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Di Francesco: “Come sostituiremo Tessmann e così vedo Pohjanpalo e Joronen! Il modulo…”

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Conferenza stampa di presentazione per Eusebio Di Francesco in casa Venezia: ecco le sue parole sui singoli, sul mercato e non solo.
Alessandro Cosattini

Conferenza stampa di presentazione per Eusebio Di Francesco in casa Venezia. L’allenatore riparte da un altro club neopromosso in Serie A dopo la retrocessione all’ultima giornata con il Frosinone. Ecco le sue parole sui singoli, sul mercato e non solo, riportate da TMW: “Ringrazio il Frosinone, in primis il presidente Stirpe ed il direttore Angelozzi, i ragazzi straordinari ed i tifosi che mi hanno fatto sentire come uno di loro in una annata non dico sfortunata, perché non voglio alibi, ma dove siamo retrocessi immeritatamente. Auguro loro di tornare in A. Ho sempre scelto le persone prima della squadra e ringrazio il presidente del Venezia”.

PERCHÉ VENEZIA - "E' stato un ottimo inizio, con una bella struttura e con gente competente. è una piccola-grande società dal punto di vista organizzativo. Ho visto i ragazzi e gli ho chiesto la loro disponibilità come prima cosa fondamentale. Il direttore ha parlato di coraggio e servirà insieme alla resilienza. Quello che ci è mancato al Frosinone è stato l'obiettivo finale. Quello che serve qui è di raggiungerlo, attraverso il duro lavoro e la lealtà. Nel corso di un campionato vedi cose che non ti piacciono. Chiederò ai miei il rispetto per sé stessi e per la maglia che indossano. Ho visto grande senso di appartenenza da parte dei dirigenti verso la squadra e la società. Cosa mi ha convinto? Il lato umano oltre all'organizzazione. Abbiamo avuto delle prime conversazioni e so quello che il direttore vuole, è quello che voglio anche io. Già avere dietro una organizzazione tale dove ognuno fa quello che deve, è importante”.


TALENTI DALL’ESTERO - “Se ci siamo trovati su questo? Sì. Ovvio che in mezzo a tanti talenti giovani servirà anche un mix con giocatori più esperti. Quando ci sono tanti prestiti, è più difficile trasmettere l'appartenenza. Una cosa che aiuta è quella di prendere i giocatori in maniera definitiva così da trasmettergli il senso di responsabilità".

ESPERIENZA - "Beh, io sono giovane (ride, n.d.r.). C'è sempre tanto da imparare. Ho modificato il mio modo di lavorare negli anni, ho avuto esperienze dove dopo 3 giornate è finito il rapporto, altre dove sono andato via io. Questo aiuta a cercare di imparare dagli errori”.

VANOLI E LO STAFF - “Cosa lascerà? Grande cultura del lavoro. Ho ritrovato tante di queste cose. Io cerco sempre di rubare dai colleghi, ma l'errore più grande che si possa fare è di copiare e incollare. Sento dire "Vogliamo fare la partita", ma questo non dipenderà solo da noi per esempio, il livello in A sarà diverso dalla B. Per lo staff: c'è da mettere ancora qualche tassello, ma ci sono già Caccia, Senatore, Neri (che ha grande esperienza internazionale), Romano".

MODULO - "Oggi come oggi si parla più di principi di gioco, cercheremo di dare continuità alla linea a 3 come fatto a Frosinone. Davanti con due-tre attaccanti a seconda delle esigenze. Cosa può mancare? Creatività, voglio giocatori che sappiano fare l'uno contro uno. Tutti si lamentano che non si salta più l’uomo".

MERCATO - "Stiamo scegliendo i giocatori insieme, non è poco. Cercando giocatori che completino la rosa. Mi auguro che arrivino prima possibile (ride, n.d.r.). Quanti colpi? Più che uomini, doppi ruoli. Poi se c'è qualcuno in più è anche meglio”.

SINGOLI - “Come vedo Pohjanpalo e Joronen? Li ho seguiti, hanno vinto anche contro mio figlio a Palermo. Ci sono ragazzi interessanti, una difesa solida. Già li vedevo attenti e applicati, dovranno esserlo ancora di più".

TESSMANN PUÒ PARTIRE - "Credo sia il più difficile da sostituire, l’erede un po' si dovrà avvicinare, ma i copia incolla non ci interessano. Sarà importante non sbagliare scelta”. Dunque, è ormai pressoché certo che Tessmann non rimarrà al Venezia nella prossima stagione. Le parole di Di Francesco lo confermano.