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Danilo: “Ho provato a calmare Vlahovic, perché siamo andati sotto la curva! Io via solo se…”

Guglielmo Cannavale
Il difensore della Juventus Danilo ha parlato da capitano dopo il pareggio contro il Venezia, sia a Sky che in conferenza stampa. Le sue parole, riprese da Tmw.

Il difensore della Juventus Danilo ha parlato da capitano dopo il pareggio contro il Venezia, sia a Sky che in conferenza stampa. Le sue parole, riprese da Tmw: "Il calcio in questo momento è questo, si gioca ogni 3 giorni e se te rimani lì dopo una prestazione buona può succedere una gara come questa. Dobbiamo guardarci dentro e pensare a martedì, dando subito una risposta perché è quello che ci chiede questa maglia".

VLAHOVIC - "Non abbiamo parlato ancora, bisogna capire che siamo esseri umani. È giusto che i nostri tifosi siano frustrati ed esprimano quello che sentono. La cosa più importante al momento non è parlare degli episodi, ma compattare l'ambiente e fare meglio ogni giorno per il bene della Juventus. Non ho ancora avuto modo di confrontarmi. La cosa più importante è il rispetto reciproco tra noi e la tifoseria. Sicuramente ci metteranno pressione, sono abituati a vincere ed è giusto così".

FUTURO - "Io non ho mai detto che volevo andarmene. Vado via dalla Juventus solo se il club non mi vuole più. Sono sempre a disposizione della squadra, per questo sono qua".

CURVA - "Perché andare sotto la curva a farsi insultare? Ci sono dinamiche che vanno sempre rispettate qui alla Juventus. Quando si vince e quando si perde, bisogna sempre andare a salutare i tifosi. Finché sarò qui si farà così, quando ci sarà un altro capitano magari cambieranno le cose. A fine partita siamo tutti caldi, se si sbaglia si chiede scusa ma sempre portando rispetto sia da parte nostra che della nostra tifoseria".


PRESTAZIONE - "Secondo me è inutile di parlare di atteggiamento, ma parliamo di cose concrete: siamo stati più statici quando avevamo la palla, la maggior parte della partita. Ed è più facile per chi si mette dietro, senza togliere il merito al Venezia. Si gioca ogni 3 giorni, pensiamo sempre alla prossima partita. La vittoria con il City ci ha dato più motivazione, le squadre vengono qui a renderci la vita difficile".

DIMENSIONE - "La dimensione di questa Juve non si è capita ancora. Si parla di miglioramenti ma non si può aspettare troppo. Parliamo sempre che ci vuole tempo. Non possiamo aspettare troppo tempo. Ci sono io, Perin, qualcun altro più esperto, altri sono giovani, hanno da crescere. Senza frenesia e provando a migliorare".

LUIZ - "È appena rientrato e sta avendo un po' di problemi fisici. Ha lettura e tecnica diversi dagli altri, sono sicuro che in breve tempo ci dara soddisfazioni importanti".

SOTTO LA CURVA - "Questa è una dinamica che esiste da sempre alla Juventus. Quando si vince, si va a esultare. Pareggi o sconfitte, si va dai tifosi a ringraziare per il supporto. In una serata come oggi, siamo tutti umani. Dinamica della Juve da quando sono qua, ho imparato questo dai più vecchi. Fin quando ci sono io, rispetteremo questa dinamica. Magari quando andrò via non si farà. Andiamo sempre a dire grazie a loro, sono importanti per noi, principalmente in questa stagione dove ci sono più difficoltà del solito. Ci sono tanti ragazzi, tanti calciatori che ancora devono capire e imparare quello che è la Juventus, la storia della Juventus. C'è un lavoro importante che è dare supporto ai ragazzi".

STADIUM - "Per me è sempre bellissimo. Io mi sento motivato e a casa. Quelli che sono arrivati in questa stagione al momento non hanno ancora la sinergia con lo stadio. Va costruita, è normale, non si fa da un giorno all'altro. Continuiamo così, i tifosi sono sempre stati bravissimi, ci hanno supportato benissimo, anche col Bologna e col City sono stati incredibili. C'è amarezza frustrazione, se sono un tifoso della Juve sono anche triste e frustrato. Domani importante ricompattare l'ambiente, calciatori, dirigenti, tifoseria, diamo tutti il contributo per riportare la Juve in alto".

CONDIZIONE - "Più gioco e più mi sento libero e meglio. Per tanti motivi, per la Copa America, per la mancanza di preparazione, mi è costato un po' di partite e minuti. Sono a disposizione, mi sento bene, sono coinvolto coi ragazzi, durante le giornate, sono a disposizione dai ragazzi in primis, allenatore e della società".

RABBIA DI VLAHOVIC - "Non so perché dato che sono arrivato dopo. Io ho provato solo a calmarlo. A caldo dovevamo tutti calmarci, dobbiamo calmarci tutti, i tifosi, stare lì con rispetto. Ma tutto l'ambiente, qua c'è sempre stato, da parte nostra e dei tifosi. Sulla contestazione, come detto, ci sono momenti in cui le letture da parte loro sono che non ci impegniamo. Ma non è vero, ci mettiamo a disposizione e lavoriamo tanto. Le cose dovevano andare meglio. Martedì abbiamo l'opportunità di rispondere in maniera aggressiva, subito, si gioca tanto e c'è sempre l'opportunità di tornare in campo e far vedere nella maniera giusta che ci siamo".