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Italiano: “Castro? Pensavo fossero crampi, invece aveva male al polpaccio! Ndoye e Urbanski…”

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La verità sullo stop di Castro e non solo: Vincenzo Italiano a Sky, DAZN e in conferenza ha parlato così dopo il pareggio del Bologna contro l’Atalanta.
Alessandro Cosattini

La verità sullo stop di Castro e non solo. Vincenzo Italiano a Sky, DAZN e in conferenza ha parlato così dopo il pareggio del Bologna contro l’Atalanta. Di Castro e non solo.

CASTRO - “Castro? Pensavo fossero crampi, invece ha preso una botta al polpaccio e continuava a sentire male, per questo abbiamo deciso di sostituirlo, in funzione anche delle tante partite”.


NDOYE - "Più gol? Non so quello che si potrà fare, lui lavora tutti i giorni, si ferma per migliorare la concretezza sotto porta. Ha tutto, se aggiunge anche questo può diventare un top perché ha velocità, dribbling, spirito di sacrificio ed è forte, lo sa anche lui. Deve aggiungere quest'altro tassello, che è troppo importante per un attaccante esterno e poi potrà diventare veramente importante. Questa timidezza cercheremo tutti i giorni di toglierla perché è un peccato per tutto quello che fa, per come lavora e per come aiuta la squadra. Dobbiamo cercare di mettere a posto questa lacuna insieme, sono convinto che la toglierà presto vedendo come lavora".

LUCUMÌ - "Ci portiamo a casa questo grande spirito una volta rimasti in inferiorità numerica, contro l'Atalanta è sempre molto difficile. Muoviamo la classifica, il primo tempo è stato intenso, bello, con azioni da entrambe le parti. Mi dispiace per Lucumi, che è in grande crescita, cercare di venire fuori con la palla per me è importante. Oggi c'è stata questa indecisione con Aebischer. In parità numerica potevamo gestirla diversamente ma ci portiamo a casa lo spirito straordinario dei ragazzi".

URBANSKI - "Ne ho parlato con lui a fine partita, gli ho detto che ha lavorato benissimo, è stato bravo a non farsi attrarre dall'uno contro uno. Rincorrere per 45 minuti non è facile, sul gol Samardzic è stato bravo a spostarsela sul sinistro. Ha giocato da adulto, è un ragazzo con un'intelligenza straordinaria".

ANCORA SU CASTRO - "Pensavo fossero crampi, invece ha preso un bruttissima botta al polpaccio e sentiva dolore, anche lui è stato straordinario. Spero che non sia nulla di più grave di una botta. Lo abbiamo cercato spesso, ha lavorato bene, è un ragazzo che sta crescendo e mi auguro che non fermi questa crescita perché ha un grandissimo futuro davanti".