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Conceicao: “Pulisic, cosa filtra: non voglio perderlo! Pavlovic, Walker, il mercato e un appello”

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Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions League contro il Girona. Queste le sue parole.
Andrea Agostinelli

Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions League contro il Girona. Queste le sue parole.

PULISIC - "Rimane con noi perché abbiamo allenamento domani mattina, vediamo cosa dice lui. Non voglio perderlo per uno o due mesi. Se sta al 100% e ci può aiutare può andare in panchina. È meglio non rischiare ma rimane con noi in ritiro".


WALKER - "La partita di domani è la cosa più importante".

PAVLOVIC - "Lui è a disposizione del gruppo come lo è sempre stato. Non ha colpe se non ha giocato, si è sempre allenato bene anche con una voglia incredibile che lo porta fuori posizione e non mi piace. Stiamo vedendo. Sono contento di lui e di quello che sta facendo per essere a disposizione. Le scelte poi sono mie. Domani abbiamo due centrali ma posso mettere anche un centrocampista lì".

CHAMPIONS LEAGUE - "Penso che le partite sono tutte diverse. È vero che stare in Champions League è una sempre una motivazione grandissima e le grandi squadre come il Milan devono lavorare per essere sempre presenti. Lo stiamo provando a fare in campionato. Qui vogliamo mettere il Milan in una posizione avanzata in questa competizione, come vuole la storia. Un traguardo molto difficile".

MOTIVAZIONI - "Questa settimana, a parte il poco tempo che c'è stato per preparare la partita, i ragazzi erano concentrati sulla preparazione. L'ho detto anche dopo la Juve, è un lavoro a livello emozionale e mentale che devo essere io a trovare per loro questa mentalità giusta, l'atteggiamento giusto nel gruppo. I ragazzi sono motivati per lavorare tutti i giorni per ottenere questa evoluzione di squadra. Le maglie non giocano, le partite le fanno i giocatori".

CONTINUITÀ - "È quello che stiamo cercando, non è che mi devo difendere per quello che ho detto: sono cose che mi sono venute da dentro. Anche i ragazzi sono coscienti di quello che c'è da fare. Dobbiamo guardarci negli occhi, lavorare sul campo, credere in quello che facciamo e dopo loro capiscono cosa non c'è stato per poi essere continui nella partita. Il bello del calcio è che è un ricominciare continuo. Dopo una bella partita devono ricominciare per preparare la prossima, uguale dopo una partita non tanto bella: questo ricominciare è un'opportunità per migliorarsi", riporta MilanNews.

JUVENTUS - "Mi è capitato anche di peggio. Succede. Giochi contro avversari di valore. Anche contro squadra meno forti a volte la squadra avversaria va sopra, fa parte del calcio e di ogni partita. Ogni partita ha la sua storia. Ci sono tanti dettagli che sono importanti dentro una partita del calcio. Bisogna capire la base qual è e che non dev'essere negoziabile. Ci stiamo lavorando. Nel primo tempo contro la Juventus a livello tattico e strategico è stato molto bello. La Juve non ha tirato in porta e noi abbiamo avuto delle occasione che avrebbero cambiato la partita. Ci è mancato qualcosa nel secondo tempo ma siamo qui per valutare. I ragazzi sono coscienti".

MERCATO - "Le mie parole sui cambi della Juve? Non era una critica ma la realtà. Domani abbiamo dodici/tredici della squadra principali, tre portiere e tre ragazzini. Quello è un messaggio anche per i tifosi. Devono capire che il Milan è il Milan. Devono guardare il simbolo. In questo momento siamo noi. Loro devono essere il dodicesimo giocatore. Anzi il primo giocatore, senza di loro non esiste il club. Io farò di tutto per difendere il club, i giocatori faranno di tutto per difendere il club. Domani è difficilissima, siamo in emergenza e abbiamo bisogno di tutti. È un appello che faccio a tutta la gente. Vinciamo tutti insieme".

OBIETTIVI - "Io ho il sogno di arrivare il più lontano possibile. Quando non lo so, ma lavoriamo per quello. Partiamo da 0-0 per vincere, prepariamo le partite per quello".