SINGOLI - "Abbiamo perso un paio di palloni sanguinosi in costruzione, quando si gioca uomo contro uomo bisogna saltare l'uomo e diventa rischioso, ho urlato a Bastoni di cercare Retegui in occasione dell'espulsione perché avevo visto il difensore staccarsi su Pellegrini. Bastoni lì non può vedere quanto margine ha il difensore per anticipare Pellegrini, si può sbagliare perché sono due errori normalissimi ma sono venuti fuori due gol. Pellegrini devo rivedere l'episodio ma credo fosse espulsione, si sentiva un po' frustato e ha provato il tutto per tutto perché si è sentito anticipato e se tocchi coi tacchetti è sempre rosso. Poi prendi gol sul calcio di punizione, prendi un gol evitabile su calcio d'angolo. Stasera doveva andare così, abbiamo pagato troppo cari questi piccoli errori".
CONFERME - "Trovo continuità in tutto, la squadra è entrata benissimo. Siamo migliorati, invece di prenderlo oggi abbiamo segnato dopo un minuto. C'è stata la stessa disponibilità al sacrificio col blocco basso, siamo usciti bene col palleggio e abbiamo attaccato gli spazi. Dopo quando si è recuperato palla specialmente in dieci dovevamo provare a fare qualcosa in più, anche se ti rimane difficile perché sei obbligato a raddoppiare per chiudere gli spazi e non riesci ad avere quella pulizia di gioco o a fare quegli strappi che possono fare la differenza. Nel finale abbiamo recupero due-tre palle con cui potevamo fare gol, non abbiamo concesso quasi nulla davanti a Donnarumma. Abbiamo preso il secondo gol su palla inattiva su un calcio d'angolo dove potevamo gestire meglio l'azione precedente".
PRESTAZIONE - "A me dispiace perché soprattutto i calciatori hanno giocato per la maglia e che volevano dimostrare di aver sterzato totalmente rispetto alla partita dell'Europeo. Volevano dimostrare che sono loro ad avere la cloche in mano e mettere tutte le loro possibilità dentro la gara. C'era da evidenziare questo, c'era da confermarsi e da far vedere che noi abbiamo la guida di quello che è il nostro potenziale sia a livello individuale che collettivo. Quando ci sono due squadre di livello così alto che si affrontano è importante fare gioco, tenere palla e fare gol, ma è anche importante soffrire. Di solito è la squadra che riesce ad essere collettivo il più possibile per 90 minuti che porta a casa il risultato. I ragazzi hanno fatto anche questo, si va fiduciosi a giocare la prossima partita, questo risultato per noi va bene e non ci deve far pensare di aver perso due punti. Più di così non potevamo fare".
CAMBIAMENTO - "Ho visto una squadra molto umile, mai presuntuosa e sempre disponibile a fare quello che serve. Questo è sintomo di grande forza, li ho visti sempre dentro con la testa, essere belli organizzati mentalmente su quello che volevano fare e su che direzione hanno preso dopo il ritorno dall'Europeo".
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