ZANIOLO - "È stato fermo da aprile, sta ritrovando una discreta condizione: è arrivato che faticava a correre bene. Ci vuole pazienza, deve lavorare bene e sfruttare le occasioni che gli stanno capitando. Le cose non cambiano dopo due giorni. Abbiamo fatto tre o quattro partite, lui deve approfittare di ogni spezzone o settimana di lavoro che può completare. Poi dopo i risultati sono quelli del campo, in base al minutaggio e alle prestazioni. Ci sono anche Retegui, Bellanova, Carnesecchi, Scalvini quando tornerà, e Ruggeri: abbiamo tanti giocatori che possono essere utili per la Nazionale. Dispiace per l'infortunio di Brescianini: quando hai 10-11 giocatori nuovi qualcuno risponde prima e qualcuno necessita di tempo, l'importante è che l'Atalanta continui a mantenere buoni risultati”.
SHAKHTAR - "Sono otto partite difficili, trovi squadre abituate a vincere, forti: pescano da sempre giocatori brasiliani e li rivendono, è una squadra difficile da affrontare. Sono abituati a giocare le coppe e fare ottimi risultati, è una partita di spessore. Principalmente dobbiamo cercare di giocar bene, il risultato deve essere una conseguenza. Credo che sia una partita tutt’altro che semplice, difficile, lo Shakhtar è una società di tradizione. Che occupa la seconda fascia di Champions e da sempre pesca giovani forti che poi magari ti ritrovi in grandi squadre. E’ diversa da quella che abbiamo affrontato cinque anni fa… ma siamo diversi anche noi. Anche la partita vista contro il Bologna l’hanno giocata in maniera ottima. Dobbiamo giocare con grande attenzione, come tutte le partite di Champions"
CONCENTRAZIONE - "Dobbiamo stare più attenti nei 90', cercheremo di fare più attenzione all'inizio di ogni secondo tempo".
DE KETELAERE - "Dobbiamo pensare ad un anno fa, a quando è arrivato. Una bella evoluzione, com’è partito quest’anno. La presenza e la maturazione che sta avendo adesso, compresa la partita di Bologna o con l’Arsenal, è chiaramente di un giocatore in crescita. E’ quello che voglio vedere in questi ragazzi giovani, al di là se abbia fatto gol, se ha preso cinque in pagella. Questo ragazzo è già una colonna, una locomotiva, della squadra. Sempre molto convinto, positivo, che si sente addosso l’Atalanta. Questo è un grande segnale. Per essere esempi non bisogna avere tanti anni, lo si è anche da giovani”.
ROTAZIONI - “Da quando si è chiuso il mercato e abbiamo ricominciato con la Fiorentina, ci sono state quattro partite. E hanno giocato tutti, da Kossounou e Zaniolo. Non è facile inserire così tanti giocatori in campionato e in Champions… non è che abbiamo fatto dieci o venti partite. Ma serve farli giocare, anche con degli spezzoni. Non è mai mancato lo spirito, quello è sempre stato molto positivo, ma non dobbiamo parlare di ‘vecchi’ e ‘nuovi’, dobbiamo parlare di Atalanta. Giocare tante partite, comunque, aiuta”.
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