FABREGAS - “Molto bello, se ti chiama uno come lui non puoi dire di no. Non è stato facile lasciare Lecce, due anni e mezzo non sono pochi, abbiamo fatto un grande percorso insieme. Penso che era arrivato il momento giusto”.
TRATTATIVA - “Non ho seguito la trattativa, avendo un procuratore come Alessandro Lucci e un grande team alle mie spalle sono sempre stato tranquillo. Mi sono fidato, hanno lavorato bene, Ho continuato ad allenarmi fino a quando non ho capito che sarei andato lì”.
COMO IN SERIE A - “Abbiamo un bel gruppo, ci sono tanti calciatori importanti che già conoscono questo panorama. La Serie A è un altro campionato, ma possiamo fare bene e arrivare al primo obiettivo, la salvezza il prima possibile”.
OBIETTIVO IN SERIE A - “Voglio arrivare in doppia cifra, di sicuro superare otto gol come ho fatto a Lecce. Questo è il primo obiettivo a livello personale. Qui a Como volevo continuità, e l’ho trovata, sono felice di esserci riuscito e aver dimostrato il mio valore”.
ADDIO LECCE - “Mi sono sempre trovato bene a Lecce, non potrò mai dire nulla di negativo sulla società e sui tifosi. Dal mio arrivo ho fatto due anni bellissimi, era arrivato però il momento di cambiare. Non c’era più il feeling iniziale: ho parlato con il Presidente e la dirigenza per provare a cercare una soluzione che andasse bene a entrambe le parti. Ho chiarito tutto, anche con i compagni. Problema tattico? Di sicuro ha inciso questo, ho sempre giocato a destra, il mio rendimento non era lo stesso dell’anno prima. Può capitare, ci possono essere alti e bassi. Avevo bisogno di cambiare aria per ritrovare fiducia, come è successo a Como”.
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