SCAMACCA E DE KETELAERE - "L’Atalanta non può permettersi acquisti milionari. E allora coglie le opportunità. Scamacca e De Ketelaere cresciuti? Parzialmente (ride). Ma erano soltanto al primo anno".
NAPOLI - "Ci ho pensato, sì. Ci sono stati alcuni momenti della stagione in cui ho creduto che fosse arrivata l’ora di lasciare l’Atalanta. Ma volevo lasciarla bene, senza polemiche, senza una delusione. Abbiamo vinto e alla fine hanno prevalso Bergamo, la sua gente e tutto quello che si porta dietro. A Napoli ora c’è Conte, i tifosi non possono provare dispiacere".
MOTTA - "A Bologna ha fatto cose eccezionali, proponendo soluzioni nuove, in particolare nel disimpegno dal portiere. E' l'allievo migliore, ma è arrivato dietro...".
PLUSVALENZE - "È vero che prendo una percentuale sulla plusvalenze? Ehm… Alla fine del primo anno, quello del boom, furono ceduti Caldara, Kessie, Conti, Bastoni, Gagliardini. Avevo uno stipendio basso (altra risata), Percassi premiò il merito, integrò. Questa felice tradizione si perpetua ogni anno".
NAZIONALE - "La penso come tanti altri. È mancata la squadra, Spalletti non è riuscito a trasmettere certi princìpi, le ragioni può conoscerle soltanto lui. L’Italia era scarica, svuotata. La delusione principale è stata questa, perché le nostre nazionali si sono sempre distinte per solidità, senso del gruppo. Non abbiamo mai avuto i Pelé, i Maradona, i Cruijff, i Messi, però gli ottimi giocatori non sono mancati. I nostri Palloni d’oro si chiamano Rivera, Rossi, Baggio, nel 2006 l’hanno dato a un difensore, Cannavaro, in quella squadra c’erano Iaquinta, Camoranesi, Gilardino, Oddo, Grosso, Perrotta. Noi italiani siamo così, dopo una delusione butteremmo tutto a mare. Dovremmo invece ripartire dalla lezione subita. E dai vivai, certo. L’80 per cento dei giovani italiani gioca a calcio e se non riusciamo a farli crescere e a portarli in prima squadra è il sistema che è sbagliato".
ROVINARE IL GIOCO - "Stanno rovinando il calcio. Gli arbitri? Il loro è diventato un mestiere impossibile, colpa del regolamento che troppo spesso non è chiaro. Sui contatti e i falli di mano non si capisce più nulla. In serie A e nelle coppe si giocano due differenti sport. La simulazione eclatante mi fa incazzare di brutto. Questo è barare. Il calcio senza contatto diventa brutto come quello dei passaggi sistematici al portiere. L’Ifab dovrebbe fare qualcosa per evitare questa idiozia, una perversione. Ti rendi conto che oggi il giocatore che tocca più palloni con i piedi è il portiere? Il gioco speculativo lo trovo orribile. Il calcio non è all’indietro, ma portato in avanti, verso la porta avversaria. Ed è di contrasti. Il contrasto fatto bene è un gesto tecnico bellissimo. L’intervento in ritardo è altra cosa e va punito con severità".
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