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Mkhitaryan: “Ingiocabili? Lo dirò sempre, anche oggi lo eravamo fino al 45’! La rabbia di Lautaro…”

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Nelle scorse settimane aveva fatto discutere la frase usata da Henrikh Mkhitaryan per definire l’Inter. “Siamo ingiocabili”, aveva detto dopo il Monaco. E dopo la sconfitta contro la Juve l’armeno torna su quella definizione.
Guglielmo Cannavale

Nelle scorse settimane aveva fatto discutere la frase usata da Henrikh Mkhitaryan per definire l’Inter. “Siamo ingiocabili”, aveva detto dopo il Monaco. E dopo la sconfitta contro la Juve l’armeno torna su quella definizione.

INGIOCABILI - “Lo userò sempre l'aggettivo ingiocabili. Sempre perché ho tanta fiducia. Tutti diranno che sto esagerando ma anche oggi nel primo tempo eravamo ingiocabili. Abbiamo creato tantissimo. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare. Il nostro obiettivo non cambia neanche adesso. Non è che perché abbiamo perso dobbiamo dire che non siamo i favoriti. Lo diremo alla fine se abbiamo raggiunto gli obiettivi. Il pareggio del Napoli non ha tolto attenzione, non stiamo seguendo i nostri avversari, stiamo solo pensando a noi. Non siamo stati lucidi per 90 minuti ma solo per 45 e questo non basta per vincere le partite”.


LAUTARO ARRABBIATO - “Lautaro arrabbiato? Lo capiamo, eravamo arrabbiati anche noi. Nel primo tempo non abbiamo saputo sfruttare le occasioni avute”.

SECONDO TEMPO - “Nel secondo tempo è migliorata la Juventus, nel metodo di gioco. Avendo tanta fiducia e pensando che stavamo giocando benissimo ci ha fatto male perché abbiamo concesso qualcosa di troppo. Non dovevamo, ma il calcio è così; se nel calcio non sfrutti le occasioni paghi”.

RILASSARSI - “Parlo per me stesso, magari il problema è che sapendo di essere molto forti ci rilassiamo troppo ed entriamo in campo non concentrati. Pensiamo di vincere le partite e alla fine paghiamo. Non ci sono mancanze fisiche o tecniche, forse è il fatto di essere forti che ci disturba”.

PIÙ LUCIDI - “Siamo venuti qua per vincere, non abbiamo sfruttato le occasioni e abbiamo pagato. Dovevamo essere più lucidi davanti alla porta, più freddi magari, però purtroppo il calcio è così, quando non segni perdi le partite".

JUVE CAMBIATA - “Sì, ovviamente sono cambiati, hanno nuovi giocatori, però non dobbiamo parlare di loro. Dobbiamo essere più concentrati sul nostro gioco, sulle nostre partite, perché se facciamo quello che sappiamo fare riusciamo a vincere le partite. Oggi abbiamo fatto un ottimo primo tempo. Nel secondo abbiamo mollato un po’, però non è che giocavamo contro una squadra debole o scarsa. Abbiamo giocato contro la Juve, nel primo tempo creando tanti problemi a loro. Nel secondo tempo abbiamo concesso pure noi, però il calcio è così. Non dovevamo perdere la concentrazione in quell'episodio quando hanno segnato loro. Mi dispiace, però bisogna abbassare la testa e lavorare”.

NON MOLLARE - “Non molliamo mai, la cosa che mi dà fiducia è che abbiamo un gruppo che vuole migliorare, lavorare. Ci rimangono 13 partite, non abbiamo scuse e non possiamo più sbagliare. Non sarà facile perché abbiamo un calendario molto difficile, siamo già stati in questa situazione e ne usciremo tutti insieme. Abbiamo la testa già al Genoa, analizzeremo la partita di oggi e vedremo che cosa non ha funzionato per provare a ripartire”.