NON LUCIDI - "Devo rivedere la gara, non eravamo lucidi nelle due fasi perché sceglievamo male e i due gol concessi sono la testimonianza. Le prime due occasioni il Milan è andato davanti alla porta. Dovevamo fare di più, siamo amareggiati perché era un derby. Dobbiamo lavorare, stasera non siamo stati squadra come siamo da tre anni a questa parte".
GOL EVITABILI - "Sapevamo che Gabbia era abile nel gioco aereo, la sensazione è che eravamo un po' vuoti di testa. Le sconfitte bruciano, cercheremo di lavorare di più e prendere qualcosa di positivo da una sconfitta che brucia".
CAMBI E BARELLA - “Cercato la scossa? Assolutamente sì, abbiamo approcciato male specialmente il secondo tempo. Barella aveva un problemino, la sensazione che abbiamo dato è stata quella di non essere stata squadra. Questa sconfitta sarà oggetto di analisi per capire dove abbiamo sbagliato, io per primo. Mi dispiace perché avevo visto bene i ragazzi, avevamo lavorato bene ma l'approccio non è stato buono. Ho cambiato tutto il centrocampo perché nel secondo tempo eravamo partiti veramente male. E invece anche con i cambi è cambiato veramente poco".
SCONFITTA - "Non abbiamo mai dato la sensazione di essere squadra. Dovevamo fare di più, io per primo. Il Milan ha vinto meritatamente: ha difeso meglio, è stato più compatto e noi abbiamo giocato sottotono, l'avete vista tutti. Non siamo stati la solita Inter, ho provato a cambiare qualcosa ma è cambiato poco. È una sconfitta che brucia".
CHI ENTRA - “Mi aspetto di più? Sì, ma non è una scusante, la squadra ha approcciato male sia il primo che il secondo tempo. Chi è entrato doveva fare qualcosa di più: io sono l'allenatore e sono responsabile, ci prendiamo questa sconfitta. Ci fa male, sappiamo cos'è il derby ma nel calcio vanno accettate, purché analizzate nel modo giusto".
MILAN SOTTOVALUTATO? - “Non ve lo so dire. L'abbiamo preparato bene, senza ascoltare nulla. Probabilmente è mancata un po' di lucidità: nelle scelte non è stata la solita squadra che conosciamo. Però sottovalutata no, il Milan è una squadra forte, costruita con tanti giocatori di gamba. L'avevamo preparata bene, in campo si è visto poco".
FATICHE EUROPEE - "Beh, il Milan aveva giocato il giorno prima col Liverpool, come noi. Energie fisiche e mentali le ha spese anche la squadra che abbiamo incontrato, che ha cambiato meno uomini rispetto a noi. Dovevamo essere più squadra, la sensazione che diamo da tre anni a questa parte non l'abbiamo data e il calcio non perdona".
CLASSIFICA - "Sappiamo che la classifica è quella che è, siamo tutte in pochi punti. Dobbiamo cambiare marcia perché otto punti in cinque partite sono pochi".
4-4-2 DEL MILAN - "Il Milan è una squadra ottima, come ho detto prima. Del 4-2-4 se ne parlava, se ne scriveva: l'ultimo allenamento di oggi l'abbiamo incentrato su quello. Al di là della sorpresa, abbiamo trovato una squadra che ha difeso quando doveva farlo, è stata dentro la partita e ha approcciato i due tempi molto meglio di noi. Hanno fatto meglio, ho provato a cambiare ma è cambiato poco".
COLPE - "Lo rimprovero a me, io sono l'allenatore e sono il responsabile. Mi dispiace aver perso un derby così, sapevamo che Milan è una squadra di ripartenza e invece abbiamo lasciato troppi spazi. Abbiamo perso lucidità e distanze: contro una squadra così dovevamo farlo meglio, essere più bravi a leggere la gara. I due approcci non mi sono piaciuti".
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