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Vanoli: “Bellanova venduto a mia insaputa: non sono d’accordo! Su Vlasic, Adams, Sosa, Pedersen…”

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La cessione di Bellanova e non solo. L'allenatore del Torino Paolo Vanoli ha parlato così in conferenza stampa prima dell'Atalanta, come riportato da Tmw.
Guglielmo Cannavale

La cessione di Bellanova e non solo. L'allenatore del Torino Paolo Vanoli ha parlato così in conferenza stampa prima dell'Atalanta, come riportato da Tmw.

BELLANOVA - "Me l'aspettavo? Assolutamente no, non c'erano avvisaglie. Dopo il Milan è andato anche in conferenza stampa, non mi sarei aspettato la cessione. Ho un gruppo unito e maturo, anche i ragazzi sono rimasti sorpresi. Ma come ho insegnato, dobbiamo voltare pagina e non prendere questo caso come è un alibi. Ai problemi si trovano soluzioni, domani dimostriamo che con le soluzioni possono andare oltre. E' difficile cambiarmi... Sono una persona vera e un allenatore con passione. Continuerò a fare il mio lavoro, non dobbiamo abbassare la testa davanti a una decisione che non è compito nostro. Ho detto alla squadra di voltare pagina: a volte si viene feriti, ma dobbiamo uscirne più forti. Sono il mister del Toro e Vanoli come persona. Mi ha detto qualcosa Bellanova? E' successo tutto in un lampo".


CONTESTAZIONE - "Il tifoso ha diritto di difendere i valori del club, ma mi auguro che possano anche sostenerci".

AL POSTO DI BELLANOVA - "E' una situazione che mi costringe a fare cambiamenti. Con il Milan avevamo fatto grandissime prestazione e si trattava di aspettare il mercato, oggi questa perdita mi costringe a trovare altre soluzioni. E sicuramente la troveremo, dovrò essere bravo a trovarla".

SPIEGAZIONI DALLA SOCIETÀ - "Non sono uno che cerca spiegazioni sulle dinamiche. Quando una società mi vende un giocatore all'insaputa, è inutile cercare spiegazioni. Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d'accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti. Ho detto al presidente in faccia ciò che penso, ma non sono una persona che batte i pugni. So che quando Vanoli è arrivato qui, era sempre all'erta di tutto".

SOSA - "Come sta? Bene. Non è ancora in condizione al 100%, ma sicuramente in questa gara può darci una mano. Se dall'inizio o dopo, lo vedremo".

CERINO IN MANO - "No. Non mi piace la mediocrità. Ho detto al presidente chi era Vanoli e lui sapeva chi sono io. L'unica cosa è che mi dà fastidio la mediocrità. Ho detto alla società di avere più coraggio e di tirare fuori tutte le potenzialità".

MERCATO - "Mancano sei giorni, spero di avere ciò che ho chiesto dal primo minuto. Non ho chiesto cosa spendere o giocatori particolari perché sono una persona umile, ma sono sicuro di ciò che voglio. Confido nell'operato del direttore sportivo".

CAMBIO MODULO - "Le soluzioni si trovano cambiando modulo o andando avanti sulle proprie idee di gioco. Il modulo non cambia i principi, quindi vedremo. Questa squadra ha un gruppo forte e lo ha dimostrato, nessuno si aspettava ciò che abbiamo fatto a Milano. E anche i ragazzi erano sorpresi, per questo erano delusi: la gara era anche un messaggio al presidente per credere in questa squadra".

PEDERSEN - "L'ho visto al Feyenoord e anche al Sassuolo, è un giocatore che Vagnati ha seguito tantissimo. E io mi fido dei consigli del mio direttore: mi ha detto che ci può aiutare tanto".

INFORTUNATI - "Gineitis è vicino al rientro ma è indisponibile per domani, con Vlasic voglio procedere con cautela. Pellegri è a disposizione".

OBIETTIVI - "Gli obiettivi sono da dare a mercato chiuso, perché voglio capire dove siamo. Voglio vedere una partita per volta, io lavoro tanto e sogno, ma non mi pongo obiettivi. Durante il campionato vedremo le nostre qualità: questa squadra a Milano non era Bellanova-dipendente, ma c'era una squadra. E' vero che siamo dipendenti da Zapata, ma basta vedere i suoi numeri e lo vorrebbero tutte le squadre. Lazaro è stato criticato, ma a Milano ha fatto una grandissima prestazione. Coco non lo conoscevate e ha fatto benissimo, ma tutta la squadra ha fatto una bella prestazione. Ora bisogna credere nelle idee di gioco".

FIDUCIA - "Ho fiducia nel mio lavoro. L'anno scorso mi è successo qualcosa di peggio e ne sono uscito. Grido ad alta voce che non dobbiamo usarlo come alibi, io ho un gruppo forte e mi basta questo".

ALTRE CESSIONI - "Ricci o Ilic? Porca zozza oh...Vivo di concretezza".

ATALANTA - "A Milano abbiamo fatto qualcosa che deve farci fiducia. Ci sono giocatori come Sosa, Pedersen e Adams che devono ancora entrare nella mia idea di gioco, ma potranno dare un apporto importante. Cerco un altro mattoncino per domani, non è solo giocare bene ma anche uscire da una situazione difficile, sapendo che l'Atalanta è la più forte: faccio i complimenti alla loro società e a Gasperini per ciò che hanno fatto l'anno scorso. Ha giocatori che fanno i capricci e ha superato tutto, devo imparare anche da lui".

RICCI E LINETTY - "Ricci è un grande professionista e ha voglia di arrivare, sta a me permetterli di spiccare il volo. Linetty è un giocatore d'esperienza, intelligente e sa capire i momenti. Così come gli altri centrocampisti stanno facendo bene".

ADAMS - "Alla società ho chiesto di avere quattro attaccanti, mi piace giocare con il doppio attaccante. Avranno tutti la possibilità, è successo anche a Milano con Karamoh e Adams che avevano costruito l'occasione per il 3-0. Cerco giocatori con caratteristiche funzionali, questi quattro hanno caratteristiche diverse e importanti".

GRUPPO - "E' un gruppo forte. Il giorno dopo siamo ripartiti con voglia e consapevolezza per affrontare l'Atalanta, non c'è tempo per guardare indietro".