CAMMINO IN CHAMPIONS - "Dobbiamo guardare passo dopo passo; ognuno vorrebbe entrare nelle prime otto. Per farlo, qualche big deve cannare. Noi pensiamo a noi e a fare il nostro percorso, crescendo con le partite ogni tre giorni. Sono situazioni diverse e non si può pensare di andare avanti sempre con gli stessi giocatori. Noi siamo costretti dagli infortuni; qualcuno è dovuto anche andare oltre la fatica. Quest'anno stiamo facendo una bellissima esperienza, sono problematiche che stiamo affrontando. Poi, tutti vorremmo vincere la Champions ed entrare nelle prime otto; poi ci sono i fatti. Non posso dire niente ai ragazzi; se avessimo concretizzato, staremmo a parlare di un grande Napoli. Posso dire la mia, poi è giusto che voi facciate le vostre conclusioni".
BLOCCO MENTALE - "Sarei molto più preoccupato se stasera non avessimo creato situazioni. Ne abbiamo create di clamorose contro una squadra venuta qui solo per difendersi. Complimenti a loro, anche se fa strano che il calcio tedesco, che parla di football, giochi così. Noi stiamo cercando di giocare a calcio con i pro e i contro. Oggi abbiamo utilizzato 13 giocatori; sinceramente, devi fare anche conto della situazione e capire che devi fare di necessità virtù. Devi sempre guardare la realtà senza perdere l'ambizione. Dobbiamo fare tutti un bel percorso; stiamo affrontando situazioni importanti e le stiamo gestendo bene".
SINGOLI - "Stiamo finendo un ciclo di sette partite con alcuni giocatori che non sono al meglio come Lobotka che non abbiamo voluto rischiare. Bene Elmas e Lang quando è entrato. Stiamo continuano a lavorare e dobbiamo credere nel lavoro, abbiamo avuto tanti infortuni in un periodo di tante partite giocate, però devi fare gol perché se non fai gol e sei bravissimo finisce 0-0".
INFORTUNI - "Non parliamo di De Bruyne e Lukaku che non ci sono per rispetto dei ragazzi che stanno facendo molto bene. A livello numerico facciamo fatica, eravamo già tirati prima a centrocampo e adesso dobbiamo tirare la cinghia. Dobbiamo inventarci qualcosa con Elmas, anche Gilmour ha avuto un problema. Dobbiamo essere bravi a gestire bene i ragazzi dentro e fuori dal campo, sotto ogni punto di vista, anche dal punto di vista fisioterapico".
CRESCITA - "Dobbiamo crescere tutti insieme in tutta la gestione, anche del recupero. Ogni tre giorni cambia totalmente l'aspetto medico e fisioterapico. Da questo punto di vista, dobbiamo crescere tutti insieme. Bisogna crescere in campo ed extracampo".
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