news formazioni

Da Torino: Ilic, affare a rischio con lo Spartak dopo le parole di Stankovic e cosa succede ora

Marco Astori
Tutto sembrava pronto per la fumata bianca, ma le parole di Dejan Stankovic dal ritiro ad Abu Dhabi fanno tremare il Toro.

Un fulmine a ciel sereno le dichiarazioni di ieri di Dejan Stankovic, allenatore dello Spartak Mosca, su Ivan Ilic. L'operazione sembrava ormai chiusa, ma il tecnico ha cambiato le carte in tavola: "Non credo che Ilic arriverà. Noi abbiamo sulla lista diversi nomi fatti dagli scout, uno di quelli era anche Ilic. Non credo che arriverà. Continueremo a lavorare perché il mercato è ancora aperto. Vediamo cosa succederà alla fine", le sue parole. Secondo Tuttosport, "la trattativa era apparecchiata ormai da qualche giorno, col giocatore che ha già svolto le visite mediche a Barcellona, superandole. Tutto sembrava pronto per la fumata bianca, ma le parole di Dejan Stankovic dal ritiro ad Abu Dhabi fanno tremare il Toro. Tanti condizionali utilizzati, nessuna sentenza emessa. Ma il virgolettato di Stankovic, scandito in lingua italiana, non ha bisogno di interpretazioni: l'affare col Toro si può considerare perlomeno a rischio, dopo l'ottimismo dei giorni scorsi.

Lo Spartak Mosca, con questa presa di posizione pubblica, ha probabilmente due scopi: ottenere uno sconto da parte dei granata, visto e considerato che la trattativa si stava perfezionando per 17 milioni più 3 di bonus, e allo stesso tempo ridimensionare le richieste d’ingaggio del centrocampista. Il mercato in Italia è chiuso, per cui il Toro è certamente in una posizione non facile, perché le nazioni con la finestra trasferimenti ancora aperta sono pochissime. Soprattutto quelle che Ilic può prendere seriamente in considerazione, data la caratura del calciatore. Poche sono le realtà che possono anche solo avvicinarsi ai soldi messi sul piatto dallo Spartak: in Russia (lì il mercato chiude il 20 febbraio) il serbo ha tanti estimatori, tra cui lo Zenit (in estate, però, l’affare saltò), mentre in Turchia (c’è tempo fino all’11 febbraio) nessuno si è fatto avanti. Le altre soluzioni sono tutte alternative tiepide: Emirati Arabi, Croazia, Svizzera, Brasile e Stati Uniti. Piani B sui quali Ilic, al momento, non ha mai riflettuto. Nel frattempo l’ansia in casa Toro cresce, anche perché un ritorno alla base non sarebbe semplice da gestire, al di là dei discorsi legati alla lista: l’ex Verona è ai margini del progetto, Vanoli non avrebbe remore a riaccoglierlo, ma nell’ultimo mese ha immaginato un Toro senza Ilic. Rimettere tutto in discussione sarebbe un problema".