HUMMELS - "Innanzitutto è venuto a parlare Hummels perché rappresenta un grossissimo giocatore a livello internazionale, non perché giochi o non giochi. Non è pretattica, domani mattina devo parlare un po' con tutti. Li ho lasciati, diciamo, liberi mentalmente e domani mattina parlerò con Hummels, parlerò un po' con tutti, proprio per capire ancora di più. Ha fatto i primi 45 minuti, vediamo se ha recuperato bene. Perciò sono sereno sotto questo punto di vista, perché è la prestazione che abbiamo fatto a Napoli. Non mi è dispiaciuto, abbiamo perso".
NAPOLI - "Abbiamo perso per un'indecisione, per una mancanza forse di visione, di traiettoria, no? Perché andavamo sulla palla luna e invece Di Lorenzo è stato bravo a portarsela dentro e lì ci hanno sorpreso. Ma la squadra ha reagito bene, ha lottato fino in fondo, ha cercato il pareggio. E queste per me sono cose importanti, era quello che gli avevo chiesto ai ragazzi. Però quello che io chiedo ai ragazzi è dare tutto al 100%. Questa è la prestazione, tu la devi dare. Poi puoi giocare bene o male, ma tu devi uscire dal campo soddisfatto di aver dato tutto. Abbiamo sbagliato, abbiamo sbagliato alcune cose. Sicuramente non mi aspettavo quel tipo di partita, perché avevo detto ai ragazzi, un'azione la fanno loro, un'azione la dobbiamo fare noi. Invece siamo stati un pochettino titubanti, abbiamo sbagliato alcune giocate nel primo tempo, abbiamo sbagliato un pochino troppi passaggi, però la prestazione c'è. Non è che arriva il nuovo allenatore di punto in bianco alla bacchetta e cambia tutto. Io vorrei dire che siamo un po' come quel malato che sta lì e arriva al dottore e cerca di trovare l'antidoto giusto per far reagire il malato. Il malato sta reagendo, sta reagendo perché li vedo con voglia di fare durante gli allenamenti, durante le nostre sedute tattiche. Per cui io sono moderatamente positivo. Certo non mi aspetto in queste tre partite chissà cosa, per cui i ragazzi lo sanno. Quello che dobbiamo fare è, come ho detto, cominciare a mettere nella nostra mente la voglia di lottare fino all'ultimo secondo".
DYBALA - "Oggi si è allenato e non soffre di nessun dolorino, per cui anche lui deciderà domani quello che posso fare. Ripeto ancora una volta, una cosa è avere Dybala e una cosa è non avere Dybala. Per questo l'ho messo quei pochi minuti, perché ho detto 'magari può inventare un passaggio filtrante, può inventare una punizione'. Proprio perché non lo volevo mettere, l'ho portato solo perché lui mi ha chiesto di stare con la squadra, perché è un ragazzo molto attaccato ai suoi compagni, alla squadra, a tutto. Se no non l'avrei neanche portato a Napoli. L'ho messo dentro proprio come ultima cosa. Ma quello che gli ho detto è 'non ti far male perché se no è inutile che ti abbia messo dentro' gli ultimi tre minuti".
DIFESA - "Mi piace, lei già ha fatto la formazione lì, ha messo già i tre difensori, se non ho contato male. No, no, era una paraculata questa, ride (ndr). Il peso dei centrali? No, abbiamo studiato naturalmente, abbiamo studiato questa squadra, l'ho detto, a me piace, piace come attacca, è veramente una bella macchina che spinge al massimo il suo motore. Ecco, e ho detto anche ai ragazzi che noi dobbiamo essere intelligenti, tatticamente molto furbi, perché come teniamo palla ce la strappano e per cui dobbiamo far viaggiare la palla velocemente".
CAMPANELLA - "Devo tirar fuori la campana di San Pietro, non quella campanella. Dobbiamo svegliarci e dare tutto noi stessi, i ragazzi devono uscire dal campo avendo dato la prestazione. Poi possono giocare bene o male, non si può giocare sempre bene ma la prestazione dipende dal tuo convincimento, dal tuo cuore e dalla forza d'animo. Questa dipende da noi, dall'uomo, da sé stessi. Ho chiesto di dare tutto loro stessi e poi accetteremo il risultato. Affrontiamo una squadra che ha rifilato 4 gol al City, veniamo qui con la consapevolezza di incontrare una grande squadra sul suo campo ma noi siamo pronti".
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