De Rossi: “Come stanno Mancini, Dybala, Aouar e Huijsen. La scelta in porta e quando torna Smalling”

Daniele De Rossi presenta la sfida contro la Salernitana di domani. Ecco le parole dell’allenatore della Roma in conferenza stampa, sui singoli e non soltanto: “Sinner? Emozionante, lo sport italiano arriva sempre nell’élite dello sport mondiale, se ne parla tanto e ci fa sentire orgogliosi, sembra una bella persona anche se non lo conosco, per l’immagine che portiamo e il campione che tifiamo. Ero a New York e mettevo la sveglia - con mia moglie - per vedere le sue partite. È veramente un orgoglio, temo non la vedrò oggi per le tante cose, ma spero faccia una bella finale”.

PORTA - “Le gerarchie le ho decise appena arrivato. Rui Patricio ha parato molto bene, una partita non cambia la mia opinione. Il portiere per me deve avere gerarchie ben stabilite, non eterne, ma io sono contento così e di entrambi. Svilar mi ha impressionato per completezza, ma un errore non cambia la mia opinione su Rui, negli ultimi mesi ci ha salvati in diverse partite, anche se io non ero qui. Sono molto sereno sul portiere”.

SMALLING E GLI INFORTUNATI - “Data? Si sta allenando, lui, Renato Sanches e Kumbulla fanno il loro percorso. Li monitoriamo, lo staff medico, io guardo i loro allenamenti e mi sembrano abbastanza sciolti. Vedremo di settimana in settimana, già la prossima settimana potrebbero fare qualcosa con noi. Da qui a dare una data è presto però, si valuta giorno dopo giorno dopo infortuni così lunghi ecco”.

MOURINHO - "Tu citi lui, dovresti chiedere a lui e non a me perché e come vedeva paura nei giocatori. Io valuto ciò che vedo, vedo giocatori con personalità che hanno giocato e vinto in trasferta. Ci sono momenti in cui le cose vanno male in casa, altri in trasferta, sono fasi della stagione. Squadra di banditi mi piace come slogan, nel calcio bisogna avere quella cattiveria agonistica che porta a far punti anche in maniera sporca. Vorrei una squadra di grandi giocatori e credo di averla. Non credo la squadra pecchi per poca personalità, anzi".

CRISTANTE - "Lui e Paredes possono benissimo giocare assieme. Cristante è un pilastro di squadra, spogliatoio e Nazionale. Le mie parole di quel momento si riferivano all'essere umano ecco, è un professionista serio, aiuta i compagni ed è forte, sono affascinato da Bryan. Cambiano le caratteristiche più che il sistema tattico, ma come per qualsiasi cambio di giocatori in ogni reparto ecco, cambiano le dinamiche, non la nostra idea di gioco".

DYBALA - "Paulo mi è sembrato stesse bene negli ultimi giorni, al 100%. L'ho visto più brillante e meno affaticato della prima settimana".

HUIJSEN - "Credo stia bene, ieri era con noi già, penso partirà con noi senza problemi. Poi oggi in allenamento vedrò".

MANCINI - "Sta bene, mi è piaciuta la sua condizione e la partecipazione a quanto fatto. Mi è piaciuto come si è buttato nella mischia, la settimana scorsa non aveva ancora lavorato con noi".

AOUAR - "Torna dalla Coppa d'Africa, non era in vacanza, si è allenato regolarmente. Il primo giorno era sballottato, ha dormito poco, ma è un giocatore attivo e lo reputo prontissimo per giocare ecco".

SQUADRA - "Il merito è loro, nessuno può toccare i miei della Spal, continuo a sentirli e amarli. Con loro ci ho messo più tempo per arrivare ad alcuni concetti, qui manca poco che insegnano loro a me... Sono formati e pronti, hanno giocato con tantissimi allenatori e sono prontissimi. Ringrazierò sempre i miei della Spal, lì per colpa mia ero troppo inesperto, qui sono tanto pronti davvero. Se vedete belle partite il merito è loro, poi li ha allenati uno forte come Mourinho per 3 anni, mica erano all'oratorio. Io do solo idee, ma loro erano già allenati bene, anche fisicamente stanno bene. Sembra gli piacciano le idee, sono fiducioso, ma ci vuole tempo per far vedere l'impronta. Il tempo senza partite decisive ogni 3 giorni aiuta".

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