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Spalletti: “Kean sta male con la schiena, Retegui è forte! Zaccagni, Chiesa, Maldini, Pisilli, Fagioli…”

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Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. Ecco le sue dichiarazioni riportate da Tmw.

RIPARTENZA - "Ora la parola d'ordine è dare continuità e i nostri campioni hanno capito che far bene in queste giornate azzurre gli fa bene anche nei club. Il campionato dà anche alternative. Abbiamo a che fare con gli infortuni, che sono dovuti più alla testa e alle pressioni che a problemi muscolari. Mi fa piacere averli visti entusiasti, lo stesso spirito delle due scorse gare e si va a giocare con fiducia".


TROPPE PARTITE - "Serve una diversificazione perché ci sono squadre che non sono attrezzate ma altri hanno 25 giocatori che possono giocare dunque frequentemente. Poi il discorso è: le riserve non hanno fatto bene come i titolari? E le seconde linee questo commento lo subiscono un po'. Milan Inter e Juve hanno la possibilità. Ma ora fanno tutti così: si va a prendere l'avversario alto poi si arretra in blocco. Ma bisogna o attaccare o difendere, la difficoltà è se ti allunghi troppo e lo sanno fare in tanti, ci vuole qualità alta. Bisogna far giocare i giovani per farli crescere e avere 25 giocatori dello stesso livello. Ma non bisogna restare attaccati agli alibi: si può giocare spesso e ad alto livello".

MALDINI - "Voi siete alla ricerca di giocatori dalla purezza tecnica ed è quello che ci manca, ha qualità e la giocata bella, la fisicità e il reggere botta nei contrasti e nella corsa, gioca spalle alla difesa avversaria anche se qualche volta si assenta dal gioco. Ma ho visto una crescita importante e vediamo che effetto gli fa, soprattutto a livello di emozioni che possono esplodere in giocate ad arte".

PISILLI - "Pisilli a vederlo mi sembra un bel centrocampista, così ho pensato dalla tribuna, è bifasico, è uno che arriva e fa sempre gol nelle partitelle, mi diceva De Rossi, e sa fare un po' tutto, ha passo. Per cui penso meritasse di venire. Le prove vanno fatte ora e così perché voglio portare solo 23 giocatori in modo che non ci siano giocatori che resteranno fuori. Se poi succede qualche cosa, ora sono qua perciò non ci sarebbero problemi a prendere qualcuno al bisogno".

CHIESA E ZACCAGNI - "Se questo modulo chiude le porte? Un po' sì, un po' no. Zaccagni ieri ha fatto un gol da seconda punta. Chiesa nella Juventus di Allegri ha spesso giocato in quel ruolo lì e io lo vedo in quel ruolo. C'è bisogno che capisca determinate cose, ma secondo me lo può fare. Zaniolo con Gasperini fa la seconda punta ed è dentro il campo. Basta vedere che hanno piacere a stare dentro, non hanno il timore di sentire il fiato del difensore dietro il collo. Perché quando giochi esterno è diverso, hai una prospettiva diversa e ti rendi sempre conto di ciò che sta per avvenire. Stare dentro qualche volta vuol dire perdere di vista il difensore e ci vuole qualche caratteristica in più. I giocatori citati lo sanno fare e a casa abbiamo lasciato diversi ipotetici convocati: Maldini e Pisilli li porto dentro nei 23 perché voglio vederli nella convinzione di poterli vedere in campo, far parte di una partita della Nazionale a poter fare la differenza".

GABBIA - "Matteo ha fatto vedere di saper comandare il reparto difensivo, di essere un calciatore molto attento e intenso nel suo modo di fare. Mantiene sempre la linea molto alta, parla spesso con i compagni. Abbiamo avuto questa necessità e l'ho convocato con piacere, è un ulteriore piacere avere un giocatore del Milan perché è un club che può darci molto anche se ora non ci sono molti italiani".

GATTI - "Gatti aveva questo problema da sistemare, era nelle condizioni di dover recuperare anche se fosse venuto. Ma noi li vogliamo sani i calciatori".

