REAL MADRID - “Sicuramente la voglia di giocare un’altra finale. E ce n’è una già il 14 agosto… Ci pensiamo dalla sera di Real-Borussia Dortmund. Sappiamo che è dura, ma era dura anche con il Bayer Leverkusen: il Real è ancora di un altro livello, ma una finale si gioca per vincerla, sempre. E la giocheremo sapendo di averlo meritato a Dublino, e che in gara secca può succedere di tutto”.
DUBLINO - “Quella vittoria ci ha fatto capire che siamo capaci di grandi cose, ma il passato ci ha detto che la nostra forza è stata sempre l’umiltà: quella ci ha sempre acceso il fuoco giusto per ripeterci”.
COPPA ITALIA - “Le aspettative sono inevitabili, ma ci sono club che ne hanno più di noi. Il vero obiettivo è cercare di andare oltre quello che abbiamo fatto l’anno scorso: dura, ma ci proviamo. A cominciare dalla Coppa Italia: quella dobbiamo ancora vincerla”.
ANTI INTER - “L’anno scorso siamo arrivati quarti, 25 punti dietro l’Inter, non abbiamo mai giocato per lo scudetto: ora dovremmo farlo perché abbiamo vinto l’Europa League? Pensiamo a stare ancora fra le prime e a fare il miglior percorso possibile in Champions”.
TRE NOMI PER LA STAGIONE - “Allora ne dico tre: Hien, Scamacca e Zaniolo”.
ZANIOLO - “Qualità da top in Italia e il mister ai ragazzi che valgono spesso dà una marcia in più. Ha due cosce così, difende la palla, è veloce: ci può dare più forza e più profondità. Ed è diverso dagli altri nostri attaccanti: più soluzioni, più chance di cambiare le partite”.
GODFREY - “Velocità e forza fisica: mai visto uno che va così forte alla prima preparazione con Gasperini. Ora deve crescere tatticamente: il calcio italiano è diverso da quello della Premier”.
SULEMANA - “Aggressivo, difficile da superare - Koop se lo ricorda - e può fare il difensore: un po’ mi assomiglia”.
GARE GIOCATE - “Le 46 dello scorso anno? Anche di più, se possibile. Ogni tanto mi dico: “Prendo un turno di riposo”. Poi arriva il giovedì, capisco che potrei non giocare e divento una bestia. Magari l’anno scorso il mio corpo ad un certo punto mi ha detto: “Hai giocato troppo”. E questo mi ha fatto pensare. Però io più gioco e meglio sto”.
DIFENSORE - “I dati dicono che in mezzo fai più chilometri, ma da difensore hai più picchi di alta velocità. Io dentro mi sento mediano. ma per come gioca l’Atalanta, se fai il terzo centrale fai quasi il centrocampista”.
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