LAUTARO - "Lautaro non segna solo da una settimana, a Bruxelles aveva segnato: non dobbiamo fare un caso. Dal punto di vista di impegno e leadership è un esempio per tutti, non è facile per tutti giocare ogni tre giorni. Non dimentichiamoci che una settimana senza fare gol non è un dramma e non lo è neanche per lui, che lavora sodo e si mette a disposizione".
SCHEMA - "Il primo gol? Palombo è l'artefice senza dubbio, anche perché ero contrario allo schema per paura di un contropiede. E' merito del mio staff, che si impegna per portare sempre qualcosa di nuovo sui calci piazzati. Poi, quando hai due come Calhanoglu e Zielinski, è tutto più facile. Diamo credito e complimenti a questo staff, che si impegna e che studia. Loro ci attendevano con il blocco basso, volevamo farli uscire dopo il gol. Abbiamo avuto delle occasioni ma non siamo riusciti a chiuderla. Sono bravi, studiano dalla mattina alla sera i ragazzi dello staff come Palombo. Io non mi fido, ero scettico. Avevo detto: 'Se lo facciamo finisce che prendiamo gol in contropiede' (ride, ndr). L'avevano provato un paio di volte".
VITTORIA - "L'espressione della partita non è sempre come vuoi tu. C'è l'avversario, la qualità che ha l'Hellas, hanno sofferto tutte tranne forse la Lazio. Siamo riusciti a sbloccarla. Poi magari sull'unica palla lunga che non siamo andati a giocare abbiamo perso palla prendendo gol. Loro hanno alzato il baricentro, prendendo tutte le seconde palle, ci hanno un po' sorpreso e l'abbiamo aggiustata con i cambi. Siamo stati anche fortunati per una volta".
LUIS HENRIQUE - "Se poteva fare di più? Perché dovete fare queste domande (ride, ndr)? Per me tutta la squadra ha avuto l'atteggiamento giusto, questa era la partita da fare. Ha mantenuto equilibrio, ha fatto un bel cross per Bastoni, sono felice per lui, Diouf e gli altri che vengono usati solo per fare il titolo. Il mio dovere è metterli in campo quando penso che possano darmi una mano".
DIFFICOLTÀ - "Loro hanno velocità e intensità, sapevamo quale fosse il loro punto forte. Hanno giocatori di qualità, con un mix fra fisico e tecnica a centrocampo. La partita da fare era questa. Dal punto di vista mentale e fisico abbiamo l'obbligo di portare il meglio di noi in campo. Direi che dopo il 2-1 l'abbiamo fatto, perché le partite non si vincono solo con la bellezza, ma anche con un po' di bagarre, con la voglia. Siamo rimasti sorpresi quando il Verona ha cambiato atteggiamento, li abbiamo sbagliato perché dovevamo probabilmente cercare più appoggi. Ma abbiamo mantenuto la lucidità. Due mesi fa una partita del genere come quella contro l'Udinese magari l'avremmo persa. Sono contento per questo, una vittoria è sempre il risultato del tuo atteggiamento, poi se la fortuna ti dà anche una mano meglio".
THURAM E FRATTESI - "Davide sì è al 100%, abbiamo scelto così pensando agli avversari che affrontavamo. Con la Fiorentina con Barella e Sucic è andata bene. Oggi con Zielinski. Davide avrà il suo momento. Ha superato qualche problema post gara in Belgio. Thuram è pronto, un po' indietro di condizione. Abbiamo preferito non portarlo perché oggi non lo avrei messo nemmeno se fosse venuto giù il cielo. Voglio giocatori integri, ho avuto problemi in carriera: se li metti dentro con tre allenamenti il rischio di farsi male è alto ed è un errore che non farò mai".
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