KEAN - "La Fiorentina subito dopo la partita ci ha messo al corrente della reazione avuta da Kean. Per andare bene dovremmo avere un giocatore offensivo in più per avere uno che ti cambia la partita. e si potrebbe cercare qualcosa di differente ma abbiamo centrocampisti che hanno confidenza con il gol e siamo tranquilli. Kean l'abbiamo fatto venire, il dottore ci aveva avvertito che era in condizioni difficili. ED abbiamo visto che sta male, con la schiena".

RETEGUI - "Io sono contento quando vedo i giocatori crescere e pieni di momenti di belle cose. Mateo ci aveva già dimostrato di essere un professionista straordinario e un goleador affidabile, è un giocatore esperto della nostra Nazionale in quel reparto lì, un calciatore forte. Chiaramente se fanno gol aumenta l'entusiasmo e riescono cose ancora migliori".

RICCI E FAGIOLI - "Sono entrambi giocatori molto moderni, potrebbero fare entrambi tutti e due i ruoli. Noi abbiamo due partite: io non voglio far pensare che preferisco più uno all'altro. In questo ruolo di ct la prima cosa che devo saper fare è far credere ai giocatori che gli voglio bene. Poi ne devo scegliere undici e andrò a farlo: Ricci ha un po' più di dinamismo, da raggio d'azione un po' più lungo. Fagioli un po' più bravo nello stretto, ma tutti e due sono giocatori tecnici, con cambio di gioco e visione di gioco. Io l'ho guardato bene e lui ha qualità indelebili. Poi nella Juventus ci sono altri giocatori che possono giocare al suo posto, ma mi sembra ora sia bello organizzato mentalmente: vuol far vedere il suo talento e noi siamo pronti a prendercelo. Forse Ricci ha un po' più d'impatto senza palla, ma Fagioli ha fatto vedere di avere queste visioni palla al piede a cui gli altri non arrivano: ha pulizia di gioco e la capacità di andare oltre. Io sono tranquillo con entrambi in quel ruolo lì. Ricci l'avevo convocato precedentemente, per Fagioli mi avevano criticato perché l'avevo portato senza mai giocare ma credo in lui".

ATALANTA - "Tanti giocatori da lì? E' così. Si va a prendere dall'Atalanta, è un modello di calcio in generale. Anche di gestione societaria. Gasperini è un allenatore molto stimolante, da conoscere e da andare a scoprire. Sono andato a vederlo un paio di volte e non dice molte cose, prende un po' di precauzioni (ride, ndr). Ho avuto anche la possibilità di andarci a cena insieme, ma ho sempre pagato io, è un amico e l'Atalanta ci sta mettendo a disposizione molti dei suoi calciatori. Siamo contenti, ha un modo di fare calcio molto Europeo con giocatori fisici e di struttura. Poi c'è anche questo fatto che ora ha uno stadio capace di rappresentare bene il nostro paese: si vedono in Champions partite in impianti che non si possono più vedere. Bisogna fare questi stadi e non è solo una questione di calcio, è una questione sociale. Vedere certe partite in certi stadi fa tristezza e bisogna fare in fretta nel mettersi al passo con i tempi. Le persone vogliono vedere le partite e per questo bisogna rifare gli stadi".

RIGORI - "Ieri ho visto Fiorentina-Milan con Rocchi e lui per tutto il tempo ha fatto valutazioni, fa bene il suo lavoro. A me rimane difficile entrare dentro il lavoro di altri: ci sono delle gestioni che a seconda dell'utilizzo ti crei vantaggi o difficoltà. Per ora si stanno creando delle difficoltà e bisogna stare attenti, altrimenti non hai margini. Dal mio punto di vista vedere continuità nel gioco, l'accettare qualche contrasto va bene. I contatti sono tanti, ma ci vuole sempre un impatto, non è la stessa cosa. E le valutazioni vanno fatte dal direttore di gara e dal VAR che rivede l'azione anche a velocità normale. Io sarei curioso di fare l'arbitro perché lascerei andare molto".