DYBALA - “Come ho già detto dall'inizio, il problema di Dybala è solo che stia bene, altrimenti non può giocare nell'altra parte. Se sta bene, il problema è che ha fatto una serie di partite fino al Milan, che sono state anche molto positive, ma sono state tre o quattro in cui c'è stato questo stop. Su Dybala riguarda solo la possibilità di poterlo avere al meglio. Questa settimana è rimasto fuori, fino ad oggi farà il primo allenamento con la squadra, è rimasto fuori per questa influenza di cui è stato colpito. È rientrato ieri facendo un po' di differenziato, ma anche l'altro ieri. Oggi si allena con la squadra, quindi è chiaro che Dybala è un giocatore molto forte, però dobbiamo cercare di avere la continuità. Magari ha avuto momenti a sprazzi e in questo periodo non l'aveva avuta. L'aveva avuta solo fino al Milan, e si sono visti anche i risultati".
ATTACCO - "In attacco abbiamo più soluzioni. Ha fatto bene Baldanzi a Cremona e anche domenica con il Napoli ha avuto un'occasione che si è costruito, la più pericolosa. È un ragazzo che dà delle belle risposte e poi non è propriamente il suo ruolo, lo sappiamo, ma abbiamo avuto il fuori fermo. Abbiamo avuto un fuori di Dovbyk che ha ricoperto per ruolo e poi, a un certo punto, è venuto a mancare. Lui l'ha fatto molto bene, tra tutti l'ha fatto anche bene. Sappiamo che per giocare con lui in centravanti devi giocare in un certo modo. Se ci gioca Ferguson e non ci gioca Dovbyk, ci sono altre caratteristiche, ma questo è il bello del calcio”.
FALSO 9 - “Cerco di dare alla rosa l'adattamento migliore: la rapidità, la tecnica, i triangoli, la palla a terra. Se pensate anche al gol che è stato annullato a Pellegrini a Cremona, è chiaro che vai a cercare di mettere al meglio le caratteristiche di quei giocatori. Se ne hai altri con altre caratteristiche, cerchi di sfruttare quelle che sono le caratteristiche migliori. Nella nostra rosa, in questo momento, si marcano quei due giocatori che hanno la caratteristica migliore. Secondo me, anche rispetto a Soulé o Pellegrini, andare a fare quel ruolo, noi non lo possiamo fare. Lo può fare chiunque con le proprie caratteristiche”.
BAILEY - “Lui è stato tre mesi fuori, tre mesi sono tantissimi, ha avuto un infortunio, due mesi, cioè non un infortunio chirurgico, un infortunio che l'ha tenuto fuori due mesi. Due mesi è una cifra, poi dopo, subito dopo, quasi un altro mese. È chiaro che nel frattempo gli altri vanno avanti, vanno forti, è in un gruppo che viaggia e che è sempre presente, che è sempre compatto, è sempre bello reattivo negli allenamenti, nelle partite. Non è facile poi dover recuperare, dover inseguire, soprattutto in un periodo come dicembre adesso, novembre, dicembre, tutti vanno, tutta la squadra ormai non c'è più quei caldoni asfissianti e i ritmi sono forti e tu hai perso della strada, ti devi rimettere velocemente in carreggiata per recuperarla. Quello che cerchiamo di fare sperando che abbia la continuità e la presenza negli allenamenti, però personalmente, ma come fa a averle, tre mesi che è fuori, tre mesi che è appena rientrato, almeno un po' di tempo per allenarsi, di dare un po' di continuità agli allenamenti. Sono la prima settimana o due settimane che si allena con regolarità, però c'è anche tutto il resto. È chiaro che c'è un giocatore su cui ci puntiamo, un giocatore come lui, come quelli che ho nominato prima, Dybala, Ferguson, Dovbyk, sono giocatori su cui ci auguriamo che possano dare, perché se loro girano e hanno continuità, riusciamo ad essere anche più competitivi”.
