ROMAGNOLI - "Romagnoli oggi si è allenato abbastanza bene, però domani mattina vediamo come si sveglia e decidiamo con il dottore".
CANCELLIERI CENTRAVANTI - "Vediamo, le caratteristiche di Cancellieri si sono delineate molto negli ultimi 2-3 anni. Può fare l'attaccante centrale in una partita in ripartenza, a campo chiuso la vedo più difficile".
CRESCITA - "I percorsi di costruzioni non sono mai lineari, ci sono sempre passi falsi e passi indietro. L'importante è che piano piano si tocchino livelli mai toccati prima. L'importante è crescere, stiamo facendo dei passi in avanti soprattutto a livello di mentalità e di come la squadra si pone verso certe partite. Spero ci siano ancora margini importanti".
DIA - "Dia ho visto che è molto criticato, non posso saltare addosso criticando un giocatore che mi fa due partite senza far mancare nulla alla squadra. Questo è un pregio, poi è chiaro che dal centravanti ci si aspetta 2-3 conclusioni a partita, ma sotto altri punti di vista non ci fa mancare niente. È un qualcosa da apprezzare, poi si spera che cresca perché ha le qualità per fare molto meglio anche in fase offensiva".
NOSLIN - "Su Noslin vediamo, è un giocatore non strutturato perché è difficile capire quale potrebbe essere per lui la soluzione ideale. Ha tante caratteristiche da esterno, alcune da seconda punta, non è facile da inquadrare, ma se continuano a mancarci 7-8 giocatori a partita arriverà anche il momento di Noslin".
PROVSTGAARD - "Ha qualità importanti e un'applicazione feroce, il potenziale che ha lo ha tirato fuori solamente in parte. Con quella testa e quel carattere tirerà fuori tutto il potenziale, diventerà un giocatore importante in Serie A".
ISAKSEN - "Nelle ultime tre partite si sono viste due versioni di alto livello contro Juventus e Cagliari, nel mezzo c'è un piccolo passo falso col Pisa che però fa parte della crescita di questo ragazzo. Ora ci aspettiamo una crescita più costante, ha potenzialità e vediamo se riuscirà a tirarle fuori fino in fondo".
CHIVU - "Sono allenatori difficili da valutare su tre mesi, è un allenatore di impatto e ha caratteristiche per diventare un allenatore di alto livello. A me piace più il percorso di chi fa 100 partite anche in Serie A ma in panchina di livello inferiore. A livello di personalità mi ha fatto una grande impressione".
148 PANCHINE - "Non sapevo che solo a Napoli avevo raggiunto questo numero di panchine. Fa piacere raggiungere questi numeri in una squadra con cui hai un rapporto affettivo forte. Sono molto più importanti per questo motivo più che per l'aspetto professionale".
PIAZZATI - "Facciamo peggio di quanto facevamo prima, è un aspetto su cui stiamo facendo male e ne parliamo con la squadra. Attacchiamo male la palla e spesso il punto di caduta del pallone non è perfetto".
ROSA - "Essere tosti per un mese riesce a tutti, per sei mesi è complicato e per undici riesce solo ai più forti. Sono considerazioni premature, sei partite rappresentano il 5% di un campionato, è poco per dire se siamo una rosa più forte di quello che pensano tutti. La considerazione iniziale era che la Lazio fosse fuori dall'Europa e che molte squadre arrivate dietro si erano rinforzate nettamente. Il rischio era quello di ritrovarsi in un punto di classifica molto basso, ora dovremo vedere se questa crescita la porteremo fino in fondo".
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