CAMBIO LUKAKU - "È inutile che mi facciate queste domande sui singoli perché non le trovo giuste e non è giusto che voi le facciate. Si vince e si perde tutti insieme, il primo responsabile sempre sono io. Lukaku è un tassello di un ingranaggio. Quello che ho detto anche in passato, perché ogni tanto ci si dimentica, è non tirare troppo la corda altrimenti si rischia di rompere i giri del motore. Io so che noi stiamo facendo qualcosa di incredibile, poi dobbiamo fare attenzione e gestire le situazioni. Ma so anche che determinate situazioni, lavorandoci giorno per giorno, non basta neanche. Puoi lavorarci quanto vuoi e può essere che non cambia comunque".
PRIMO RESPONSABILE - "È inevitabile che il secondo tempo non mi ha soddisfatto e non ha soddisfatto nessuno. Abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, nonostante un incidente di percorso avevamo dominato. Nel secondo tempo abbiamo fatto l'opposto di quello che ci eravamo detti. Mi dispiace che l'abbiamo persa sulla fame e la cattiveria. Dispiace, però sicuramente dobbiamo tutti insieme cercare di capire il perché. Anche nelle tre precedenti partite ci siamo fatti rimontare e non abbiamo retto al livello mentale. Complimenti a quello che stanno facendo questi ragazzi, ci siamo ritrovati con una pressione addosso per meriti nostri, ora dobbiamo capire se siamo bravi a portarcela addosso. Dobbiamo fare degli step e leccarsi le ferite, però dispiace perché puoi perdere dal punto di vista tattico ma non di fame e cattiveria. Io sono il primo responsabile perché non sono stato bravo a trasferire questo aspetto".
SENZA ALIBI - "Non cerco alibi, oggi abbiamo fatto dottor Jekil e mister Hide e non è stata la prima volta. Appena rallentiamo a livello mentale e di cattiveria può accadere di tutto. Dispiace ma i ragazzi non c'entrano, sono io che non mi sono accorto di un rallentamento di attenzione e cattiveria. Detto questo ci stiamo mettendo la pressione per merito nostro. Non sta scritto né in cielo, nè in terra di stare dove stiamo. Abbiamo recuperato all'Inter 40 punti ,dobbiamo mantenere quanto fatto. Dobbiamo dare il massimo, ci brucia perchè la sconfitta non deve essere tollerata. Sanno che a me odia perdere, ma quando fai qualcosa di straordinario arrivano dei carichi. Non parliamo di rosa e infortuni, dobbiamo cercare le eccellenze. La tigna da mettere non è come quella del secondo tempo di oggi".
FABREGAS - "Solo con la fortuna non vai da nessuna parte, tutto quello che ho fatto mi sono rotto la schiena. Carriera fortunata è un discorso, importante è un altro. A Cesc auguro il meglio".
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