CATENACCIO - "Dispiace perché abbiamo giocato contro una squadra tedesca, ma hanno imparato bene come si fa il catenaccio italiano. Oggi abbiamo affrontato una squadra che ha difeso, se avessimo fatto questa partita noi lì avrebbero parlato di calcio di un'altra epoca e catenacciaro. Fa strano vedere una squadra tedesca fare un calcio così difensivo. Invece noi abbiamo provato a fare qualcosa di diverso anche stasera".
ZERO GOL IN DUE PARTITE - "Preoccupato? Mi preoccuperebbe di più se non creassimo situazioni per fare gol. Oggi abbiamo avuto occasioni clamorose, in cui bisogna far gol, c è poco da dire. Puoi avere possesso palla quanto vuoi, dominare, creare situazioni, ma poi la palla deve entrare in rete. Se oggi avessimo concretizzato le palle gol avute avremmo fatto 2-0 o 3-0 e avremmo parlato di grande Napoli. Invece sono qui a spiegare uno 0-0 perché non siamo stati bravi e concreti a sfruttare occasioni che, ripeto, sono clamorose. Dispiace perché alla fine bisogna far gol e noi non abbiamo fatto gol, né oggi né col Como. E quindi siamo qui a spiegare. Noi cerchiamo di fare un calcio diverso, lo step di crescita deve essere questo: cercare, nelle difficoltà, di proporre un calcio attivo e non passivo. Questo lo stiamo facendo, coi nostri pregi e difetti. L'ambizione ci può essere a parole da parte di tutti, ma dico che c'è un percorso da fare. Non solo a livello calcistico. E parlo di tutto il club: dal punto di vista medico, fisioterapico, nel gestire i ragazzi e il fatto di non allenarci perché giochiamo ogni 2-3 giorni. Sarà una grande esperienza per noi. Per tutta l'ambizione che possiamo avere poi c'è la realtà dei fatti che è quella di fare un percorso tutti insieme, non solo in campo, ma anche fuori di crescita".
CAMMINO IN CHAMPIONS - "Dobbiamo guardare passo dopo passo; ognuno vorrebbe entrare nelle prime otto. Per farlo, qualche big deve cannare. Noi pensiamo a noi e a fare il nostro percorso, crescendo con le partite ogni tre giorni. Sono situazioni diverse e non si può pensare di andare avanti sempre con gli stessi giocatori. Noi siamo costretti dagli infortuni; qualcuno è dovuto anche andare oltre la fatica. Quest'anno stiamo facendo una bellissima esperienza, sono problematiche che stiamo affrontando. Poi, tutti vorremmo vincere la Champions ed entrare nelle prime otto; poi ci sono i fatti. Non posso dire niente ai ragazzi; se avessimo concretizzato, staremmo a parlare di un grande Napoli. Posso dire la mia, poi è giusto che voi facciate le vostre conclusioni".
BLOCCO MENTALE - "Sarei molto più preoccupato se stasera non avessimo creato situazioni. Ne abbiamo create di clamorose contro una squadra venuta qui solo per difendersi. Complimenti a loro, anche se fa strano che il calcio tedesco, che parla di football, giochi così. Noi stiamo cercando di giocare a calcio con i pro e i contro. Oggi abbiamo utilizzato 13 giocatori; sinceramente, devi fare anche conto della situazione e capire che devi fare di necessità virtù. Devi sempre guardare la realtà senza perdere l'ambizione. Dobbiamo fare tutti un bel percorso; stiamo affrontando situazioni importanti e le stiamo gestendo bene".
SINGOLI - "Stiamo finendo un ciclo di sette partite con alcuni giocatori che non sono al meglio come Lobotka che non abbiamo voluto rischiare. Bene Elmas e Lang quando è entrato. Stiamo continuano a lavorare e dobbiamo credere nel lavoro, abbiamo avuto tanti infortuni in un periodo di tante partite giocate, però devi fare gol perché se non fai gol e sei bravissimo finisce 0-0".
INFORTUNI - "Non parliamo di De Bruyne e Lukaku che non ci sono per rispetto dei ragazzi che stanno facendo molto bene. A livello numerico facciamo fatica, eravamo già tirati prima a centrocampo e adesso dobbiamo tirare la cinghia. Dobbiamo inventarci qualcosa con Elmas, anche Gilmour ha avuto un problema. Dobbiamo essere bravi a gestire bene i ragazzi dentro e fuori dal campo, sotto ogni punto di vista, anche dal punto di vista fisioterapico".
CRESCITA - "Dobbiamo crescere tutti insieme in tutta la gestione, anche del recupero. Ogni tre giorni cambia totalmente l'aspetto medico e fisioterapico. Da questo punto di vista, dobbiamo crescere tutti insieme. Bisogna crescere in campo ed extracampo".
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