10 risposte al fanta: Luiz, Danilo, Saelemaekers, Colpani, Brenner, Gudmundsson e la porta del Milan
BOLOGNA - "È stato tutto un crescendo, in questi ultimi cinque anni abbiamo vissuto momenti incredibili: lo 0-4 col Frosinone, la salvezza quasi impossibile, poi la vicenda di Sinisa, l’arrivo di Motta e infine la straordinaria cavalcata europea. Bologna per me e un’onda bellissima e io sono un surfista, adesso sono pronto a vivere questa nuova stagione sulla cresta dell’onda. Sbagliando ho imparato, ho colmato le mie lacune fino a diventare il giocatore che sono oggi".
NAZIONALE - "Ho pensato solo a staccare la spina, andare in vacanza e ricaricarmi per la nuova stagione. Ho apprezzato molto i commenti dei non-tifosi del Bologna, dai quali ho percepito un grande supporto, segno che ho lasciato qualcosa di buono la scorsa stagione. Inizialmente è stata una grande delusione, poi ho subito pensato alla grande stagione che mi aspetta. Mi sono fatto molte domande. La botta è stata forte, ho passato giorni a guardare il soffitto. Poi ho staccato, sono andato lontanissimo, ho chiuso il telefono, anche la mia famiglia aveva paura che le rispondessi male se mi avesse chiamato in quel periodo. Se penso ancora all’azzurro? No, adesso no. penso solo a Bologna".
OBIETTIVI - "Mi aspetto un Bologna che cerca di mantenere le caratteristiche della passata stagione, con l’aggiunta delle indicazioni del nuovo mister. A livello personale sento di poter dare ancora tanto, perché non si finisce mai di imparare. Mi piacerebbe essere di più un punto di riferimento per i ragazzi. Voglio togliermi ancora più soddisfazioni con questa maglia e questi tifosi. Voglio godermi ogni singolo giorno di questa stagione".
CHAMPIONS - "Mi vengono i brividi a pensare alla prima partita di Champions. Aspettiamo con ansia di conoscere i nostri avversari, non vedo l’ora che arrivi il 17 settembre. Adesso siamo concentrati sugli allenamenti e non abbiamo ancora parlato dei sorteggi, però sarebbe bello seguirli tutti insieme al centro sportivo".
FASCIA DA CAPITANO - "Penso sia arrivato il momento di essere un punto di riferimento per i ragazzi più giovani. Insieme ad alcuni altri diamo una mano in primis ai ragazzi nuovi che si sono uniti alla squadra".
ZIRKZEE - "L’addio di Joshua è stato un duro colpo, per quanto riguarda la qualità e il modo con cui ci faceva giocare. Permetteva di sfruttare al meglio le qualità degli altri componenti della squadra. Adesso abbiamo caratteristiche diverse: Castro e Dallinga sono giocatori molto diversi".
ITALIANO - "Rispetto al gioco di prima, dove c’era una situazione più corale, adesso il lavoro viene fatto più su dei punti di forza da andare a cogliere. Come può essere isolare l’uno contro uno sulle fasce, per creare tanta densità in zona gol. Stiamo inserendo nuove dritte, ma lo scopo è sempre quello: cercare la riconquista alta per poi sfondare. L’estate scorsa in ritiro con Motta non c’ero, durante la preparazione ero all’Isokinetic, quindi non riesco a fare un confronto tra la sua preparazione e quella di Italiano. Posso però dire che le prime due settimane a Bologna sono state davvero toste, abbiamo corso tantissimo, per di più con temperature molto elevate: sto vedendo i ragazzi tutti carichi e che si stanno ambientando bene, anche i giovani della Primavera".
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