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Conceicao: “Leao e Theo, scelta fatta per la Champions! Fofana? Colpa mia, la lite con Calabria…”

Conceicao: “Leao e Theo, scelta fatta per la Champions! Fofana? Colpa mia, la lite con Calabria…” - immagine 1
A DAZN, Milan TV e in conferenza, Sergio Conceicao commenta quanto accaduto in Milan-Parma di oggi: dai cambi di Leao e Theo al giallo di Fofana e l'episodio nel finale con Calabria.
Alessandro Cosattini

A DAZN, Milan TV e in conferenza, Sergio Conceicao commenta quanto accaduto in Milan-Parma di oggi: dai cambi di Leao e Theo al giallo di Fofana e l'episodio nel finale con Calabria. Queste le sue parole, riportate da milannews.it: "Fine partita nervoso con Calabria? Io sono tutti i giorni nervoso. Delle volte con questa adrenalina che si crea durante la partita... Si vive con passione questo sporto, sono cose che per me vanno bene, era una situazione della partita. È come i figli, quando andiamo al ristorante se c'è un comportamento non corretto, dobbiamo dire qualcosa. Io sono così, diretto e frontale, abbiamo detto una parola di troppo, ma non è un problema, anzi. I giocatori sono sempre protetti da me, loro sanno che stiamo creando un legame importante, oggi abbiamo vinto con lo spirito".

LEAO E THEO FUORI AL 45' - "Non volevo queste rimonte, ma vincere prima tranquillamente. Questo dimostra il carattere e lo spirito. Dobbiamo sicuramente migliorare il gioco. I cambi all'intervallo sono stati fatti per migliorare la squadra. Theo e Leao nel recente passato ci hanno dato tanto, continueranno a essere importanti. Dico già che a Zagabria loro due giocheranno. Tutto bene con loro, sono scelte dell'allenatore, mi pagano per questo".


COSA MANCA - "Manca l'equilibrio tra la fase offensiva e difensiva. Delle volte guardiamo gli attaccanti che devono fare gol, ma è tutta la dinamica della squadra che deve metterti in condizione di fare gol. Anche a livello difensivo dobbiamo migliorare".

FOFANA - "È dispiaciuto perché perderà una partita importante (la gara con l'Inter, ndr). Il colpevole sono io che l'ho messo in campo, lo so che per i tifosi i tre punti nel derby sono molto importanti, ma per me i tre punti di oggi erano altrettanti importanti, si rischiava di perdere una e l'altra e non voglio. Da domani inizieremo a preparare la gara di Champions League".

POST MATCH - "Non vado a dire cosa ho fatto negli spogliatoi, scusate per il ritardo. Ci sono cose da programmare, domani lavoriamo per la partita di Champions. Tanti piccoli dettagli e alla fine guardiamo l'orologio ed è passato tanto tempo".

ANCORA SU CALABRIA - "Vedo le partite e le sento con molta passione. C'era un po' di adrenalina in più. C'è stata una situazione di gioco di cui ho parlato con Calabria e c'è stata qualche parola di troppo secondo me. I calciatori per me sono tutti importanti, come una famiglia. Se io ho un figlio che si comporta male, glielo dico. E qui è lo stesso. Non c'è ipocrisia: ci diciamo le cose da uomini. Vero, non è stato bello, ma nel calcio ci sta, non siamo in Chiesa. Ci siamo chiariti. Scusate per il ritardo, ma ero a programmare già il lavoro di domani".

RIMONTE - "Abbiamo già rimontato diverse volte, ma preferisco vincere normalmente. Non si può dormire durante la settimana, bisogna sempre allenarsi al massimo. Dobbiamo fare meglio nel gioco. Lo spirito che c'è: abbiamo cercato il gol fino alla fine contro un bel Parma. Ci sono cose da migliorare, ma ci sono cose positive anche. Segreto rimonte? Mi pagano per fare le scelte a mio modo. Cosa posso fare per migliorare la partita? Può succedere una giornata meno brillante di Theo e Leao. I nomi per me non sono importanti. Pensavo ci fosse bisogno di qualcosa di diverso. Theo e Leao sono stati molto importanti e lo saranno: giocheranno a Zagabria. Quindi niente di importante".

MERCATO - "Vediamo. Non sto bluffando, ma sono concentrato sui giocatori che abbiamo. Dopo la Juve ho detto che c'era bisogno di qualcosa in più e non mi tiro indietro. Quindi spero che qualcosa in più possa arrivare, se non andremo in guerra con ciò che abbiamo".

PAVLOVIC - "Per me sono tutti titolari. Pavlovic ha lavorato bene durante le settimane e si vedeva che aveva tanta voglia. Mi piacciono i giocatori con questo spirito. Io, credetemi, altrimenti direi il contrario come ho fatto altre volte: ho uno spogliatoio che ha accettato di lavorare diversamente rispetto al passato. Stiamo cambiando tante cose, c'è una transizione e si soffre un po'. È cosi per tutti i cambiamenti".