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Frattesi: “Milan? No, volevo solo l’Inter! Punto Euro e Champions, Theo, Barella, Scamacca…”

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Davide Frattesi parla dal ritiro della Nazionale e lo fa in un'intervista rilasciata a Repubblica. Le sue parole.
Andrea Agostinelli

Davide Frattesi parla dal ritiro della Nazionale e lo fa in un'intervista rilasciata a Repubblica. Le sue parole.

NAZIONALE - “Ci stiamo conoscendo e stiamo bene insieme. È stata una bella idea attrezzare la sala comune con ping pong e biliardo. La doppietta contro l'Ucraina? Una gioia da impazzire. Sono legato al mio Paese, ci tenevo. Pochi giorni dopo è arrivato il derby col Milan in cui ho segnato il primo gol in nerazzurro. Ero in estasi. Una settimana da dio, per citare uno dei miei film preferiti. Per il resto mi piacciono quelli di dinosauri, mostri, supereroi".

BARELLA - "Da Nicolò c’è tanto da imparare. All’inizio era un incursore, come me, poi si è completato, lavorando tanto sulla costruzione del gioco. È lì che voglio migliorarmi. Siamo amici e vicini di posto in spogliatoio. Anche se sulle passioni non siamo allineati. A lui piace il buon vino, a me la Coca Cola".


SCAMACCA - "Abbiamo fatto i conti, dalle giovanili abbiamo passato almeno 700 giorni in camera insieme. È un compagno perfetto: si addormenta subito, russa raramente e se lo fa la smette alla prima cuscinata. Se sta bene segna in qualsiasi modo. È forte da vicino ma sa anche spaccare la porta da trenta metri. A Bergamo è cresciuto, tecnicamente e fisicamente. Quando ho firmato con l’Inter gli ho detto: Scama, questa volta tocca a te raggiungermi. Invece ha scelto l’Atalanta, ed è felice così".

INTER - “Come è andata con Asllani, Augusto e Arnautovic? Che appena fatta la scommessa, ho cominciato a segnare! Sono sotto nel conteggio, mi presenteranno il conto".

IDOLO - "Tecnicamente Marchisio. Per carattere De Rossi".

THEO HERNANDEZ - "Io vivo per i duelli con giocatori bravi, rappresentativi e amati dal proprio pubblico. Ma la Francia è forte, me la eviterei volentieri".

MILAN - "Non ne ho mai saputo niente. Il mio agente mi ha chiesto: dove vuoi andare? Io già a maggio dello scorso anno ho risposto: solo Inter. Lo avevo deciso giocandoci contro. Una squadra fortissima, con un grande allenatore e un pubblico magico. Non volevo ascoltare niente altro".

OBIETTIVI - "Voglio tutto: Europeo e Mondiale con l’Italia, Champions con l’Inter".