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Mourinho: “Dybala è triste, non è ottimista: domani gli esami! Sulle voci di esonero rispondo così”

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Bella vittoria per la Roma ma con la brutta notizia di Paulo Dybala. Di lui e non solo ha parlato José Mourinho in conferenza stampa e DAZN, come ripreso da Tmw.
Guglielmo Cannavale

Bella vittoria per la Roma ma con la brutta notizia di Paulo Dybala. Di lui e non solo ha parlato José Mourinho in conferenza stampa e DAZN, come ripreso da Tmw.

DYBALA - "Non c'è ottimismo. Io mi fido sempre molto dei giocatori: quando lui non è ottimista, io non sono ottimista. Ovviamente dobbiamo aspettare domani i risultati degli esami, però io mi fido molto dell'esperienza dei giocatori e di quello che sentono sul corpo. E Paulo non è ottimista. Gli ho chiesto la stessa cosa che avete chiesto voi a me. Per i dettagli medici aspettiamo gli esami, anche loro penso che vorranno parlare quando avranno controllato tutto. Io ho fatto solo una semplice domanda al giocatore e niente". Poi in conferenza: "Non ho parlato con i dottori. ho parlato solo con lui dopo la partita e non è ottimista. Vediamo domani, penso che conosca bene il suo corpo e che ha grande esperienza. E' triste, ma vediamo domani".


DOPPIO MEDIANO - "Abbiamo cercato un po' più di solidarietà, la partita col Genoa è stata stranissima per gli infortuni e per il gol all'ultimo. Abbiamo impiegato tanto tempo ad analizzarla e abbiamo pensato che, noi che non siamo una squadra super veloce e super intensa, al di là di Sanches che in condizioni normali ha il motore, era importante trovare fisicità lì in mezzo. Penso che abbiamo trovato più compattezza. Oggi era una partita dura per noi, perché in panchina avevo solo i bambini come Pagano e Pisilli a centrocampo. Con dei gialli sarebbe diventata dura. Abbiamo cercato di trovare un po' più di equilibrio".

VOCI SU ESONERO - "Io lavoro con i giocatori ogni giorno e con lo staff molto vicino, dai magazzinieri allo staff medico, a quello tecnico e agli analisti. È come se fosse una bolla, siamo sempre insieme e abbiamo pensato soltanto a preparare questa partita. Poi io sono uno con una vita molto asociale, molto tranquilla, e vivo un po' isolato dal rumore che arriva. Io non sono un bambino, so cosa voglio per me e basta così: sono molto contento per aver vinto la partita, non certo per gli undici punti conquistati finora. Però siamo lì, non siamo lontanissimi dai posti dove abbiamo l'ambizione di cercare di arrivare. Siamo equilibrati, abbiamo vinto tre partite di fila dopo Genova: adesso è un peccato che la gente andrà via in nazionale e sicuramente perderemo Paulo (Dybala, ndr) per un po' di tempo, ma vedremo se potremo recuperare qualcuno di quelli che sono fuori. Abbiamo finito il centrocampo con Celik e Pagano, molto dura".

PRESA DI POSIZIONE CLUB - "Ma io non so di cosa voi parliate. Ho un contratto fino al 30 giugno e so perfettamente quello che voglio, cioè dare tutto quello che posso alla Roma. Non ci sono problemi, oggi la Roma ha vinto e io sono qui per questo, per cercare di aiutare i ragazzi a prendere i risultati che la società vuole, che i tifosi vogliono e che noi vogliamo più di tutti".

VITTORIA CONTRO LE VOCI - "Voci? Io lavoro, faccio tutto quello che un allenatore deve fare, analizzare errori, sconfitte vittorie. Abbiamo preparato questa partita molto bene e in poco tempo. Ringrazio tutto il mio staff e ringrazio i ragazzi che sono venuti qua con un bell'atteggiamento, in una partita difficile e contro un grande allenatore".

PARTITA - "Difficile. Dopo il 2-0 abbiamo parlato dei centrocampisti ammoniti, se arriviamo nell'ultima mezz'ora con il 2-0 e tre centrocampisti ammoniti sarà dura. I ragazzi sono stati top. Grande qualità dopo il terzo e il quarto gol, poi è arrivata la stanchezza. Abbiamo gestito bene la partita, tre punti importanti. L'unica cosa negativa per me è l'infortunio di Paulo. Bravissimi i nostri tifosi che ci hanno supportato sempre. Ora possiamo guardare la classifica e sentire che ci avviciniamo dove dobbiamo stare".

RANIERI - "A inizio partita ho detto al mister che se avesse voluto tornare con noi nel nostro aereo sarebbe stato un piacere per me. Ovviamente ha un senso di professionalità, e lo farà nei prossimi giorni. E' un signore che mi piace veramente tanto".

GRUPPO - "Ho sempre detto che i giocatori cambiano, si parlava di costruzione di una famiglia, una bolla in cui ci siamo noi che lavoriamo. Vinciamo o perdiamo siamo insieme sempre. Tante volte quello succede che ci siano momenti difficili, o brutti risultati. L'empatia è stata molto importante, non siamo entrati nel panico, abbiamo analizzato la situazione. Non possiamo entrare all'Olimpico con paura o vergogna. I tifosi hanno aiutato sempre e i ragazzi lo hanno sentito. Questa era l'ultima prima della sosta, prima vittoria fuori casa in stagione, avevamo bisogno di punti. Un atteggiamento fantastico da parte di tutti. Sono orgoglioso dei ragazzi".

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