IMMOBILE - "Per quanto riguarda Immobile, lo riteniamo un calciatore molto importante che seguiamo sempre con totale attenzione come tutti i calciatori. Andiamo a vedere le partite, gli allenamenti, anche se alla Lazio ancora non sono stato. In questo momento qui mi sembrava che gli altri tre che ho convocato fossero più in condizione, anche se in Champions ha fatto bene, ha realizzato un gran gol, e gli ho fatto pure i complimenti quando ci ha parlato. I criteri poi sono quelli di andare a vincere le partite che andiamo a giocare, convocare i migliori tenendo conto di tante cose. Io lavoro nella sua totalità quando faccio certe scelte".
ZANIOLO - "Zaniolo ha sempre detto di aver giocato su cose su cui si può scommettere e continuava a dire che era pulito su quelle che erano le accuse. Prima di chiamarlo ho parlato con la Federazione e non c'era niente che vietasse di convocarlo".
BUONGIORNO - "Alla seconda convocazione era infortunato. Sulla prima abbiamo dovuto fare attenzione al minutaggio perché in quella convocazione ci si porta dietro quella che è un po' di condizione fisica, conta aver fatto del minutaggio e lui non aveva mai giocato. A ottobre non l'ho portato perché era infortunato. Ci ho parlato quando sono stato a Torino, è una persona squisita e un professionista totale. La sua scelta di restare in Italia è importante e spero abbia dato anche delle idee ad altri giocatori su ciò che va fatto, ovvero seguire il cuore e non guardare solo un interesse".
CAMBIASO - "E' un calciatore che conosce il calcio. Lui è uno di quelli un po' moderni, si trova bene un po' da tutte le parti. Avendo Dimarco che va di fascia avere uno che entra di più come Udogie o come Cambiaso può dare delle situazioni tattiche nuove sulla costruzione di gioco. Così si può azzardare una costruzione di 3+2 che è sempre una situazione importante nel calcio. Ormai non c'è più uno schema tattico rigido, diventa una roba liquida che poi si va a diluire durante la partita. Lui poi è sinistro, non destro, anche se la qualità del piede destro è molto vicina".
NAPOLI - "Non ho niente sul Napoli... Me l'ero un po' preparata, ma io sono l'allenatore della Nazionale e in questo momento andare a parlare delle società credo sia ingiusto. E' ingiusto fare sempre paragoni e confronti col passato, ogni giocatore e allenatore deve essere giudicato per ciò che ha fatto in passato, per il tentativo che ha fatto di creare dei miglioramenti anche alla squadra perché tutte le squadre possono essere migliorate. Garcia ha fatto vedere di essere una persona perbene, equilibrata, non è stato giusto fin dalla prima partita confrontarlo col passato della squadra. Quel passato lì è un passato bellissimo che fa parte di una storia bellissima che il nostro calcio si deve portare dietro perché è stata una emozione incredibile".
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