MERCATO - "È stato fatto un mercato di prospettiva, sono arrivati tre ragazzi nati dal 2003 al 2005, giocatori che nella totalità annoverano 70 presenze. Da parte nostra c'è la massima intenzione di velocizzare e migliorare rapidamente questi ragazzi che hanno delle qualità. Abbiamo già iniziato a inserirli, è compito mio creare le condizioni migliori per farli crescere il prima possibile e per dare una mano a questo gruppo. Per l'esclusione dalla lista UEFA hanno inciso due fattori, il primo il loro inserimento e il secondo è che ho un gruppo squadra che ha meritato questa qualificazione sul campo. I ragazzi hanno qualcosa in più rispetto ai nuovi, per questo è avvenuta la scelta".
TAVARES E LAZZARI - "Nuno e Lazzari sono disponibili e domani saranno della partita, se non dall'inizio a gara in corso".
PELLEGRINI - "Per quanto riguarda Luca Pellegrini è una mia scelta, chiaramente nasce da alcune considerazioni. La prima è che all'interno della squadra fondo tutto sulla sacralità, il gruppo viene prima dei giocatori e dell'allenatore. Questa sacralità sta dentro il sacrificio, la capacità di dare ogni allenamento non il 70%, ma il 120%. Da questo punto di vista Luca può avere un'opportunità da questa scelta, perché è una porta aperta e non una porta chiusa. Lo ringrazio per come ha lavorato in questi due giorni, ma voglio vedere da parte sua ogni giorno la voglia, la dedizione e il desiderio di rientrare nel gruppo squadra. Ho già dimostrato nella prima parte del campionato di credere in lui, nella prima parte di campionato ha giocato più di tutto lo scorso anno. Sono il secondo allenatore che gli ha dato più fiducia, solo a Cagliari ha giocato di più".
CASTELLANOS - "Quando cerco di cucire il gioco della squadra lo faccio in base alle caratteristiche dei giocatori. Se un attaccante va sempre in profondità gioco per lui, altrimenti sfrutto un attaccante che lega di più il gioco. Taty sa che può crescere in zona gol, sono contentissimo di lui come di tutti gli altri. Ha tanti margini di miglioramento, non solo in zona gol. Sta facendo benissimo, c'è da mettere dentro un altro passettino, ma non solo lui, tutto il reparto offensivo deve diventare più prolifico".
VECINO E PATRIC - "Vecino è un giocatore importante, non siamo lontani dal rientro, così come per Patric. Io posso considerare questi ragazzi come degli acquisti, sono stati fuori per molto tempo e riaverli è importante".
ISAKSEN - "Isaksen ha bisogno di fiducia per sbloccarsi, ora sta bene e siamo contenti".
TCHAOUNA E NOSLIN - "Sono due ragazzi con grandi potenzialità, sono giocatori che hanno la mia piena fiducia. Si sono calati entrambi in un ruolo che magari avevano fatto meno, sono straconvinto delle loro potenzialità e stiamo lavorando forte su di loro dal punto di vista tecnico, tattico e mentale. La Lazio rappresenta un livello dove bisogna salire insieme, dobbiamo aiutarli ma loro hanno le potenzialità per stare qui".
CENTROCAMPO A TRE - "Non escludo un passaggio al centrocampo a tre, ci stiamo lavorando. Finché i giocatori offensivi si sacrificano li possiamo sostenere, se qualcuno cade di condizione o ci sono situazioni diverse in funzione dell'avversario possiamo cambiare".
CASTROVILLI - "Gaetano è un ragazzo top, ha avuto delle problematiche. È arrivato e stava bene, non è facile però ripartire. Ci siamo guardati negli occhi e c'è stato un rapporto leale, quando dici la verità sei franco e il rapporto è buono con tutti. I giocatori odiano essere presi in giro. Gaetano si è sempre comportato bene, ma per il suo percorso aveva bisogno di spazio e qui non c'era. Isaksen ha fiducia, i giocatori hanno bisogno di fiducia. Qua si vuole tutto e subito ma non è facile. Qui si parla della Lazio, ma possiamo vedere anche altre grandi squadre con giocatori di grande valore che in Italia hanno fatto fatica".
HYSAJ E BASIC - "Quando prima ho parlato del lavoro, per noi aver reinserito due giocatori come Hysaj e Basic è un premio per i 180 allenamenti fatti con noi. Siccome si sono allenati sempre con grande dedizione anche fuori ruolo lo meritano, non è importante solo chi gioca. Spero che Hysaj possa tornare il prima possibile, è bastato vederlo nelle tre partite che ha giocato con Napoli, Verona e Cagliari il contributo per la squadra. All'inizio c'erano state scelte societarie diverse legati a un discorso economico, quando la porta si è riaperta ci ha dato una mano. La loro dedizione è un valore importante da trasferire alla squadra, questo è un valore che la squadra deve avere. Ho sempre detto alla squadra che il mercato può essere un disturbo e noi dovevamo continuare a lavorare e credere in cosa stavamo facendo. Fortunatamente il mercato si è chiuso, siamo ripartiti senza pensieri esterni che possono girare nel mercato e la testa è solo sul lavoro. Non c'è mercato che tenga, non conosco società che fanno mercato per peggiorare la squadra. Si parla di condivisione di metodo, il presidente mette il budget, il direttore sceglie il giocatore e l'allenatore deve migliorare i giocatori. Io devo migliorare questi ragazzi, non dobbiamo pensare che se sono arrivati tre ragazzi di prospettiva gli altri sono migliori. Non guardo in casa degli altri, noi siamo questi, ho fiducia illimitata nel gruppo perché vedo i ragazzi crescere e migliorare giorno dopo giorno".
PAROLE DI FABREGAS - "Se era rigore per me? Non l'ho visto, se guardo gli altri perdo energie. Io non posso guardare quanti punti fanno le altre, io voglio fare i punti. Per questo non posso guardare gli altri, è una debolezza. Non devo pensare ai punti che possono perdere le altre, devo guardare ai punti che posso fare io. Non l'ho guardato, per questo non voglio commentarlo. Io parlo del calcio di Fabregas, non delle sue parole. Io guardo tante partite del Como perché fa un bel calcio".
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