrini sono più vicini a tornare ogni giorno che passa. Smalling lo vedo più difficile, più lontano e ci lascia in difficoltà".

DIFESA - "Se tu mi dici che farò rotazioni a Praga, chi gioca in difesa? Mancini, Llorente e Ndicka, non c’è altro. Emotivamente non c’è altro, lo spogliatoio è felice. Meritano perché sono ragazzi straordinari, è una famiglia bella".

FALCONE - "Mi dispiace per lui, ci abbiamo scherzato. Lui tifa Roma ma contro la Roma para sempre tutto".

TIFOSI - "Io ho allenato sei o sette squadre ma mai mi era capitato che sotto di un gol a dieci minuti dalla fine la gente continuasse a giocare con te come è successo oggi".

KARSDORP - "Ha fatto una buona partita, come sempre la sua qualità più importante è nella fase offensiva, soprattutto nel primo tempo ha giocato bene. Abbiamo deciso di rischiare tutto giocando senza Mancini, avevo bisogno di terzini freschi. Anche se Kristensen tecnicamente non è bello, ha gamba. Belotti ha finito da quinto, Cristante da terzo e Karsdorp ci ha aiutato".

LAZIO - "Mi aspetto la Lazio di sempre, una squadra con molta esperienza, l’esperienza che ha visto Ibanez espulso, sa gestire la partita. Senza criticare questa volta la Lega, sarei un idiota, la Lazio avrà un vantaggio di 48 ore perché giocano martedì e noi giovedì, ma sono in pace con la Lega questa volta".

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