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De Rossi: “Dovbyk sta bene e giocherà, la verità su Zalewski! Hermoso, Hummels, Koné…”

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Daniele De Rossi, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani contro il Genoa. Queste le sue parole.
Marco Astori

Daniele De Rossi, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani contro il Genoa. Queste le sue parole.

ZALEWSKI - "Non credo sia una scelta definitiva, è legata alla situazione del suo contratto: è in scadenza, è una decisione presa dalla società che mi è stata comunicata. L'ho saputo pochi giorno fa, è legato al suo contratto: di definitivo nel calcio non c'è niente. Qualora troveranno un accordo per rinnovare, credo verrà reinserito: non posso rispondere perché mi sono sempre preso le mie responsabilità sulle scelte tecniche, ma questo discorso va oltre me. Dovete parlare con lui, l'agente e la società: qualora rinnovasse, credo si tornerebbe indietro. Lo chiedete alla persona sbagliata. Io giocai due anni in scadenza? Non credo, magari qualche mese. Se mi sembra giusto? Fate la domanda alla persona sbagliata: non è stata una scelta mia. Le mie scelte tecniche le ho fatte, anche su di lui: dissi a maggio che poteva partire. Nel precampionato ho visto cose diverse, era pronto a prendersi le sue responsabilità e lo stavo considerando importante: non è una decisione mia, non mi devo esporre. Aspettiamo di vedere come si evolve".


DOVBYK - "E' pronto per giocare, giocherà: è importantissimo per noi, è il nostro attaccante e ci abbiamo puntato tanto. Analizziamo le partite: a Torino abbiamo fatto una buona partita, ma le grandi partite sono altre. Difendi così, ma sei più pericoloso: e sicuramente non dipende da lui se è marcato sempre da due uomini. Dobbiamo aiutarlo ad essere meno attenzionato dai difensori: se si sbloccherà non si fermerà più".

HERMOSO E HUMMELS - "Ci danno possibilità in più e ulteriori varianti, aumentano nettamente la nostra esperienza, hanno giocato tante partite ad alti livelli. Li ho visti, mi avevano detto stessero bene fisicamente e si sono presentati bene: hanno bisogno di un po' di tempo per arrivare al 100%, ma lo valuteremo di partita in partita. Sono pronti per giocare, capiremo quanto, se dall'inizio o per spezzoni: dalla prossima settimana abbiamo partite ogni tre giorni e ci sarà bisogno di tutti".

KONE - "L'abbiamo scelto per le sue caratteristiche, non solo per il ruolo: ha giocato sia mezzala sinistra che destra e alle Olimpiadi ha giocato davanti alla difesa. Può fare il mediano, è quel giocatore che cercavamo: libera anche noi per giocare con giocatori offensivi, è importante. Ma senza Kone abbiamo vinto tante partite: Paredes, Cristante e Pellegrini vengono rispettati meno di quanto meriterebbero in questa città. In quei sei mesi abbiamo fatto 2 punti di media con loro: quei tre sono importanti. Kone l'ho voluto con tutte le mie forze ma rispettiamo chi tira la carretta da anni e a fronte di qualche prestazione sottotono ne ha fatte tante buone. Cerchiamo di far sentire amati i nostri giocatori: i numeri dicono che come squadra abbiamo fatto poco, ma il loro come gol, assist e chilometri l'hanno fatto. Bisognerebbe stampare i dati del GPS per vedere chi corre e chi no".

VARIANTI - "Abbiamo provato qualcosa che abbiamo provato anche prima ma con più forza: non è legato al modulo, ci sono dei nuovi che devono ancora conoscersi e legarsi, sono cose che chiedono qualche partita di assestamento. Abbiamo lavorato tanto sull'ambito difensivo, cercando di essere più compatti e blocco difensivo. Abbiamo preso 4-5 pali, quando quei centimetri gireranno dalla nostra parte, avremo una fase offensiva più prolifica. Bisogna riempire l'area con più gente e così gli avversari marcheranno anche altri oltre Dovbyk".

GENOA - "Non mi fido mai dei ballottaggi, ci sono tante incognite sulle condizioni fisiche: ci prepariamo per affrontare il Genoa quando gioca con le grandi. E' una squadra tosta e ordinata, l'abbiamo vista anche contro l'Inter, l'hanno messa molto in difficoltà: è una squadra forte, ha perso pezzi importanti ma ne ha di grandi qualità come Pinamonti, che è sempre pronto ad esplodere. E' difficile da affrontare in un campo dei più affascinanti in un orario che non mi fa impazzire, ma saremo pronti".

MODULO - "Non sempre giocare a specchio è un'opzione: a volte le squadre sulla carta più deboli tirano fuori motivazioni superiori e diventa un braccio di ferro uomo contro uomo variando magari le tue caratteristiche. Il Genoa non è ossessionato dal possesso palla come non lo siamo noi: l'Inter aveva dominato tenendo palla e l'aveva quasi portata a casa. Ogni squadra deve preparare la partita su quello che crede sia utile da fare: se pensiamo di dover essere più pungenti in fase offensiva, possiamo farlo avendo più la palla. Cerchiamo un gioco più verticale, non è un discorso di possesso ma di cosa fai con la palla: io ho sempre chiesto di dominare il gioco, vuol dire anche magari lasciare la palla agli altri e dominare i contropiedi. Basta scegliere chi si vuole essere e come andare a fare gol".