LEADER - “Il gruppo è straordinario, da Svilar a tutti gli altri portieri che non stanno giocando. Tutta la difesa, Ndicka è un leader, Hermoso è un leader, Mancini è un leader. Ilardi e Zegliozski sono due giovani che non hanno saltato un minuto di allenamento. Per loro è stato anche faticoso all'inizio, sono molto contento per Ilardi che ha fatto quella prestazione, perché vuol dire che quando uno riesce a fare una prestazione, vuol dire che è in grado di poterla fare. Sarà così anche per Giorgoski, è un ottimo ragazzo, non so quale sarà il tempo, ma sono tutti ragazzi a posto. Vale per il resto dei ruoli, vale per i centrocampisti, vale per gli esterni, Wesley, Celik, ma anche per tutti gli altri, Rensch che c'è sempre, Tsimikas con le sue difficoltà ma c'è sempre, Pellegrini, straordinario, Soulé, straordinario. Abbiamo avuto qualche defezione in quei giocatori per lungo tempo, gli altri possono avere qualche giorno che succede, giocando a calcio tante partite succede, questi però purtroppo hanno avuto defezioni molto lunghe nello stesso reparto. Nonostante questo, la Roma di questi ragazzi ha fatto fino adesso un ottimo percorso e abbiamo tutta l'intenzione di continuare a farlo. Pisilli è forte. Lui giustamente meriterebbe magari giocare di più, io non voglio fermarlo perché se c'è la possibilità di giocare nella Roma sarebbe la cosa migliore, perché è normale che lui arrivi a giocare di più, ma lo sto facendo con grande professionalità e sempre lì pronto. La forza della Roma in questo momento è questo gruppo, questo gruppo di giocatori con una mentalità straordinaria”.
PISILLI - “Sì, direi sì, direi assolutamente, ma anche per quello che ho visto in allenamento merita tutto questo. Io ho insistito molto su quel centrocampo perché stava facendo molto bene e all'inizio c'era una guida da inserire, ho forzato un po' di più su di lui, ma poi ha dato delle risposte molto forti, e poi ha trovato tre Highlander che gli hanno concesso poco spazio. Però io sono molto convinto che bisogna, come ho detto prima, piuttosto che creare un problema è meglio che lui giochi, però mi piacerebbe potersi giocare qui".
PALESTRA - “La prima cosa che mi ha chiesto è che Palestra stava facendo cose forti. L'anno scorso sembrava potesse saltare dei passaggi, aveva fatto un buon campionato in Serie C con l'Under-23. Era già un giocatore molto seguito, quest'anno lui ha voluto trovare spazio a Cagliari e lo sta facendo con grande valore. Anche lui era spesso chiuso da tanti giocatori in quel ruolo, c'era Bellanova, Zappacosta. La dimostrazione è che i giovani vogliono giocare, quando giocano migliorano, però non è facile per squadre che giocano per obiettivi importanti. O fai una scelta dichiarata con la società e punti decisamente sulla valorizzazione, sapendo che puoi perdere qualcosa, ma nell'immediato non puoi avere scontri futuri. Ci sono sempre dei punti interrogativi e devi puntare su questo, altrimenti poni davanti dei giocatori solidi e gravi, per cui i giovani devono spesso andare a trovare spazio in una squadra con meno ambizioni. Dobbiamo cercare il suo beneficio”.
ARENA - “Per domani è convocato, servono proporzioni, qui scendiamo un po' più di età, però i passaggi sono poi gli stessi. Quello che ho sempre trovato producente è avere una rosa di 17 giocatori e poi avere dei giovani dietro da buttare dentro, 17-18 giocatori massimo se vai alle coppe. Queste sono tutte situazioni che devi creare in anticipo e poi dopo dare spazio, magari se sei un settore giovanile come è il caso della Roma o della Francia, però mi accorgo che man mano che sali di ambizione e che pensi a dei risultati molto più alti, questo discorso diventa difficilissimo da fare. È uno dei ragazzi, però sta giocando in Primavera”.
FERGUSON VIA A GENNAIO - "Non ne ho parlato, parlerò con la società a gennaio. In questo periodo si parla di tanti giocatori, poi magari uno entra, fa due gol e cambia il mondo. Oppure fa due o tre partite di livello e cambiano tutti i giudizi. Adesso è troppo presto, ci sono ancora tantissime partite che possono cambiare le strategie e le idee”.
PELLEGRINI - “Pellegrini è un uomo della Roma, è un giocatore forte, molto solido, sicuramente è un valore, ma questo lo avete sempre saputo. È un giocatore giovane, che ha 29 anni, è un giocatore sano, sempre presente, si allena benissimo, è un ottimo ragazzo. Fa parte di tutto quel gruppo di capitani molto attaccati alla squadra, alla stagione e alla prestazione della squadra”.
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