PRIMO TEMPO - "Il primo tempo abbiamo cercato di pressare un po' più alto ma non tutti pensavano nella stessa maniera, aprendo degli spazi per gli avversari in contropiede che potevano farci male. L'abbiamo preparata in un modo diverso: a me piace il pressing alto, il recupero palla che Tammy ha fatto. L'atteggiamento però è stato quello giusto, intensità e aggressività: comunque c'è tanto lavoro davanti a noi"
BENNACER - "Non è che Bennacer non ha fatto quello che doveva fare: avevo bisogno di altre caratteristiche a centrocampo. La nostra ala destra si metteva sulla linea difensiva, avevemo più miuscoli: ho messo Jimenez sulla fascia e Musah dentro. Anche a livello di gioco potevamo fare meglio: capisco l'ambiente ma dobbiamo essere più forti di questo, dobbiamo avere la testa giusta anche perché siamo al Milan e i giocatori che sono qua devono avere questa responsabilità. Quindi alle volte avere di più la palla, questa voglia di fare male all'avversario. Io sinceramente in tutti gli anni precedenti ho avuto una squadra così: il tempo è poco, sono arrivato da un mese..."
LEAO - "La costanza che vogliamo per la squadra, la vogliamo anche per tutte le individualità: ha dei momenti che è fortissimo, tecnicamente e quando accelera, dopo ci sono altri momenti che deve capire che fa parte di un collettivo e che deve essere presente in quei momenti. Quando sarà così potrà essere uno dei migliori al mondo. Lo deve fare tutti i giorni, lui come tutti”.
SQUADRA - "Abbiamo fatto un buon lavoro sulla testa, giocando contro una squadra forte che si conosce molto molto bene e che è difficile da affrontare con la mobilità che crea. Se non stai attento, vai in difficoltà. Abraham ha rubato la palla sul primo gol nostro come Morata in Supercoppa. Sinceramente, se mi domandano se il pareggio è giusto, dico di sì, ma oggi ho visto due segni importanti: quando sono arrivato in spogliatoio ho visto i miei molto delusi e tristi, mentre una gioia grande nei giocatori dell'Inter".
LOFTUS-CHEEK - "Abbiamo Loftus-Cheek infortunato, in questo momento è così".
RIGORE SU THURAM - "Non l'ho rivisto. Inzaghi ha parlato anche del fallo da cui è nato il primo gol, ma parla di quello di cui deve parlare. Forse ha detto così perché era deluso, forse perché pensava di trovare una squadra inferiore dal punto di vista del gioco. Ha trovato di fronte una squadra forte. È la sua opinione, rispetto quello che ha detto".
GOL SUBITO - "Il gol preso è su due ragazzini che sono entrati, ma loro hanno dato il massimo; queste cose poi si corregono in allenamento. Ho cercato di dare alla squadra compattezza. Ho messo Camarda, Chukwueze e Jimenez per poter segnare il secondo gol, non ci siamo nascosti. Ho messo Gabbia per avere presenza sulle palle inattive. Ma alla fine il calcio è così. Merito all'Inter".
COSTANZA - "Questa costanza la vogliamo per tutte le competizioni. Ora finisce il mercato. Pure a me hanno messo le valigie pronte: sono qua da un mese qua. La squadra è connessa sul nostro modo di giocare. Si lavora, anche sull'intensità".
GIOCATORI NON ADATTI - "In questo momento no, perché non sono allenati e il video non basta, si sta fermi lì. A me piace una squadra che pressa, compatta, alta, aggressiva, con intensità. Ora non abbiamo questo, quindi dobbiamo adattare il nostro gioco essendo intelligenti. Oggi siamo stati un po' più bassi, forse troppo nel secondo tempo. Si lavora".
BASE - “Noi allenatori vediamo le cose sia positive che non. Questo è l’atteggiamento che vogliamo. Sono stati bravi ad interpretare quello che abbiamo chiesto, l’Inter è una squadra forte che crea tante difficoltà nell’avversario. Dovevamo poi anche esplorare le loro debolezze. Siamo delusi, abbiamo perso due punti. Si è vista tutta la gioia che loro hanno avuto la fine. Ma alla fine il pareggio è il risultato giusto, gli errori individuali dei giovani costano. La prossima partita col mercato finito saremo più tranquilli e da questa partita possiamo ripartire per quattro mesi forti”.
COSA HO DETTO - “Ho detto un po’ di tutto. Ho fatto un misto tra le cose positive e le cose che sono andate meno bene, ma rimane tra di noi. Loro accettano quello che proponiamo, non è facile perché ci sono momenti in cui la palla non ha la palla ed è difficile farlo capire dal video. L’aggressività che voglio senza palla si allena, non ho avuto tempo di farlo. Le loro caratteristiche non sono neanche queste, abbiamo dovuto capire la zona giusta per pressare e poi ripartire forte. Ci sono stati momenti che mi sono piaciuti e altri non tanto”.
MENTALE - “L’aspetto mentale c’è stato, ora ci deve essere continuità. E questo non è negoziabile, se non c’è la gioia di giocare a calcio allora non va bene. A livello di dinamiche di gioco qualcosa manca, abbiamo provato a pressare più alto e abbiamo aperto spazi che non voglio. Quando attacchi bene sei preparato a recuperare palla alto e non soffri così tanto l’avversario, e anche quando difendi bene si vede: Tammy ha fatto un bel recupero difensivo e abbiamo fatto gol. Questo vogliamo, anche 15-20 metri più avanti”.
CAMBIO - “A centrocampo abbiamo sofferto tanto. Jimenez poi ha fatto anche il quinto in difesa, a centrocampo ho messo più muscolo. Non è che Isma non è bravo, ma con Musah abbiamo dato più equilibrio senza palla. Poi con la palla Bennacer ha qualità grande. La nostra prima linea di pressione era a tre, e con un centrocampo a due contro i loro tre ho fatto scelte. Loro escono veloci sull’ampiezza o in profondità. Questa è stata la mia scelta tattica per il secondo tempo”.
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