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Gazzetta: “Spalletti ora pensa ai cambi: le possibili novità verso la Croazia”

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L'Italia lunedì sera contro la Croazia si gioca la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2024. Dopo la sconfitta contro la Spagna sono attesi alcuni cambi di formazione
Andrea Agostinelli

L'Italia lunedì sera contro la Croazia si gioca la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2024. Dopo la sconfitta contro la Spagna sono attesi alcuni cambi di formazione, come segnala La Gazzetta dello Sport: "Ieri mattina Spalletti, dopo essersi confrontato con il presidente Gravina, ha strigliato la truppa, per una ragione su tutte: non ha visto in campo nulla di ciò su cui si era lavorato per quattro giorni. Vero che, come detto, la Spagna ci ha soffocato nella culla ogni idea, ma si poteva fare molto meglio. La Croazia, più stagionata e palleggiante, ci lascerà più spazio e più tempo per giocare. Anche per questo Spalletti è orientato a confermare la forma che nel primo tempo contro l’Albania ci aveva divertito e illuso: il 4-2-3-1 che evolve in 3-2-5 nello sviluppo offensivo. Non a caso, nell’allenamento di ieri a Iserlohn con i ragazzi del Borussia Dortmund, il c.t. ha disposto le riserve secondo il modulo di riferimento. Cambieranno invece 2-3 pedine sulla scacchiera. Di Lorenzo, che la notte scorsa ha sognato Nico Williams che lo inseguiva nei Quartieri Spagnoli, reduce da una stagione affannata e frullato dal mercato, dovrebbe lasciare il posto a Darmian. Panca probabile anche per Jorginho travolto dalla piena spagnola e sempre lontano dai picchi di Euro ’21. La mediana ha bisogno di più forza e dinamismo. Ai piedi di Rodri, l’italo-brasiliano è sembrato vulnerabile come un bambino.

La soluzione più vitaminica sarebbe quella di Cristante al fianco di Barella, ma l’aggiunta di uno stopper davanti alla difesa impoverirebbe la costruzione bassa e complicherebbe il possesso cui mira Spalletti. Se pienamente recuperato, potrebbe scattare l’ora di Fagioli su cui il c.t. puntava forte prima dell’infortunio e che nei test di Bologna ed Empoli ha fatto meglio di Jorginho. Lo juventino ha dinamismo per sostenere il pressing e soprattutto qualità per contrastare una mediana, magari appesantita dagli anni, ma tecnicamente ancora dominante (Kovacic, Modric, Brozovic). Una terza via potrebbe essere quella di alzare Barella sulla trequarti, al posto del deludente Frattesi, e affiancare Cristante a Fagioli in mediana. Ma rinunciare all’aggressione bassa di Barella sui tre giocolieri croati è un prezzo alto da pagare. Anche in attacco sono previste novità. Tra playstation e pigrizia, le relazioni tra Spalletti e Scamacca non sono state mai banali. La forbice registrata tra il rendimento dell’attaccante nell’Atalanta e quella in Nazionale hanno deluso il c.t. Poca cattiveria offensiva, poca aggressione alla profondità, troppi tocchi leziosi. Si è mosso meglio Retegui nello spezzone finale, tanto che lunedì potrebbe partire dal primo minuto. Le percentuali realizzative in azzurro del genoano, sempre ben connesso alla squadra, votano per lui: 4 gol in 10 match, contro la sola rete segnata da Scamacca in 18. Da tenere in considerazione, a partita in corso, candidature ricche di freschezza atletica, come quelle di Zaccagni, Folorunsho, Bellanova. Improbabile, come detto, una variazione di modulo alla ricerca di maggiore solidità difensiva, tipo 3-5-2 o il 3-4-2-1, che pur ha collaudato a Empoli".